Lecco: secondo incontro nei rioni, diverse le istanze di Laorca
Stanno per essere assegnati i lavori per il rifacimento delle passerelle del ponte di Malavedo, un intervento del costo complessivo di 300mila euro e che prevede quattro mesi e mezzo di lavori. Nel frattempo si è proceduto con l’illuminazione di via Credé i cui lavori sono praticamente finiti, anche se la chiusura effettiva del cantiere attende essa stessa il completamento delle passerelle. Sono gli interventi sui quali il sindaco Mauro Gattinoni e l’assessore ai lavori pubblici Maria Sacchi hanno posto l’accento, a voler dimostrare che da parte del Comune c’è attenzione nei confronti dei rioni di Laorca e Malavedo. L’occasione è stata la pubblica assemblea tenutasi ieri sera nella sede di Laorcalab, la palazzina delle ormai chiuse scuole elementari, secondo appuntamento della serie di incontri nei rioni cittadini promossi dalla giunta comunale e avviata la scorsa settimana a Rancio.
Del resto, gli ultimi due rioni lungo la vecchia strada per la Valsassina sono in effetti quelli che soffrono maggiormente, rispetto agli altri quartieri per la città, soprattutto per la chiusura di pressoché tutti i negozi avvenuta nel corso degli ultimi anni. Soltanto a Malavedo, infatti, rimane un piccolo presidio con un negozio, la farmacia e un bar. Un declino al quale si aggiungono i problemi viabilistici: la carenza di parcheggi e la strada di scorrimento che, pur ormai alleggerita dopo l’apertura della nuova Lecco-Ballabio continua a essere in alcuni punti particolarmente pericolosa.
E anche di questi si è naturalmente parlato nel corso di una serata in cui pure l’accusa al Comune di non avere mantenuto le promesse fatte in un caso è pure stata mossa.
Tra le opere già previste, oltre alla passerella, il sindaco Gattinoni ha annunciato la messa in bilancio dei soldi necessari al rifacimento dell’acciottolato in via Campanella e alla posa del porfido in via Spreafico, ma anche lo stanziamento di 30mila euro per la sistemazione della scalinata di accesso al cimitero. A proposito di cimitero, tra l’altro, lo stesso sindaco ha annunciato l’intenzione di partecipare ai bandi della Fondazione comunitaria del Lecchese per i “Luoghi della cultura”. Si tratta di un sostegno economico di 5mila euro annui per tre anni a quei luoghi dove già esistono iniziative di volontariato volte alla valorizzazione. A oggi, in città, a beneficiarne sono la chiesa del Beato Serafino a Chiuso, il campanile della basilica di San Nicolò e la chiesa di Santa Marta in cento, il “risorto” convento di fra’ Cristoforo a Pescarenico. Ora, l’intenzione è di candidare altri tre luoghi: il cimitero di Laorca appunto, l’intero corso del Gerenzone che tra Laorca e Malavedo ha alcuni dei suoi punti più significativi e infine la chiesa di Sant’Egidio a Bonacina.
Sul tema del volontariato si è insistito molto. Sotto questo aspetto, l’assessore al sociale Emanuele Manzoni ha messo in evidenza proprio l’esperienza di Laorcalab, «un esempio positivo di partecipazione da esportare anche in altri rioni» ricordando l’appena avviata esperienza del Labirinto realizzato a Bonacina.
Altro esempio virtuoso, a Laorca, è il parchetto della località Gröm, un piccolo terreno pubblico che era dimenticato e che la mobilitazione spontanea ha recuperato con la creazione di un’area giochi per bambini e restituendolo così al rione.
Nella discussione sono stati toccati molti punti, inclusi quelli sulla mancanza di servizi. A questo proposito è stata suggerita la possibilità di sostituire ai bus di Linee Lecco che fanno capolinea al Ponte della Gallina e che «al di là degli orari scolastici, girano pressoché sempre vuoti», con bus più piccoli che raggiungano la via Paolo VI. E sarebbe anche utile uno scuolabus visto che non è naturalmente possibile allestire, per ragioni di sicurezza e di distanze, quel piedibus operativo in altri rioni della città. A questo proposito, il sindaco ha suggerita l’alternativa della presenza di un volontario sui bus di linea che sorvegli la salita e la discesa dei ragazzi, come peraltro già avviene per la scuola di Malnago.
Tra i problemi segnalati i parcheggi lungo via Monte Ortigara, la sosta selvaggia in via Paolo VI, la necessità di realizzare le particolari strisce pedonali (quelle contrassegnate da bande rosse, già attuate in altri punti della città) davanti all’asilo, le condizioni di vecchi stabili magari pericolanti per la cui ristrutturazione si frappongono mille cavilli burocratici, l’abbandono abusivo dei rifiuti in diversi punti, la necessità di sistemare il ponte per Campovai dove peraltro sarebbe opportuna anche una maggior manutenzione della vegetazione, i problemi viabilistici di via Campanella e via Baruffaldi dove spesso anche le ambulanze rimangono bloccate.
E infine il problema dell’ambulatorio medico che il Comune aveva intenzione di realizzare proprio all’interno di Laorcalab, una sistemazione che però non risponde ai parametri stabiliti dall’Azienda sanitaria alla quale compete il nullaosta. L’ipotesi non è del tutto tramontata e l’assessore Manzoni ha assicurato ulteriori verifiche.
Del resto, gli ultimi due rioni lungo la vecchia strada per la Valsassina sono in effetti quelli che soffrono maggiormente, rispetto agli altri quartieri per la città, soprattutto per la chiusura di pressoché tutti i negozi avvenuta nel corso degli ultimi anni. Soltanto a Malavedo, infatti, rimane un piccolo presidio con un negozio, la farmacia e un bar. Un declino al quale si aggiungono i problemi viabilistici: la carenza di parcheggi e la strada di scorrimento che, pur ormai alleggerita dopo l’apertura della nuova Lecco-Ballabio continua a essere in alcuni punti particolarmente pericolosa.
E anche di questi si è naturalmente parlato nel corso di una serata in cui pure l’accusa al Comune di non avere mantenuto le promesse fatte in un caso è pure stata mossa.
Tra le opere già previste, oltre alla passerella, il sindaco Gattinoni ha annunciato la messa in bilancio dei soldi necessari al rifacimento dell’acciottolato in via Campanella e alla posa del porfido in via Spreafico, ma anche lo stanziamento di 30mila euro per la sistemazione della scalinata di accesso al cimitero. A proposito di cimitero, tra l’altro, lo stesso sindaco ha annunciato l’intenzione di partecipare ai bandi della Fondazione comunitaria del Lecchese per i “Luoghi della cultura”. Si tratta di un sostegno economico di 5mila euro annui per tre anni a quei luoghi dove già esistono iniziative di volontariato volte alla valorizzazione. A oggi, in città, a beneficiarne sono la chiesa del Beato Serafino a Chiuso, il campanile della basilica di San Nicolò e la chiesa di Santa Marta in cento, il “risorto” convento di fra’ Cristoforo a Pescarenico. Ora, l’intenzione è di candidare altri tre luoghi: il cimitero di Laorca appunto, l’intero corso del Gerenzone che tra Laorca e Malavedo ha alcuni dei suoi punti più significativi e infine la chiesa di Sant’Egidio a Bonacina.
Sul tema del volontariato si è insistito molto. Sotto questo aspetto, l’assessore al sociale Emanuele Manzoni ha messo in evidenza proprio l’esperienza di Laorcalab, «un esempio positivo di partecipazione da esportare anche in altri rioni» ricordando l’appena avviata esperienza del Labirinto realizzato a Bonacina.
Altro esempio virtuoso, a Laorca, è il parchetto della località Gröm, un piccolo terreno pubblico che era dimenticato e che la mobilitazione spontanea ha recuperato con la creazione di un’area giochi per bambini e restituendolo così al rione.
Nella discussione sono stati toccati molti punti, inclusi quelli sulla mancanza di servizi. A questo proposito è stata suggerita la possibilità di sostituire ai bus di Linee Lecco che fanno capolinea al Ponte della Gallina e che «al di là degli orari scolastici, girano pressoché sempre vuoti», con bus più piccoli che raggiungano la via Paolo VI. E sarebbe anche utile uno scuolabus visto che non è naturalmente possibile allestire, per ragioni di sicurezza e di distanze, quel piedibus operativo in altri rioni della città. A questo proposito, il sindaco ha suggerita l’alternativa della presenza di un volontario sui bus di linea che sorvegli la salita e la discesa dei ragazzi, come peraltro già avviene per la scuola di Malnago.
Tra i problemi segnalati i parcheggi lungo via Monte Ortigara, la sosta selvaggia in via Paolo VI, la necessità di realizzare le particolari strisce pedonali (quelle contrassegnate da bande rosse, già attuate in altri punti della città) davanti all’asilo, le condizioni di vecchi stabili magari pericolanti per la cui ristrutturazione si frappongono mille cavilli burocratici, l’abbandono abusivo dei rifiuti in diversi punti, la necessità di sistemare il ponte per Campovai dove peraltro sarebbe opportuna anche una maggior manutenzione della vegetazione, i problemi viabilistici di via Campanella e via Baruffaldi dove spesso anche le ambulanze rimangono bloccate.
E infine il problema dell’ambulatorio medico che il Comune aveva intenzione di realizzare proprio all’interno di Laorcalab, una sistemazione che però non risponde ai parametri stabiliti dall’Azienda sanitaria alla quale compete il nullaosta. L’ipotesi non è del tutto tramontata e l’assessore Manzoni ha assicurato ulteriori verifiche.
D.C.