Villa Monastero: l'assessore regionale toglie la sedia alla consigliera provinciale, il sottosegretario si inalbera. La guerra del cavalierino
Banale incomprensione? Sgarbo istituzionale? Tentativo di prevaricazione di una parte politica? Sicuramente una brutta scena, che poteva essere evitata, semplicemente con un minimo di sensibilità, dell’ospite nei confronti della padrona di casa, dalla politica navigata già assessore regionale con uno stipendio da far invidia rispetto a una giovane consigliera provinciale lì per la gloria, da donna a donna, facilmente.
La presentazione, ieri mattina, del bando Avviso Unico Cultura 2025, a Villa Monastero – dunque una location messa a disposizione da Villa Locatelli – si è aperta con la sfuriata tra il sottosegretario leghista Mauro Piazza e l’assessore regionale in quota Fratelli d’Italia Francesca Caruso.
A sala già schierata, essendo la protagonista arrivata con quasi mezz’ora di ritardo, la discussione plateale si è accesa dopo che la delegata alla cultura della Giunta Fontana ha negato il posto al tavolo alla consigliera provinciale Silvia Bosio, “declassata” in platea, nonostante gli accordi presi tra uffici, con la previsione di far accomodare la rappresentante dell’amministrazione Hofmann sul palchetto, per un saluto introduttivo di benvenuto.
La Caruso, invece, da quanto si è capito, avrebbe voluto al suo fianco “il consigliere regionale”, ovvero evidentemente il compagno di partito Giacomo Zamperini, con cui si è poi fatta immortalare anche sul lago in lucia.
Una condizione che ha indispettito Piazza, prontamente intervenuto per tentare di risistemare le cose, senza riuscirci, tanto da togliere, poi, per l'imbarazzo del vedere la sedia vuota, il segnaposto con il nome “Bosio” posizionato al tavolo dei relatori tra l’assessore e la dirigente del suo Ufficio, a riprova di come effettivamente la presenza della consigliare fosse stata prevista dall’organizzazione.

Ma non solo, dopo l’intervento di Caruso, accolto dalla platea di amministratori locali gelidamente con l’applauso fatto partire da Zamperini con un minimo seguito, Piazza ha abbandonato la sala.
Un siparietto che avrà evidentemente conseguenze, nonostante i tentativi messi subito in atto per tentare di ribaltare la frittata, a giustificazione dell’accaduto, tra l’altro – chiaramente - non menzionato nel comunicato diffuso da Zamperini post incontro.
“Ancora una volta, Regione Lombardia mette la cultura al centro del territorio: restiamo a fianco delle persone che ogni giorno proteggono, curano e innovano il nostro straordinario patrimonio. Ringrazio l’Assessore Caruso per questa iniziativa”, il suo commento.

L’obiettivo del bando da 5 milioni di euro per musei, biblioteche, cinema e spettacoli dal vivo, che sarà accessibile dal 16 aprile, “è valorizzare il patrimonio culturale del territorio, soprattutto di quelle comunità che hanno potenzialità non ancora pienamente espresse o in attesa di essere scoperte e ri-scoperte. Per Regione Lombardia la cultura è al centro della programmazione politica” spiega ancora l’esponente di Fratelli d’Italia. Nell’edizione 2024, con lo stesso bando, Regione Lombardia ha finanziato oltre 435 progetti culturali in tutto il territorio, di cui 22 a Lecco e provincia per un totale di 346.711 euro.
La provincia di Lecco si distingue per la presenza di 9 musei e raccolte museali riconosciuti, all’interno di un sistema regionale che ne conta 208. Nell’ultimo anno il territorio lecchese ha registrato oltre 281.000 visitatori, contribuendo al dato regionale complessivo di 10 milioni di presenze.
Sul fronte bibliotecario, 72 strutture operano nella provincia, facendo parte di una rete regionale composta da 1.791 biblioteche, che custodiscono un patrimonio documentario di circa 30 milioni di unità, di cui 1,1 milioni conservati nel Lecchese.
Nel 2024 sono stati oltre 784 gli eventi organizzati, con una partecipazione di circa 100.000 spettatori, inserendosi in un panorama regionale che supera i 6 milioni di partecipanti annuali.
Le risorse, che ammontano complessivamente a 5.050.000 di euro a fondo perduto, sono suddivise in diversi ambiti: 1,1 milioni per la concessione dei contributi di promozione educativa e culturale; 1.850.000 euro per la concessione di contributi a favore di musei, archivi, biblioteche e catalogazione; 700mila euro per la concessione di contributi per la promozione dello spettacolo dal vivo e del cinema; 700.000 euro per la concessione di fondi per investimenti in conto capitale relativi a sale cinematografiche e sale da spettacolo; 700.000 euro per la concessione di contributi per patrimonio culturale (riconoscimenti Unesco, aree e parchi archeologici non statali, patrimonio immateriale, cammini).
La presentazione, ieri mattina, del bando Avviso Unico Cultura 2025, a Villa Monastero – dunque una location messa a disposizione da Villa Locatelli – si è aperta con la sfuriata tra il sottosegretario leghista Mauro Piazza e l’assessore regionale in quota Fratelli d’Italia Francesca Caruso.

L'intervento di saluto, in piedi, del consigliere provinciale Silvia Bosio
A sala già schierata, essendo la protagonista arrivata con quasi mezz’ora di ritardo, la discussione plateale si è accesa dopo che la delegata alla cultura della Giunta Fontana ha negato il posto al tavolo alla consigliera provinciale Silvia Bosio, “declassata” in platea, nonostante gli accordi presi tra uffici, con la previsione di far accomodare la rappresentante dell’amministrazione Hofmann sul palchetto, per un saluto introduttivo di benvenuto.
La Caruso, invece, da quanto si è capito, avrebbe voluto al suo fianco “il consigliere regionale”, ovvero evidentemente il compagno di partito Giacomo Zamperini, con cui si è poi fatta immortalare anche sul lago in lucia.

Il consigliere regionale Giacomo Zamperini e l'assessore Francesca Caruso in barca
Una condizione che ha indispettito Piazza, prontamente intervenuto per tentare di risistemare le cose, senza riuscirci, tanto da togliere, poi, per l'imbarazzo del vedere la sedia vuota, il segnaposto con il nome “Bosio” posizionato al tavolo dei relatori tra l’assessore e la dirigente del suo Ufficio, a riprova di come effettivamente la presenza della consigliare fosse stata prevista dall’organizzazione.

Il cavalierino del consigliere Bosio per terra
Ma non solo, dopo l’intervento di Caruso, accolto dalla platea di amministratori locali gelidamente con l’applauso fatto partire da Zamperini con un minimo seguito, Piazza ha abbandonato la sala.
Un siparietto che avrà evidentemente conseguenze, nonostante i tentativi messi subito in atto per tentare di ribaltare la frittata, a giustificazione dell’accaduto, tra l’altro – chiaramente - non menzionato nel comunicato diffuso da Zamperini post incontro.
“Ancora una volta, Regione Lombardia mette la cultura al centro del territorio: restiamo a fianco delle persone che ogni giorno proteggono, curano e innovano il nostro straordinario patrimonio. Ringrazio l’Assessore Caruso per questa iniziativa”, il suo commento.

Il tavolo dei relatori
L’obiettivo del bando da 5 milioni di euro per musei, biblioteche, cinema e spettacoli dal vivo, che sarà accessibile dal 16 aprile, “è valorizzare il patrimonio culturale del territorio, soprattutto di quelle comunità che hanno potenzialità non ancora pienamente espresse o in attesa di essere scoperte e ri-scoperte. Per Regione Lombardia la cultura è al centro della programmazione politica” spiega ancora l’esponente di Fratelli d’Italia. Nell’edizione 2024, con lo stesso bando, Regione Lombardia ha finanziato oltre 435 progetti culturali in tutto il territorio, di cui 22 a Lecco e provincia per un totale di 346.711 euro.
La provincia di Lecco si distingue per la presenza di 9 musei e raccolte museali riconosciuti, all’interno di un sistema regionale che ne conta 208. Nell’ultimo anno il territorio lecchese ha registrato oltre 281.000 visitatori, contribuendo al dato regionale complessivo di 10 milioni di presenze.
Sul fronte bibliotecario, 72 strutture operano nella provincia, facendo parte di una rete regionale composta da 1.791 biblioteche, che custodiscono un patrimonio documentario di circa 30 milioni di unità, di cui 1,1 milioni conservati nel Lecchese.
Nel 2024 sono stati oltre 784 gli eventi organizzati, con una partecipazione di circa 100.000 spettatori, inserendosi in un panorama regionale che supera i 6 milioni di partecipanti annuali.
Le risorse, che ammontano complessivamente a 5.050.000 di euro a fondo perduto, sono suddivise in diversi ambiti: 1,1 milioni per la concessione dei contributi di promozione educativa e culturale; 1.850.000 euro per la concessione di contributi a favore di musei, archivi, biblioteche e catalogazione; 700mila euro per la concessione di contributi per la promozione dello spettacolo dal vivo e del cinema; 700.000 euro per la concessione di fondi per investimenti in conto capitale relativi a sale cinematografiche e sale da spettacolo; 700.000 euro per la concessione di contributi per patrimonio culturale (riconoscimenti Unesco, aree e parchi archeologici non statali, patrimonio immateriale, cammini).
A.M.