Lecco, Irpef e IMU: non cambia nulla, o quasi, per il 2025
È pronta per l’esame del consiglio comunale l’ultima variazione al bilancio triennale di previsione dell’anno, presentata martedì sera alla commissione seconda. “Si presenta molto corposa per il numero di capitoli che riguarda ma è poco significativa dal punto di vista politico-amministrativo” ha avvisato l’assessore al Bilancio Roberto Pietrobelli. La maggior parte degli scostamenti in conto corrente riguardano infatti i trasferimenti statali e regionali assorbiti dal settore dei Servizi sociali, mentre le variazioni più rilevanti del conto capitale sono costituite dallo spostamento nel 2025 del bando Oasi del Bione e dalla manutenzione straordinaria della piscina comunale.
Ci sono tuttavia delle voci che non sono sfuggite all’analisi della minoranza. Simone Brigatti (Lecco ideale - Lecco merita di più) ha riflettuto sull’ennesima variazione, questa volta di 30mila euro, per la compartecipazione del Comune di Lecco alle spese di gestione del centro sportivo del Bione: “Da dopo il Covid ogni abbiamo contribuito in maniera importante ai costi del gestore. Il nuovo contratto non prevede più contributi da parte del Comune e comunque non si sono stati aumenti tariffari, questo fa sorgere quanto meno un dubbio sull’effettiva necessità dei contributi stanziati finora”. Corrado Valsecchi di Appello per Lecco si è invece soffermato sulla variazione di 40mila euro per “spese di comunicazione”: “Questa voce c’è sempre nelle variazioni e cominciano a essere cifre importanti. Come si spendono questi soldi? Se sono spese istituzionali ma rappresentano solo la maggioranza non va bene”.
Nella prossima seduta del consiglio comunale saranno anche votati l’addizionale comunale Irpef e le aliquote Imu per il 2025. La proposta dell’assessore Pietrobelli è quella di mantenere la decisione del 2023 dell’aliquota unica addizionale Irpef dello 0,8%, con la fascia di esenzione a 17mila euro stabilita per il 2024. Anche per l’Imu verranno confermate le aliquote del 2024: nessuna per l’abitazione principale, 0,60 per l’abitazione principale di lusso, 0,10 per i fabbricati rurali, nessuna per i beni merce, 1,06 per gli altri immobili. Rispetto a quest’ultima categoria la novità che verrà introdotta nel 2025 è una differenziazione per gli immobili abitativi posseduti dagli ACP o dagli enti di edilizia residenziali pubblica per i quali verrà prevista una aliquota dello 0,3. Di fronte alla richiesta di Corrado Valsecchi, se ci fosse ancora la necessità di mantenere l’Irpef allo 0,80%, l’assessore Pietrobelli è stato categorico: “Dal punto di vista economico nulla è cambiato rispetto al 2023, l’analisi dei costi che il Comune sostiene per erogare i suoi servizi non permette di rivedere l’aliquota”.
Ci sono tuttavia delle voci che non sono sfuggite all’analisi della minoranza. Simone Brigatti (Lecco ideale - Lecco merita di più) ha riflettuto sull’ennesima variazione, questa volta di 30mila euro, per la compartecipazione del Comune di Lecco alle spese di gestione del centro sportivo del Bione: “Da dopo il Covid ogni abbiamo contribuito in maniera importante ai costi del gestore. Il nuovo contratto non prevede più contributi da parte del Comune e comunque non si sono stati aumenti tariffari, questo fa sorgere quanto meno un dubbio sull’effettiva necessità dei contributi stanziati finora”. Corrado Valsecchi di Appello per Lecco si è invece soffermato sulla variazione di 40mila euro per “spese di comunicazione”: “Questa voce c’è sempre nelle variazioni e cominciano a essere cifre importanti. Come si spendono questi soldi? Se sono spese istituzionali ma rappresentano solo la maggioranza non va bene”.
Nella prossima seduta del consiglio comunale saranno anche votati l’addizionale comunale Irpef e le aliquote Imu per il 2025. La proposta dell’assessore Pietrobelli è quella di mantenere la decisione del 2023 dell’aliquota unica addizionale Irpef dello 0,8%, con la fascia di esenzione a 17mila euro stabilita per il 2024. Anche per l’Imu verranno confermate le aliquote del 2024: nessuna per l’abitazione principale, 0,60 per l’abitazione principale di lusso, 0,10 per i fabbricati rurali, nessuna per i beni merce, 1,06 per gli altri immobili. Rispetto a quest’ultima categoria la novità che verrà introdotta nel 2025 è una differenziazione per gli immobili abitativi posseduti dagli ACP o dagli enti di edilizia residenziali pubblica per i quali verrà prevista una aliquota dello 0,3. Di fronte alla richiesta di Corrado Valsecchi, se ci fosse ancora la necessità di mantenere l’Irpef allo 0,80%, l’assessore Pietrobelli è stato categorico: “Dal punto di vista economico nulla è cambiato rispetto al 2023, l’analisi dei costi che il Comune sostiene per erogare i suoi servizi non permette di rivedere l’aliquota”.
M.V.