Lecco: una 'palestra diffusa' e un nuovo spazio outdoor in carcere, grazie a 'Aiutiamoci'

L'obiettivo è riuscire a predisporre il tutto prima delle festività di fine anno. Poi si sa, anche Babbo Natale, alle volte, si deve mettere nelle mani dei fornitori e deve ascoltare i consigli degli "elfi" che, saggiamente, danno concretezza alle sue "pensate". Però il tutto è già definito e, nell'ambito di un pomeriggio insolito, "deliberato": la Casa Circondariale di Pescarenico riceverà a stretto giro un regalo speciale. Anzi due. Ad indossare la barba bianca e il vestito rosso saranno, idealmente, i cittadini e le realtà del territorio, che hanno concorso (e possono concorrere ancora) ad alimentare il Fondo Aiutiamoci istituito dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese a fine 2020, dopo una prima mirata raccolta per fronteggiare l'emergenza sanitaria ingenerata dallo tsunami covid e una seconda campagna - 2.0 - in supporto ai servizi sociali ed educativi, per contenere gli effetti "riflessi" della pandemia sulle fasce più vulnerabili ed i minori. 
Il contrasto alle povertà, ampiamente intese, ora, l'intento - ancora attuale - di Aiutiamoci, con il Comitato di Indirizzo arrivato in tale contesto a intercettare il bisogno di quella parte di città che, ristretta tra "quattro mura", è stata spesso considerata a sé stante, sconnessa rispetto al tessuto sociale e isolata rispetto ai problemi del nostro quotidiano: il carcere, per l'appunto. 
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Foto scattata nel cortile del carcere dopo l'incontro con il Comitato di Indirizzo del Fondo

Complici la bravatura - riconosciuta unanimemente - della "nuova" direttrice Luisa Mattina e i contatti del garante Lucio Farina - che è anche Direttore del CSV Monza Lecco Sondrio, la realtà che, nel caso specifico, ricevuta la somma stanziata dal Fondo comprerà quanto convenuto per poi donarlo alla struttura - la Casa Circondariale sta vivendo ora un periodo di dinamismo e di relazione con la città, con progetti come quello che ha portato - per fare degli esempi - alla realizzazione del murales che abbellisce da qualche tempo il cortile interno coinvolgendo anche il Medardo Rosso o del corso base di tinteggiatura organizzato con Enaip.
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Con un investimento complessivo di 41.373 euro - in parte coperto da Banca della Valsassina, Comune di Lecco, Fondazione Enrico Scola, Rotary Club Lecco, Panathlon Lecco e Ambiti Territoriali Sociali - si andrà ora a lavorare sugli spazi e, di conseguenza, sulla qualità della vita all'interno del carcere. Due, come accennato, i progetti finanziati: per ogni piano della struttura saranno posizionate bici da spinning e un attrezzo multifunzionale, così da creare una "palestra diffusa"; nella piccola area esterna a ridosso del muro perimetrale, sarà invece creato un mini orto, saranno installate panchine e giochi per bambini, così da avere una location, accogliente (e immersiva, visti i profili delle montagne che decoreranno le pareti), utilizzabile anche per i colloqui con i famigliari ed in particolare da quei detenuti con figli piccini, così da rendere più sereni gli incontri.
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Come apparirà lo spazio esterno dopo l'intervento, nel disegno dell'arch. Quinto

Le aree dall'allenamento sono state predisposte da Roberto Butta, professionista del settore; si è occupata invece dell'outdoor l'architetto Enrica Quinto. Entrambi senza alcun ritorno, mettendo a disposizione le loro competenze gratuitamente. 
L'arrivo per tempo di quanto già ordinato e una valutazione sull'opportunità o meno di procedere anche alle tinteggiature in un periodo dell'anno non propriamente adatto, gli elementi che influenzeranno il "fine lavori" (o il completamento in due tempi degli stessi). Ma come stabilito direttamente in carcere, in un pomeriggio di confronto con la direttrice, Babbo Natale è già in viaggio...
A.M.
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