Lecco: la fanfara al 72° Raduno dei Bersaglieri a Marsala
Tre giorni intensi, carichi di orgoglio. La fanfara Guglielmo Colombo di Lecco è rientrata dalla trasferta a Marsala, dove ha preso parte al 72° Raduno Nazionale dei Bersaglieri, tenutosi lo scorso 10 e 11 maggio, portando a casa non solo il ricordo di un’esperienza intensa, ma anche diversi riconoscimenti.

“È stata un'esperienza emozionante, calorosa e davvero indimenticabile. Abbiamo percepito l’affetto della gente e l’energia del raduno in ogni momento”, raccontano con entusiasmo i volontari della fanfara, reduci dalla cerimonia finale, vissuta tra ottoni squillanti, marce a passo di corsa e l’onore di sfilare sotto la tribuna d’onore.

A colpire particolarmente i musicisti è stata l’accoglienza della contrada Matarocco, grazie all’organizzazione del comitato presieduto da Massimo Gabriele e dell’associazione Mataroccofest, che ha ospitato la fanfara nella giornata di sabato. “Un’accoglienza generosa, autentica, che ci ha fatto sentire parte di una comunità: valori come l’ospitalità e il rispetto della tradizione qui sono fortemente radicati” hanno sottolineato i lecchesi.7

Non sono mancati i riconoscimenti ufficiali. Il presidente ANB del Friuli Venezia Giulia, Bers. Pino Lacca, ha ringraziato pubblicamente la fanfara "nostrana" per aver militato insieme allo schieramento della sua regione, animando con energia e precisione le sezioni durante la sfilata.

Un momento simbolico, sottolineato dal transito a passo di corsa davanti alla tribuna d’onore, che ha ricevuto l’elogio diretto anche da parte del Capo di Stato Maggiore della Difesa, il Generale Luciano Portolano, presente tra le autorità più alte della manifestazione.

Menzionato con stima anche Luca Losa, capo della fanfara lecchese, per la professionalità e la passione dimostrate nel guidare il gruppo in un contesto così prestigioso. La fanfara ha poi partecipato, a chiusura della manifestazione, alla cerimonia del passaggio della stecca, momento simbolico che ogni anno sancisce il passaggio del testimone tra le fanfare.
Un evento, quello di Marsala, che ha lasciato un segno profondo tra i componenti della formazione lecchese.
“Sono nate nuove amicizie, legami sinceri che ci porteremo dentro. È questo il bello di un raduno: la musica è il mezzo, ma il fine è costruire ponti tra persone e territori", hanno commentato i volontari, ancora carichi di entusiasmo. Ora la fanfara lecchese guarda ai prossimi appuntamenti: il 2 giugno, per iniziare, sarà protagonista a Lecco in occasione della Festa della Repubblica.

“È stata un'esperienza emozionante, calorosa e davvero indimenticabile. Abbiamo percepito l’affetto della gente e l’energia del raduno in ogni momento”, raccontano con entusiasmo i volontari della fanfara, reduci dalla cerimonia finale, vissuta tra ottoni squillanti, marce a passo di corsa e l’onore di sfilare sotto la tribuna d’onore.

A colpire particolarmente i musicisti è stata l’accoglienza della contrada Matarocco, grazie all’organizzazione del comitato presieduto da Massimo Gabriele e dell’associazione Mataroccofest, che ha ospitato la fanfara nella giornata di sabato. “Un’accoglienza generosa, autentica, che ci ha fatto sentire parte di una comunità: valori come l’ospitalità e il rispetto della tradizione qui sono fortemente radicati” hanno sottolineato i lecchesi.7

Non sono mancati i riconoscimenti ufficiali. Il presidente ANB del Friuli Venezia Giulia, Bers. Pino Lacca, ha ringraziato pubblicamente la fanfara "nostrana" per aver militato insieme allo schieramento della sua regione, animando con energia e precisione le sezioni durante la sfilata.

Un momento simbolico, sottolineato dal transito a passo di corsa davanti alla tribuna d’onore, che ha ricevuto l’elogio diretto anche da parte del Capo di Stato Maggiore della Difesa, il Generale Luciano Portolano, presente tra le autorità più alte della manifestazione.

Menzionato con stima anche Luca Losa, capo della fanfara lecchese, per la professionalità e la passione dimostrate nel guidare il gruppo in un contesto così prestigioso. La fanfara ha poi partecipato, a chiusura della manifestazione, alla cerimonia del passaggio della stecca, momento simbolico che ogni anno sancisce il passaggio del testimone tra le fanfare.

“Sono nate nuove amicizie, legami sinceri che ci porteremo dentro. È questo il bello di un raduno: la musica è il mezzo, ma il fine è costruire ponti tra persone e territori", hanno commentato i volontari, ancora carichi di entusiasmo. Ora la fanfara lecchese guarda ai prossimi appuntamenti: il 2 giugno, per iniziare, sarà protagonista a Lecco in occasione della Festa della Repubblica.
