La desolazione dei Piani d'Erna
Doveva essere la Piattaforma della città, la valorizzazione del balcone cittadino, la celebrazione di uno dei luoghi più belli delle Prealpi lombarde. Oggi di tutto questo si vede ben poco, sebbene in un contesto meraviglioso.
Già le condizioni della strada per la funivia con la sua manutenzione non certo ottimale, il piazzale dissestato e il ritardo dei lavori programmati di rifacimento degli impianti sono la fotografia della situazione in cui ci troviamo.

Arrivati, a piedi, alla Bocca d'Erna si viene accolti dai cestini della spazzatura, assolutamente impresentabili, poi troviamo i classici cestini di metallo anni '80 affiancati dal bidone blu del vetro senza alcun materiale che consideri contesto e tema montano. Si prosegue con la strada che collega la funivia e il nucleo vecchio quasi inutilizzabile persino dai fuoristrada di servizio, che se troppo carichi rischiano di sfasciarsi nelle buche.

Si arriva alla zona giochi con una serie di scivoli e altalene vecchie e malmesse con schegge esposte, e in uno stato di abbandono desolante. Eppure abbiamo nuovamente assistito ai convegni sul rilancio dell'area e della sua importanza, ennesima prova della inconcludenza su temi fondamentali.

I Piani d'Erna, insieme ai Resinelli, costituiscono gran parte del tema vivibilità e sviluppo delle terre alte della città di Lecco ma troppo poco si sta facendo per il futuro, non solo sotto l'aspetto turistico (spesso indotto dall'overtourism del ComoLake) ma ambientale, economico, educativo, sportivo...
I lavori dall'impianto, che speriamo di vedere quanto prima, sono solo una piccola parte di quanto serve con urgenza per la rinascita, promessa e non mantenuta.


Arrivati, a piedi, alla Bocca d'Erna si viene accolti dai cestini della spazzatura, assolutamente impresentabili, poi troviamo i classici cestini di metallo anni '80 affiancati dal bidone blu del vetro senza alcun materiale che consideri contesto e tema montano. Si prosegue con la strada che collega la funivia e il nucleo vecchio quasi inutilizzabile persino dai fuoristrada di servizio, che se troppo carichi rischiano di sfasciarsi nelle buche.

Si arriva alla zona giochi con una serie di scivoli e altalene vecchie e malmesse con schegge esposte, e in uno stato di abbandono desolante. Eppure abbiamo nuovamente assistito ai convegni sul rilancio dell'area e della sua importanza, ennesima prova della inconcludenza su temi fondamentali.

I Piani d'Erna, insieme ai Resinelli, costituiscono gran parte del tema vivibilità e sviluppo delle terre alte della città di Lecco ma troppo poco si sta facendo per il futuro, non solo sotto l'aspetto turistico (spesso indotto dall'overtourism del ComoLake) ma ambientale, economico, educativo, sportivo...
I lavori dall'impianto, che speriamo di vedere quanto prima, sono solo una piccola parte di quanto serve con urgenza per la rinascita, promessa e non mantenuta.
Filippo Boscagli