IC Premana: due anni di InterValli, festa e ‘bilancio’ a tre voci
Un pomeriggio di festa quello vissuto lo scorso sabato da InterValli APS - l’associazione dei genitori dell’Istituto Comprensivo di Premana - che presso il salone parrocchiale di Pagnona ha organizzato un momento dedicato a grandi e piccini, in occasione dei suoi due anni (e poco più) di vita.
In numerosi sono accorsi nel piccolo comune dell’Alta Valle per passare un po’ di tempo in compagnia, conoscere il sodalizio, le sue attività e i suoi progressi. Oltre all’intrattenimento garantito dai giochi in legno e dai rompicapi proposti dall’Associazione Culturale Il Tarlo (di Mezzago), i bimbi presenti hanno potuto prendere parte alle letture animate e ai laboratori creativi organizzati dai volontari della Biblioteca di Pagnona, prima di rifocillarsi con una gustosa merenda.
InterValli APS ha visto la luce nell’agosto del 2022, per poi presentarsi ufficialmente “al pubblico” (cioè, alla comunità) tre mesi più tardi, ai primi di novembre di due anni fa. A partire da allora, il Direttivo dell’associazione ha deliberato che in autunno InterValli tenga la propria festa a rotazione in ciascuno dei comuni del Comprensivo: nel ’22 a Premana, nel ’23 a Casargo, nel ’24 a Pagnona.
Il sodalizio nasce, oltre che per offrire supporto all’Istituto Comprensivo "Giovanni XXIII" di Premana, per favorire la coesione intercomunale - l’ICS insiste infatti su cinque municipalità (Premana, Pagnona, Casargo, Margno e Crandola Valsassina) ed è composto da quattro plessi (scuola dell’infanzia di Margno, scuole primarie di Casargo e Premana, scuola secondaria di primo grado di Premana). La scuola come una cosa per tutti (inclusione e pluralità) e di tutti (responsabilità condivisa) sono i due cardini alla base dell’attività dell’associazione, che negli scorsi ventiquattro mesi ha lavorato tanto per supportare la Scuola nella sua missione educativa - contribuendo a creare un clima solidale e collaborativo con le famiglie e il territorio - quanto per diffondere cultura, formazione e informazione in tutte le sue forme e lavorare attivamente a sostegno del futuro dell’ICS di Premana.
Per conoscere più da vicino questa realtà, scendere nel concreto dei suoi progetti e delle sue attività e tracciare un bilancio del suo operato in questi primi due anni di vita, vi proponiamo il racconto e le riflessioni tracciati “a tre voci” dal presidente di InterValli APS Enrico Passoni, dal vicepresidente (oltre che presidente del Consiglio d’Istituto dell’ICS di Premana) Stefano Ambrosioni e dalla DS reggente Dott.ssa Lorenza Martocchi.
“La nostra associazione ha messo una prima pietra in una realtà che era molto frammentata, lavorando con un’ottica di collaborazione e dialogo in un contesto - quello delle scuole che servono aree montane o comunque periferiche - dove si assiste a una progressiva ma inesorabile contrazione degli iscritti” ha esordito Passoni, introducendo fin da subito un tema emergente nelle aree interne (non solo in fatto di istruzione, ma con generale riferimento ai servizi): la necessità di fare squadra per combattere un calo dei numeri che è sempre più evidente e incontrovertibile. “InterValli APS ha cercato di mettere in collegamento i cinque campanili dell’ICS per costruire una rete sul territorio” ha proseguito il presidente, identificando tra le funzioni del sodalizio “il supporto diretto ad alcuni progetti scolastici (anche con funzioni molto pratiche, quali l’acquisto di strumentario per i vari plessi) e una vocazione più motivazionale, in termini soprattutto di formazione ai genitori (con la proposta di una serie di serate informative e/o di eventi di formazione)”.
Il sostegno principale alle attività di InterValli è offerto da BCC Valsassina, che durante lo scorso anno scolastico ha donato all’associazione un generoso contributo liberale (è freschissima, tra l’altro, la notizia del rinnovo dell’erogazione anche per l’a.s. 2024/25). Queste risorse, unite alle quote di iscrizione annue dei soci e ad altre forme di supporto, hanno permesso a InterValli di stanziare ben 500 euro per ogni plesso. “Anche quest’anno ci interfacceremo con la dirigenza e con i docenti referenti dei plessi per capire se ci sono necessità primarie o progetti che necessitano di un supporto; in più, proseguiremo la nostra azione di formazione e di sostegno alla genitorialità, in accompagnamento all’azione della scuola” ha chiarito Passoni.
Dopo due anni di attività di InterValli, si possono definire certamente positivi il giudizio e la risposta dei soggetti “toccati” dai progetti e dalle attività dell’associazione. In primis c’è l’ICS di Premana, che nelle parole della reggente Dott.ssa Lorenza Martocchi ha espresso riconoscenza e apprezzamento verso l’operato di InterValli. “Sono arrivata l’anno scorso e ho conosciuto da subito questa realtà molto attiva e presente” ha spiegato, chiarendo come “la parola chiave è la collaborazione: unire le energie e le menti per fare qualcosa a favore dell’utenza della scuola e del territorio”.
Molto positivo anche il dialogo con gli amministratori. “In più di un’occasione siamo riusciti a far sedere intorno a un tavolo i sindaci dei cinque comuni che insistono sull’ICS (i quali, tra l’altro, erano quasi tutti presenti di persona a Pagnona due giorni fa, ndr) permettendo così di instaurare un dialogo costruttivo sia con InterValli APS che tra di loro” ha spiegato Stefano Ambrosioni. “I nostri primi cittadini erano abituati a guardare ciascuno a quel che c’era nel proprio paese. Averli messi tutti insieme allo stesso tavolo ha contribuito a farci diventare un po’ di più un’istituzione scolastica e a pensarci come una unica comunità educante” ha aggiunto, sottolineando l’importanza di lavorare sul consolidamento di un’ottica cooperativa sul territorio, in grado di affrontare le sfide che numeri sempre minori (a livello di scuola, ma non solo) pongono in aree come l’Alta Valle.
“Un primo riscontro concreto in questo senso”, ha continuato Ambrosioni “è stato il tema del contributo per il diritto allo studio. Fino a due anni fa persistevano disallineamenti nelle quote versate per il diritto allo studio. Questo era dovuto in parte a inefficienze, in parte anche all’inconsapevolezza dei soggetti politici. Ora invece tutti i comuni sono riusciti a convergere sul tema, che non va visto come un onere ma come uno strumento chiave per combattere l’abbandono: sia scolastico, sia del territorio in sé”.
“Con numeri bassi e senza collaborazione, si finisce a fare una guerra tra poveri” ha proseguito il presidente Passoni. “InterValli pone invece sul tavolo delle riflessioni oggettive: ad esempio quella per cui, se un istituto aumenta la propria area di copertura geografica (numero dei comuni di riferimento), aumentano non soltanto le dimensioni (numero dei plessi e degli studenti) ma anche la capienza per i docenti a tempo indeterminato e, con essa, le possibilità per il dirigente di “pescare” tra insegnanti che sono in continuità sulle scuole e sul territorio senza dover ciclicamente attendere nomine annuali a tempo determinato che, mai come in questo a.s. 2024/25, in taluni casi si sono fatte attendere fino a ottobre inoltrato”.
Infine, a proposito del terzo soggetto coinvolto nelle attività dell’associazione – i genitori – Passoni e Ambrosioni hanno parlato invece di una “risposta difforme”, certamente frutto della giovane età di InterValli ma con margini di miglioramento: in ogni caso, anche se rimane ancora della strada da fare, il bilancio delle adesioni e della crescita di consapevolezza a proposito delle funzioni del sodalizio sono certamente positivi.
Quali le intenzioni e i progetti futuri? Oltre alla volontà di “fare sempre meglio”, Passoni ha sottolineato come per il secondo anno consecutivo InterValli abbia partecipato al bando per il Premio Fondazione Costruiamo il Futuro e sia in attesa di verdetto: in caso di approdo alla fase finale, vi sarebbero ulteriori risorse a disposizione dell’associazione. Inoltre, “InterValli sta aderendo al Piano di Zona dell’ambito di Bellano, un’occasione importante per ampliare il ventaglio di offerte potendo attingere a un carrello di iniziative più vasto e con maggiori opportunità di finanziamenti” ha spiegato Ambrosioni, concludendo: “Al momento siamo stati convocati per le interlocuzioni per mettere sul tavolo i temi da sviluppare nel Piano di Zona 2025-2027”. “Questa convocazione rappresenta non solo maggiori possibilità, ma anche un ‘certificato di riconoscimento’ molto importante per il nostro sodalizio” ha aggiunto Passoni, concludendo la chiacchierata con una dichiarazione tanto semplice quanto chiara ed esplicativa dell’intento del sodalizio: “InterValli è a disposizione”.
A disposizione – aggiunge chi scrive – per insistere ancora di più su un’idea di rete e di sinergia che (probabilmente) dovrebbe essere presa a modello anche in altri ambiti e su altri temi (oltre a quello scolastico), facendo squadra per mantenere quanto di buono territori come l’Alta Valle sono in grado di offrire. Lavoro, scuola, servizi, turismo, giovani sono temi che si intrecciano in un rapporto di causa-effetto e di simbiosi. Il mutuo rinforzo o il mutuo disfacimento sono le due strade possibili; ragionare a livello di territorio (oltre il singolo comune) e collaborare su quanti più temi possibile è forse l’unico modo per imboccare la prima via. Da questo punto di vista, InterValli APS rappresenta certamente un’esperienza positiva e un esempio da emulare.
In numerosi sono accorsi nel piccolo comune dell’Alta Valle per passare un po’ di tempo in compagnia, conoscere il sodalizio, le sue attività e i suoi progressi. Oltre all’intrattenimento garantito dai giochi in legno e dai rompicapi proposti dall’Associazione Culturale Il Tarlo (di Mezzago), i bimbi presenti hanno potuto prendere parte alle letture animate e ai laboratori creativi organizzati dai volontari della Biblioteca di Pagnona, prima di rifocillarsi con una gustosa merenda.
InterValli APS ha visto la luce nell’agosto del 2022, per poi presentarsi ufficialmente “al pubblico” (cioè, alla comunità) tre mesi più tardi, ai primi di novembre di due anni fa. A partire da allora, il Direttivo dell’associazione ha deliberato che in autunno InterValli tenga la propria festa a rotazione in ciascuno dei comuni del Comprensivo: nel ’22 a Premana, nel ’23 a Casargo, nel ’24 a Pagnona.
Il sodalizio nasce, oltre che per offrire supporto all’Istituto Comprensivo "Giovanni XXIII" di Premana, per favorire la coesione intercomunale - l’ICS insiste infatti su cinque municipalità (Premana, Pagnona, Casargo, Margno e Crandola Valsassina) ed è composto da quattro plessi (scuola dell’infanzia di Margno, scuole primarie di Casargo e Premana, scuola secondaria di primo grado di Premana). La scuola come una cosa per tutti (inclusione e pluralità) e di tutti (responsabilità condivisa) sono i due cardini alla base dell’attività dell’associazione, che negli scorsi ventiquattro mesi ha lavorato tanto per supportare la Scuola nella sua missione educativa - contribuendo a creare un clima solidale e collaborativo con le famiglie e il territorio - quanto per diffondere cultura, formazione e informazione in tutte le sue forme e lavorare attivamente a sostegno del futuro dell’ICS di Premana.
Per conoscere più da vicino questa realtà, scendere nel concreto dei suoi progetti e delle sue attività e tracciare un bilancio del suo operato in questi primi due anni di vita, vi proponiamo il racconto e le riflessioni tracciati “a tre voci” dal presidente di InterValli APS Enrico Passoni, dal vicepresidente (oltre che presidente del Consiglio d’Istituto dell’ICS di Premana) Stefano Ambrosioni e dalla DS reggente Dott.ssa Lorenza Martocchi.
“La nostra associazione ha messo una prima pietra in una realtà che era molto frammentata, lavorando con un’ottica di collaborazione e dialogo in un contesto - quello delle scuole che servono aree montane o comunque periferiche - dove si assiste a una progressiva ma inesorabile contrazione degli iscritti” ha esordito Passoni, introducendo fin da subito un tema emergente nelle aree interne (non solo in fatto di istruzione, ma con generale riferimento ai servizi): la necessità di fare squadra per combattere un calo dei numeri che è sempre più evidente e incontrovertibile. “InterValli APS ha cercato di mettere in collegamento i cinque campanili dell’ICS per costruire una rete sul territorio” ha proseguito il presidente, identificando tra le funzioni del sodalizio “il supporto diretto ad alcuni progetti scolastici (anche con funzioni molto pratiche, quali l’acquisto di strumentario per i vari plessi) e una vocazione più motivazionale, in termini soprattutto di formazione ai genitori (con la proposta di una serie di serate informative e/o di eventi di formazione)”.
Il sostegno principale alle attività di InterValli è offerto da BCC Valsassina, che durante lo scorso anno scolastico ha donato all’associazione un generoso contributo liberale (è freschissima, tra l’altro, la notizia del rinnovo dell’erogazione anche per l’a.s. 2024/25). Queste risorse, unite alle quote di iscrizione annue dei soci e ad altre forme di supporto, hanno permesso a InterValli di stanziare ben 500 euro per ogni plesso. “Anche quest’anno ci interfacceremo con la dirigenza e con i docenti referenti dei plessi per capire se ci sono necessità primarie o progetti che necessitano di un supporto; in più, proseguiremo la nostra azione di formazione e di sostegno alla genitorialità, in accompagnamento all’azione della scuola” ha chiarito Passoni.
Dopo due anni di attività di InterValli, si possono definire certamente positivi il giudizio e la risposta dei soggetti “toccati” dai progetti e dalle attività dell’associazione. In primis c’è l’ICS di Premana, che nelle parole della reggente Dott.ssa Lorenza Martocchi ha espresso riconoscenza e apprezzamento verso l’operato di InterValli. “Sono arrivata l’anno scorso e ho conosciuto da subito questa realtà molto attiva e presente” ha spiegato, chiarendo come “la parola chiave è la collaborazione: unire le energie e le menti per fare qualcosa a favore dell’utenza della scuola e del territorio”.
Molto positivo anche il dialogo con gli amministratori. “In più di un’occasione siamo riusciti a far sedere intorno a un tavolo i sindaci dei cinque comuni che insistono sull’ICS (i quali, tra l’altro, erano quasi tutti presenti di persona a Pagnona due giorni fa, ndr) permettendo così di instaurare un dialogo costruttivo sia con InterValli APS che tra di loro” ha spiegato Stefano Ambrosioni. “I nostri primi cittadini erano abituati a guardare ciascuno a quel che c’era nel proprio paese. Averli messi tutti insieme allo stesso tavolo ha contribuito a farci diventare un po’ di più un’istituzione scolastica e a pensarci come una unica comunità educante” ha aggiunto, sottolineando l’importanza di lavorare sul consolidamento di un’ottica cooperativa sul territorio, in grado di affrontare le sfide che numeri sempre minori (a livello di scuola, ma non solo) pongono in aree come l’Alta Valle.
“Un primo riscontro concreto in questo senso”, ha continuato Ambrosioni “è stato il tema del contributo per il diritto allo studio. Fino a due anni fa persistevano disallineamenti nelle quote versate per il diritto allo studio. Questo era dovuto in parte a inefficienze, in parte anche all’inconsapevolezza dei soggetti politici. Ora invece tutti i comuni sono riusciti a convergere sul tema, che non va visto come un onere ma come uno strumento chiave per combattere l’abbandono: sia scolastico, sia del territorio in sé”.
“Con numeri bassi e senza collaborazione, si finisce a fare una guerra tra poveri” ha proseguito il presidente Passoni. “InterValli pone invece sul tavolo delle riflessioni oggettive: ad esempio quella per cui, se un istituto aumenta la propria area di copertura geografica (numero dei comuni di riferimento), aumentano non soltanto le dimensioni (numero dei plessi e degli studenti) ma anche la capienza per i docenti a tempo indeterminato e, con essa, le possibilità per il dirigente di “pescare” tra insegnanti che sono in continuità sulle scuole e sul territorio senza dover ciclicamente attendere nomine annuali a tempo determinato che, mai come in questo a.s. 2024/25, in taluni casi si sono fatte attendere fino a ottobre inoltrato”.
Infine, a proposito del terzo soggetto coinvolto nelle attività dell’associazione – i genitori – Passoni e Ambrosioni hanno parlato invece di una “risposta difforme”, certamente frutto della giovane età di InterValli ma con margini di miglioramento: in ogni caso, anche se rimane ancora della strada da fare, il bilancio delle adesioni e della crescita di consapevolezza a proposito delle funzioni del sodalizio sono certamente positivi.
Quali le intenzioni e i progetti futuri? Oltre alla volontà di “fare sempre meglio”, Passoni ha sottolineato come per il secondo anno consecutivo InterValli abbia partecipato al bando per il Premio Fondazione Costruiamo il Futuro e sia in attesa di verdetto: in caso di approdo alla fase finale, vi sarebbero ulteriori risorse a disposizione dell’associazione. Inoltre, “InterValli sta aderendo al Piano di Zona dell’ambito di Bellano, un’occasione importante per ampliare il ventaglio di offerte potendo attingere a un carrello di iniziative più vasto e con maggiori opportunità di finanziamenti” ha spiegato Ambrosioni, concludendo: “Al momento siamo stati convocati per le interlocuzioni per mettere sul tavolo i temi da sviluppare nel Piano di Zona 2025-2027”. “Questa convocazione rappresenta non solo maggiori possibilità, ma anche un ‘certificato di riconoscimento’ molto importante per il nostro sodalizio” ha aggiunto Passoni, concludendo la chiacchierata con una dichiarazione tanto semplice quanto chiara ed esplicativa dell’intento del sodalizio: “InterValli è a disposizione”.
A disposizione – aggiunge chi scrive – per insistere ancora di più su un’idea di rete e di sinergia che (probabilmente) dovrebbe essere presa a modello anche in altri ambiti e su altri temi (oltre a quello scolastico), facendo squadra per mantenere quanto di buono territori come l’Alta Valle sono in grado di offrire. Lavoro, scuola, servizi, turismo, giovani sono temi che si intrecciano in un rapporto di causa-effetto e di simbiosi. Il mutuo rinforzo o il mutuo disfacimento sono le due strade possibili; ragionare a livello di territorio (oltre il singolo comune) e collaborare su quanti più temi possibile è forse l’unico modo per imboccare la prima via. Da questo punto di vista, InterValli APS rappresenta certamente un’esperienza positiva e un esempio da emulare.
A.Te.