Lecco: presentata la Carta degli Alberi del Parco Belgiojoso, è opera dei ragazzi di Aspoc
Orientarsi all'interno del Parco Belgiojoso di Castello e conoscere meglio gli alberi che lo popolano? Da oggi è possibile, grazie a una speciale Carta realizzata dai ragazzi che frequentano i moduli dell'ASPOCollege, l'ormai nota "scuola" a cura dell'Associazione per lo Sviluppo del Potenziale Cognitivo pensata per offrire a giovani adulti con disabilità intellettiva l'opportunità di acquisire, al termine del loro percorso di studi superiori, conoscenze e competenze utili per una vita il più possibile autonoma e un futuro inserimento lavorativo.


Il risultato del progetto è stato illustrato nella mattinata di oggi, sabato 17 maggio, presso l'omonimo palazzo nel cuore del Parco, alla presenza di tutti coloro che lo hanno reso possibile e anche di alcuni giovani alunni della Secondaria Ticozzi, i primi ad aver avuto l'onore di conoscerlo partecipando poi, al termine della presentazione, a una divertente caccia al tesoro proprio all'interno del piccolo "polmone verde" situato a pochi passi dallo stadio Rigamonti-Ceppi e dalla sede dell'associazione stessa, in via Solferino.

"Noi di Aspoc sappiamo bene che non ci sono limiti all'apprendimento, alla crescita" ha esordito il presidente Domenico Bodega, sottolineando come questo ennesimo progetto del sodalizio, nel proprio 21° anno di attività, sia frutto, come altri, di un'importante collaborazione tra più realtà, oltre che dell'instancabile impegno di docenti ed educatori del College. "Volevamo offrire un contributo agli altri, alla città, con scrupolosità e attenzione alla bellezza, perseguendo l'obiettivo dell'autonomia dei nostri ragazzi secondo un concetto ampio di inclusione e senso di cittadinanza".


"Il nostro fine è proprio quello di crescere persone più consapevoli", gli ha fatto eco la direttrice del College Sabrina Roma, spiegando come la Carta degli Alberi (a cui ha contribuito anche il SiMUL, il sistema museale lecchese) sia il frutto della naturale prosecuzione di un lavoro di osservazione del Parco, molto frequentato dall'associazione proprio per la vicinanza alla sede.

Coinvolti soprattutto i ragazzi iscritti alle lezioni settimanali del modulo "Ambiente e sostenibilità" a cura del professor Giovanni Rossi, storico docente lecchese con un passato da Dirigente del Liceo Classico, in un percorso che però ha toccato anche altri ambiti come quello artistico e creativo seguito da Anna Lazzarini, nonché la comunicazione, la cura e la regolazione emotiva.


La Carta è stata realizzata con la CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa, in sintesi un insieme di strategie e strumenti pensati per aiutare le persone con difficoltà a esprimere i propri bisogni, desideri e pensieri): oltre a una mappatura degli alberi e di altri elementi presenti all'interno del Parco Belgiojoso contiene anche alcuni consigli per vivere bene lo spazio verde - "butta la spazzatura nel cestino", "possibilmente non fumare"... - e un racconto della genesi del lavoro, concepito per essere condiviso su larga scala.


"La filosofia che ci ha guidati può essere riassunta con "noi per gli altri", perché ai nostri ragazzi abbiamo spiegato che non siamo solo fruitori di servizi ma abbiamo anche doveri, che possiamo e dobbiamo fare qualcosa per il resto della cittadinanza, con un'importante assunzione di responsabilità" ha sostenuto invece Emma Mencacci, che ha collaborato attivamente al progetto insieme alle colleghe Michelle Goho, Anna Lazzarini, Marta Villa e Chiara Bernasconi.


Tra gli intervenuti all'evento di questa mattina anche il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni con la sua vice Simona Piazza. "Il Parco Belgiojoso è uno di luoghi che siamo soliti definire "di tutti", ma forse non lo era davvero fino a oggi se qualcuno non riusciva a coglierne appieno il valore", ha riflettuto il primo cittadino. "Ora è così, un po' più "di tutti". Anzi, è diventato un oggetto che sa comunicare in tutte le sue forme e a tutti i sensi, uno strumento di inclusività vera. E come a noi piace ripetere, prendersi cura degli spazi vuol dire prendersi cura anche delle persone".


Ha parlato invece di un "ulteriore tassello di un bel puzzle per l'inclusione" l'assessore Simona Piazza, che ha ricordato come la collaborazione tra Comune e Aspoc sia ormai "storica", citando due progetti per lei particolarmente significativi come la traduzione de "I Promessi Sposi" in CAA e la realizzazione di un'ausilioteca all'interno della Biblioteca civica. "Una settimana fa - ha aggiunto - abbiamo approvato in Giunta una convenzione di cinque anni con Aspoc per portare avanti altri progetti. Contiamo inoltre che la Carta degli Alberi possa essere realizzata anche negli altri parchi cittadini", la chiosa.


La mattinata si è conclusa con una visita guidata nel Belgiojoso, ovviamente seguendo la mappa, e con la caccia al tesoro in cui sono stati coinvolti i giovani ospiti.


L'ingresso al Parco Belgiojoso
Il risultato del progetto è stato illustrato nella mattinata di oggi, sabato 17 maggio, presso l'omonimo palazzo nel cuore del Parco, alla presenza di tutti coloro che lo hanno reso possibile e anche di alcuni giovani alunni della Secondaria Ticozzi, i primi ad aver avuto l'onore di conoscerlo partecipando poi, al termine della presentazione, a una divertente caccia al tesoro proprio all'interno del piccolo "polmone verde" situato a pochi passi dallo stadio Rigamonti-Ceppi e dalla sede dell'associazione stessa, in via Solferino.



In piedi Domenico Bodega, al tavolo Simona Piazza e Mauro Gattinoni

Sabrina Roma
"Il nostro fine è proprio quello di crescere persone più consapevoli", gli ha fatto eco la direttrice del College Sabrina Roma, spiegando come la Carta degli Alberi (a cui ha contribuito anche il SiMUL, il sistema museale lecchese) sia il frutto della naturale prosecuzione di un lavoro di osservazione del Parco, molto frequentato dall'associazione proprio per la vicinanza alla sede.

Giovanni Rossi
Coinvolti soprattutto i ragazzi iscritti alle lezioni settimanali del modulo "Ambiente e sostenibilità" a cura del professor Giovanni Rossi, storico docente lecchese con un passato da Dirigente del Liceo Classico, in un percorso che però ha toccato anche altri ambiti come quello artistico e creativo seguito da Anna Lazzarini, nonché la comunicazione, la cura e la regolazione emotiva.

Emma Mencacci. Sotto, con le studentesse Chiara Bodega e Ludovica Sala

La Carta è stata realizzata con la CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa, in sintesi un insieme di strategie e strumenti pensati per aiutare le persone con difficoltà a esprimere i propri bisogni, desideri e pensieri): oltre a una mappatura degli alberi e di altri elementi presenti all'interno del Parco Belgiojoso contiene anche alcuni consigli per vivere bene lo spazio verde - "butta la spazzatura nel cestino", "possibilmente non fumare"... - e un racconto della genesi del lavoro, concepito per essere condiviso su larga scala.


"La filosofia che ci ha guidati può essere riassunta con "noi per gli altri", perché ai nostri ragazzi abbiamo spiegato che non siamo solo fruitori di servizi ma abbiamo anche doveri, che possiamo e dobbiamo fare qualcosa per il resto della cittadinanza, con un'importante assunzione di responsabilità" ha sostenuto invece Emma Mencacci, che ha collaborato attivamente al progetto insieme alle colleghe Michelle Goho, Anna Lazzarini, Marta Villa e Chiara Bernasconi.


Tra gli intervenuti all'evento di questa mattina anche il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni con la sua vice Simona Piazza. "Il Parco Belgiojoso è uno di luoghi che siamo soliti definire "di tutti", ma forse non lo era davvero fino a oggi se qualcuno non riusciva a coglierne appieno il valore", ha riflettuto il primo cittadino. "Ora è così, un po' più "di tutti". Anzi, è diventato un oggetto che sa comunicare in tutte le sue forme e a tutti i sensi, uno strumento di inclusività vera. E come a noi piace ripetere, prendersi cura degli spazi vuol dire prendersi cura anche delle persone".


Ha parlato invece di un "ulteriore tassello di un bel puzzle per l'inclusione" l'assessore Simona Piazza, che ha ricordato come la collaborazione tra Comune e Aspoc sia ormai "storica", citando due progetti per lei particolarmente significativi come la traduzione de "I Promessi Sposi" in CAA e la realizzazione di un'ausilioteca all'interno della Biblioteca civica. "Una settimana fa - ha aggiunto - abbiamo approvato in Giunta una convenzione di cinque anni con Aspoc per portare avanti altri progetti. Contiamo inoltre che la Carta degli Alberi possa essere realizzata anche negli altri parchi cittadini", la chiosa.


La mattinata si è conclusa con una visita guidata nel Belgiojoso, ovviamente seguendo la mappa, e con la caccia al tesoro in cui sono stati coinvolti i giovani ospiti.
B.P.