Lecco: “Tutte le lacrime sono trasparenti”, storie di dolore e rinascita in una serata speciale
Certe serate non si dimenticano, perché hanno il potere di entrare nel profondo delle nostre coscienze e risvegliare emozioni sopite. È quello che è accaduto venerdi sera a Lecco, nella Sala Formativa di via Malpensata, dove l’aria era carica di silenzi significativi, occhi lucidi e riflessioni profonde. In occasione della presentazione del libro “Tutte le lacrime sono trasparenti” di Luisa Colombo, artista e scrittrice malgratese, il pubblico ha potuto seguire la narrazione di storie vere, che parlano di sofferenza e di speranza.
L’evento, promosso dall’Associazione Appello per Lecco e dal gruppo Azione della provincia, ha trasformato la sala in un luogo di condivisione e umanità. Sul tavolo, temi scomodi e spesso taciuti: la violenza di genere, il dolore delle vite spezzate, ma anche il coraggio di ricominciare.
E così, le parole dell’autrice e degli ospiti si sono intrecciate con le testimonianze di chi ha vissuto quel dolore sulla propria pelle, restituendo ai presenti non solo una profonda consapevolezza, ma anche un momento carico di ispirazione. Perché, come ha detto la stessa Colombo, “ogni lacrima, che sia di dolore o di gioia, è sempre trasparente. Ed è proprio la loro trasparenza che ci unisce come esseri umani.”
Luisa Colombo, che da anni lavora a stretto contatto con donne in strutture protette e detenuti in carcere, ha spiegato l’origine del suo libro: “Scrivo perché ciò che ho vissuto non si perda. Ogni incontro, ogni storia che ho raccolto, mi ha lasciato qualcosa di prezioso. Questo libro è nato per dare speranza a chi vive situazioni difficili, per dimostrare che rialzarsi è possibile.” L’autrice ha raccontato anche del profondo impatto umano del suo lavoro: “Quello che ho imparato negli anni è che non si può costruire una relazione con le persone che incontro senza accettare che questa relazione possa cambiare anche la mia vita. Sono loro, con le loro storie, che mi hanno resa ciò che sono oggi.”
Uno dei momenti più intensi della serata è stata la testimonianza di Lorenzo, un ex detenuto che ha trovato in Luisa Colombo una guida e un’amica: “Per la prima volta in vita mia mi sono sentito ascoltato. In carcere ho scoperto il valore della terapia, e Luisa è stata per me più di un’amica: una confidente, quasi una seconda mamma.” Lorenzo ha raccontato il suo difficile percorso di ricostruzione personale, evidenziando quanto sia complicato liberarsi del pregiudizio: “Raccontare la propria storia non è facile, soprattutto quando sai che il giudizio degli altri può essere devastante. Ma è necessario per andare avanti”. Insieme hanno poi ricordato il momento della sua scarcerazione, Luisa gli aveva promesso che l’avrebbe accompagnato in comunità, quindi quando l’hanno chiamata dal penitenziario, si è precipitata da lui, per stargli vicino in questo grande traguardo. “Ricordo quando Luisa è venuta a prendermi il giorno della mia scarcerazione, mantenendo la promessa che mi aveva fatto. Non lo dimenticherò mai” ha aggiunto, ringraziando il pubblico per l’ascolto attento della sua testimonianza.
Molto toccante anche la testimonianza di Amelia, madre di Nicolò, scomparso a causa della leucemia. “La violenza, in questo caso, non è arrivata da una persona, ma dalla vita stessa” ha detto Amelia. Tuttavia, lei e suo marito hanno affrontato tutto con una forza straordinaria: “Ogni volta che parliamo di Nicolò, sorridiamo. Sappiamo di avergli donato tutto l’amore possibile, e questo ci dà pace. Nicolò non è un ricordo, è una memoria che teniamo viva ogni giorno.” Amelia ha spiegato come il dolore, se visto nella giusta prospettiva, possa trasformarsi in una preziosa fonte di forza: “La sofferenza, per quanto brutale, può insegnarci tanto. È un dono che non avremmo mai chiesto, ma che ci ha resi ciò che siamo oggi.”
Eleonora Lavelli, segretaria di Azione, ha portato il suo contributo sottolineando l’importanza del coinvolgimento delle istituzioni: “La politica ha il dovere di occuparsi di temi come questo. È fondamentale che chi governa ascolti, supporti e lavori per prevenire la violenza di genere. Eventi come questo ci ricordano quanto sia importante creare una rete di sostegno.”
Anche il dott. Rinaldo Zanini, di Appello per Lecco, ha offerto una riflessione profonda: “In quarant’anni di lavoro in terapia intensiva neonatale ho visto sofferenze che spesso non hanno voce. Sono quelle persone, quelle storie, i veri eroi della nostra società, anche se difficilmente vengono celebrati”.
La serata si è conclusa con un invito alla riflessione ed alla sensibilizzazione. Luisa Colombo ha ricordato che il dolore non guarda in faccia nessuno, colpisce tutti. Con la giusta rete di supporto e con il coraggio di raccontare la propria storia, è possibile trovare una via d’uscita.
Tutte le lacrime sono trasparenti non è solo un libro, ma un messaggio potente: anche nelle situazioni più difficili, l’umanità, la solidarietà e la speranza possono fare la differenza. Con questo libro Luisa ha raccontato gli incontri che le hanno cambiato la vita, di quelle persone rifiutate, trattate come inutili avanzi di galera, messi al margine della società, con una storia incredibilmente ricca di generosa umanità.
L’evento, promosso dall’Associazione Appello per Lecco e dal gruppo Azione della provincia, ha trasformato la sala in un luogo di condivisione e umanità. Sul tavolo, temi scomodi e spesso taciuti: la violenza di genere, il dolore delle vite spezzate, ma anche il coraggio di ricominciare.
E così, le parole dell’autrice e degli ospiti si sono intrecciate con le testimonianze di chi ha vissuto quel dolore sulla propria pelle, restituendo ai presenti non solo una profonda consapevolezza, ma anche un momento carico di ispirazione. Perché, come ha detto la stessa Colombo, “ogni lacrima, che sia di dolore o di gioia, è sempre trasparente. Ed è proprio la loro trasparenza che ci unisce come esseri umani.”
Luisa Colombo, che da anni lavora a stretto contatto con donne in strutture protette e detenuti in carcere, ha spiegato l’origine del suo libro: “Scrivo perché ciò che ho vissuto non si perda. Ogni incontro, ogni storia che ho raccolto, mi ha lasciato qualcosa di prezioso. Questo libro è nato per dare speranza a chi vive situazioni difficili, per dimostrare che rialzarsi è possibile.” L’autrice ha raccontato anche del profondo impatto umano del suo lavoro: “Quello che ho imparato negli anni è che non si può costruire una relazione con le persone che incontro senza accettare che questa relazione possa cambiare anche la mia vita. Sono loro, con le loro storie, che mi hanno resa ciò che sono oggi.”
Uno dei momenti più intensi della serata è stata la testimonianza di Lorenzo, un ex detenuto che ha trovato in Luisa Colombo una guida e un’amica: “Per la prima volta in vita mia mi sono sentito ascoltato. In carcere ho scoperto il valore della terapia, e Luisa è stata per me più di un’amica: una confidente, quasi una seconda mamma.” Lorenzo ha raccontato il suo difficile percorso di ricostruzione personale, evidenziando quanto sia complicato liberarsi del pregiudizio: “Raccontare la propria storia non è facile, soprattutto quando sai che il giudizio degli altri può essere devastante. Ma è necessario per andare avanti”. Insieme hanno poi ricordato il momento della sua scarcerazione, Luisa gli aveva promesso che l’avrebbe accompagnato in comunità, quindi quando l’hanno chiamata dal penitenziario, si è precipitata da lui, per stargli vicino in questo grande traguardo. “Ricordo quando Luisa è venuta a prendermi il giorno della mia scarcerazione, mantenendo la promessa che mi aveva fatto. Non lo dimenticherò mai” ha aggiunto, ringraziando il pubblico per l’ascolto attento della sua testimonianza.
Molto toccante anche la testimonianza di Amelia, madre di Nicolò, scomparso a causa della leucemia. “La violenza, in questo caso, non è arrivata da una persona, ma dalla vita stessa” ha detto Amelia. Tuttavia, lei e suo marito hanno affrontato tutto con una forza straordinaria: “Ogni volta che parliamo di Nicolò, sorridiamo. Sappiamo di avergli donato tutto l’amore possibile, e questo ci dà pace. Nicolò non è un ricordo, è una memoria che teniamo viva ogni giorno.” Amelia ha spiegato come il dolore, se visto nella giusta prospettiva, possa trasformarsi in una preziosa fonte di forza: “La sofferenza, per quanto brutale, può insegnarci tanto. È un dono che non avremmo mai chiesto, ma che ci ha resi ciò che siamo oggi.”
Eleonora Lavelli, segretaria di Azione, ha portato il suo contributo sottolineando l’importanza del coinvolgimento delle istituzioni: “La politica ha il dovere di occuparsi di temi come questo. È fondamentale che chi governa ascolti, supporti e lavori per prevenire la violenza di genere. Eventi come questo ci ricordano quanto sia importante creare una rete di sostegno.”
Anche il dott. Rinaldo Zanini, di Appello per Lecco, ha offerto una riflessione profonda: “In quarant’anni di lavoro in terapia intensiva neonatale ho visto sofferenze che spesso non hanno voce. Sono quelle persone, quelle storie, i veri eroi della nostra società, anche se difficilmente vengono celebrati”.
La serata si è conclusa con un invito alla riflessione ed alla sensibilizzazione. Luisa Colombo ha ricordato che il dolore non guarda in faccia nessuno, colpisce tutti. Con la giusta rete di supporto e con il coraggio di raccontare la propria storia, è possibile trovare una via d’uscita.
Tutte le lacrime sono trasparenti non è solo un libro, ma un messaggio potente: anche nelle situazioni più difficili, l’umanità, la solidarietà e la speranza possono fare la differenza. Con questo libro Luisa ha raccontato gli incontri che le hanno cambiato la vita, di quelle persone rifiutate, trattate come inutili avanzi di galera, messi al margine della società, con una storia incredibilmente ricca di generosa umanità.
Sa.A.