Inclassificabile la parzialità

Su Lecco 1° in classifica per Qualità della Vita dei bimbi che sta invadendo stampa e social è bene far chiarezza prima di lasciarsi travolgere dalla propaganda furba di politici e fans club. 
- L'indagine pubblicata dal Sole24Ore riguarda le province, non i capoluoghi. Parla dunque dell'intero territorio non solo della città. Una differenza sostanziale, che però viene sistematicamente ignorata da chi ha tutto l’interesse a rivendersi il risultato in chiave elettorale. Sperando di far abboccare lettori ed elettori. Che non vuol dire che Lecco città non faccia una buona figura, contribuisce, ovviamente, nel bene e nel male. 
- Ma basta scorrere i dati nel dettaglio per rendersi conto che a trainare verso l’alto la classifica sono soprattutto fattori indipendenti dalla politica locale: Competenze scolastiche; Pratica e risultati sportivi; Basso numero di reati sui minori.
Elementi che han più a che fare con il tessuto sociale e culturale del territorio che con l’efficienza dell’amministrare. 
- Poi ci sono i dati che raccontano un altro pezzo della realtà, quella che i politici, gli assessori, il fans club, in questo caso di Lecco città che comprano spazi pubblicitari sui social non dicono e che si preferisce tenere in ombra: 68° posto per spesa sociale; 67° per verde attrezzato; 45° per l’accesso ai servizi per l’infanzia; 34° per la retta della mensa scolastica; 94° per i progetti PNRR dedicati all’istruzione. Che vengono elusi, ma non vanno elusi.
- E se insieme alla fascia dei bimbi, 0-14 anni, osserviamo i dati nella fascia 18-35 anni cosa risalta? Lecco, sempre provincia, scende al 77° posto: segno che la vivibilità e le opportunità per i giovani adulti restano criticità aperte. Ma nella propaganda dei Politici, assessori comunali e fans club, a partire da quelli del Capoluogo, guarda caso, silenzio. Dopodiché non possiamo certo lamentarci di alcuni servizi, eccezion fatta per le rette rialzate, il costo dei buoni della mensa scolastica aumentati, idem per quello del cres estivo e le liste di attesa ai nidi... Se hai soldi, tanti, va tutto benissimo... 
- Insomma, mentre la classifica del Sole24Ore offre spunti interessanti, è fondamentale evitare una lettura selettiva dei dati. Una valutazione onesta e completa richiede di considerare sia i punti di forza che le aree di miglioramento, ma non può diventare lo spot elettorale che troppi politici stan cercando di farne. 
La realtà è più sfumata e richiede innanzitutto onestà e rispetto per il lettore, non slogan o parzialità da campagna elettorale
Paolo Trezzi
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