Lecco: in carcere presentato il libro 'All'inferno e ritorno'
Location particolare per la presentazione del libro "All'inferno e ritorno" (Edizioni San Paolo) dello scrittore Matteo Zilocchi, un'opera che esplora il percorso di redenzione e rinascita attraverso la storia vera di un uomo che ha vissuto l'esperienza della detenzione nelle tre carceri milanesi.L'autore è intervenuto infatti presso la Casa Circondariale di Lecco. All'evento, che ha visto la partecipazione di un gruppo di detenuti e cittadini lecchesi, hanno preso parte anche la la Direttrice del carcere di Lecco, Luisa Mattina, il Direttore del carcere di Bollate, Giorgio Leggieri, la psicologa e membro del Tavolo Lecchese per la giustizia restorativa, Bruna Dighera, e il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Lecco, Lucio Farina.
Il libro racconta con sensibilità e profondità il tema della detenzione e del percorso di riabilitazione attraverso una storia personale di caduta e risalita, di errori e redenzione, di dolore e speranza. La Direttrice nel suo intervento ha sottolineato l'importanza dell'iniziativa, evidenziando come la presentazione del libro all'interno dell'istituto rappresenti un momento significativo di riflessione sul tema della detenzione e della riabilitazione. Ha ricordato che la storia narrata sottolinea come il carcere non debba essere solo luogo di pena, ma anche di opportunità di cambiamento e di crescita personale. Ha inoltre rimarcato come eventi di questa natura siano fondamentali per l'istituto, poiché rappresentano un ponte tra il carcere e la città di Lecco, un'occasione preziosa per aprire le porte alla comunità e favorire il dialogo e la comprensione reciproca. La Direttrice ha concluso evidenziando come queste iniziative culturali permettano di mostrare alla cittadinanza il lavoro quotidiano di riabilitazione e il valore sociale dell'operato dell'istituto.
L’autore del libro, Matteo Zilocchi, ha spiegato: "Ho scritto questo libro per dare voce a una storia di rinascita, per raccontare il viaggio di un uomo che ha trovato la forza di rialzarsi dopo essere caduto nell’inferno della ‘ndrangheta. Queste pagine narrano un percorso di resilienza e di speranza, dimostrando che è possibile trovare una via d'uscita anche dalle situazioni più difficili. Il protagonista ha avuto il coraggio di guardare in faccia i propri errori e di intraprendere un difficile percorso di cambiamento anche grazie al percorso svolto in carcere. La sua storia non è solo un racconto di redenzione, ma è anche un messaggio potente che ci ricorda che, se un detenuto intraprende un percorso virtuoso, merita una seconda possibilità nella società."
L'evento si inserisce nel programma di iniziative della Casa Circondariale di Lecco volte a creare momenti di incontro e dialogo con il territorio, con l’obiettivo di rafforzare il legame tra l'istituto penitenziario e la comunità locale, nella convinzione che il percorso di reinserimento sociale dei detenuti passi anche attraverso momenti di apertura, riflessione e confronto.
Il libro racconta con sensibilità e profondità il tema della detenzione e del percorso di riabilitazione attraverso una storia personale di caduta e risalita, di errori e redenzione, di dolore e speranza. La Direttrice nel suo intervento ha sottolineato l'importanza dell'iniziativa, evidenziando come la presentazione del libro all'interno dell'istituto rappresenti un momento significativo di riflessione sul tema della detenzione e della riabilitazione. Ha ricordato che la storia narrata sottolinea come il carcere non debba essere solo luogo di pena, ma anche di opportunità di cambiamento e di crescita personale. Ha inoltre rimarcato come eventi di questa natura siano fondamentali per l'istituto, poiché rappresentano un ponte tra il carcere e la città di Lecco, un'occasione preziosa per aprire le porte alla comunità e favorire il dialogo e la comprensione reciproca. La Direttrice ha concluso evidenziando come queste iniziative culturali permettano di mostrare alla cittadinanza il lavoro quotidiano di riabilitazione e il valore sociale dell'operato dell'istituto.
L’autore del libro, Matteo Zilocchi, ha spiegato: "Ho scritto questo libro per dare voce a una storia di rinascita, per raccontare il viaggio di un uomo che ha trovato la forza di rialzarsi dopo essere caduto nell’inferno della ‘ndrangheta. Queste pagine narrano un percorso di resilienza e di speranza, dimostrando che è possibile trovare una via d'uscita anche dalle situazioni più difficili. Il protagonista ha avuto il coraggio di guardare in faccia i propri errori e di intraprendere un difficile percorso di cambiamento anche grazie al percorso svolto in carcere. La sua storia non è solo un racconto di redenzione, ma è anche un messaggio potente che ci ricorda che, se un detenuto intraprende un percorso virtuoso, merita una seconda possibilità nella società."
L'evento si inserisce nel programma di iniziative della Casa Circondariale di Lecco volte a creare momenti di incontro e dialogo con il territorio, con l’obiettivo di rafforzare il legame tra l'istituto penitenziario e la comunità locale, nella convinzione che il percorso di reinserimento sociale dei detenuti passi anche attraverso momenti di apertura, riflessione e confronto.