PAROLE CHE PARLANO/223

Opportuno

 Iniziamo subito col dire che deriva dal latino opportunus, termine composto da ob, "davanti" o "contro", e portus, "porto". Questa etimologia suggerisce immediatamente l'immagine di una nave che arriva tranquilla all’approdo, quando le condizioni sono ideali.

Di conseguenza, opportuno è qualcosa che capita al momento giusto, che è favorevole a un determinato scopo o si adatta bene a una particolare situazione.

Col significato di convenienza, “opportuno" può indicare infatti qualcosa che è adatto o appropriato a una particolare circostanza. Ad esempio, potremmo dire che è opportuno indossare un cappotto quando fa freddo.

Potrebbe altresì riferirsi a un momento o a un'occasione favorevole per fare qualcosa. Ad esempio, potremmo dire che è opportuno agire subito, prima che sia troppo tardi.

Quindi è un termine ampiamente utilizzato nel linguaggio comune, sia in contesti formali sia informali.

Ma l’opportunista, pur attingendo linfa dalla stessa sana radice, è paradossalmente colui che agisce esclusivamente in base al proprio interesse, senza principi né ideali, privo di qualsiasi etica. Scende spregiudicatamente a compromessi per il proprio tornaconto, sfruttando le circostanze e le opportunità del momento per ottenere il massimo vantaggio personale.

E infine il contrario: l’inopportuno. È tale qualcosa o qualcuno che appare inadatto e fuori luogo o arriva nel momento sbagliato, come una nave col mare mosso. Può trattarsi di un commento poco delicato in una situazione seria, di una visita improvvisa mentre si è molto impegnati, o di un'azione che crea disagio invece di aiutare. L'inopportunità nasce dalla mancanza di tatto, di tempismo o di consapevolezza.

Rubrica a cura di Dino Ticli
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