La tutela della salute è una prerogativa e priorità del Sindaco
Come noto, domenica 10 dicembre, la ditta SEVAL, con sede in Colico, è stata interessata da un incendio che i Vigili del Fuoco, prontamente intervenuti con molte squadre provenienti da diversi distaccamenti, hanno impiegato tutta la giornata per estinguere. Il rogo, coinvolgendo materiale plastico e batterie, ha generato fumi insalubri che si sono estesi per tutto il territorio comunale e oltre, fino alla punta estrema del Lario.
Il Comune di Colico, come altri comuni rivieraschi, ha emanato tempestivamente provvedimenti precauzionali a tutela della salute pubblica, in attesa dei dati delle rilevazioni di A.R.P.A. con cui vi è fattiva collaborazione.
Il rogo accorso il 10 dicembre segue di poche settimane un altro evento della stessa natura e altri incendi accorsi nel passato recente. Il susseguirsi di tali accadimenti ha ingenerato preoccupazione nella popolazione, al fianco della quale il Sindaco di Colico si pone senza esitazioni avendo il dovere di tutelarne la salute.
Lunedì 11 dicembre è stata emanata un’ordinanza che ha come primario obiettivo perseguire la sicurezza di cittadini e lavoratori, obiettivo non derogabile a favore di qualsivoglia altro interesse.
Nella stessa data, successivamente all’ordinanza, è stato disposto anche il sequestro probatorio dell’immobile interessato dai fatti, da parte della magistratura.
Si tratta di atti con finalità diverse, il sequestro è volto a mantenere inalterati i luoghi degli eventi fino allo svolgimento delle perizie. L’ordinanza sindacale è volta alla tutela della salute pubblica e rimarrà in vigore finchè non saranno adottati i provvedimenti prescritti.
L’ordinanza dispone “l’inagibilità della parte di struttura produttiva interessata dall’incendio” e prevede che “negli immobili citati in premessa – la ditta SEVAL - sospenda qualsiasi attività potenzialmente a rischio incendio senza che prima sia stato presentata apposita relazione a cura di un tecnico abilitato e con l’asseverazione dell’ARPA e dei VVFF circa ogni adempimento utile e necessario a prevenire il ripetersi di quanto accaduto”.
A.R.P.A. e Vigili del Fuoco sono enti specializzati, che hanno il compito, ancora prima di intervenire nelle emergenze, di attuare misure di prevenzione a tutela dell’incolumità, della sicurezza e della salute. Enti dello Stato che godono della piena fiducia delle Istituzioni, dell’Amministrazione e dei cittadini.
La tutela della salute dei cittadini è prerogativa e responsabilità unicamente del Sindaco, non demandabile a enti terzi di altro livello amministrativo. In questo contesto di attribuzioni è stata emanata l’ordinanza di cui sopra, che non ha subito variazioni, non è stata revocata e non è soggetta ad avvallo da parte di enti amministrativi o cariche politiche superiori.
L’ordinanza è un atto dovuto dopo accadimenti come quelli accorsi a Colico, è un provvedimento amministrativo legittimo, chiaro e univoco, non genera alcuna confusione, al contrario di talune dichiarazioni non sempre opportune e inosservanti a delle altrui competenze.
L’Amministrazione Comunale non ha alcun intento vessatorio o ostativo nei confronti di una specifica attività produttiva, ha semplicemente, tempestivamente e doverosamente richiamato un requisito basilare di sicurezza, sottoponendone la verifica “all’asseverazione dell’ARPA e dei VVFF”, nell’interesse primario della salute della cittadinanza di Colico e dei territori interessati dagli eventi. Requisito di sicurezza, inoltre, fortemente preteso, a buona ragione, dalla cittadinanza.
Il Sindaco ha la volontà e il dovere primario di ascoltare i propri cittadini tutelarne salute e sicurezza sul lavoro, non può e non vuole anteporre qualsiasi diverso interesse.
Il Comune di Colico, come altri comuni rivieraschi, ha emanato tempestivamente provvedimenti precauzionali a tutela della salute pubblica, in attesa dei dati delle rilevazioni di A.R.P.A. con cui vi è fattiva collaborazione.
Il rogo accorso il 10 dicembre segue di poche settimane un altro evento della stessa natura e altri incendi accorsi nel passato recente. Il susseguirsi di tali accadimenti ha ingenerato preoccupazione nella popolazione, al fianco della quale il Sindaco di Colico si pone senza esitazioni avendo il dovere di tutelarne la salute.
Lunedì 11 dicembre è stata emanata un’ordinanza che ha come primario obiettivo perseguire la sicurezza di cittadini e lavoratori, obiettivo non derogabile a favore di qualsivoglia altro interesse.
Nella stessa data, successivamente all’ordinanza, è stato disposto anche il sequestro probatorio dell’immobile interessato dai fatti, da parte della magistratura.
Si tratta di atti con finalità diverse, il sequestro è volto a mantenere inalterati i luoghi degli eventi fino allo svolgimento delle perizie. L’ordinanza sindacale è volta alla tutela della salute pubblica e rimarrà in vigore finchè non saranno adottati i provvedimenti prescritti.
L’ordinanza dispone “l’inagibilità della parte di struttura produttiva interessata dall’incendio” e prevede che “negli immobili citati in premessa – la ditta SEVAL - sospenda qualsiasi attività potenzialmente a rischio incendio senza che prima sia stato presentata apposita relazione a cura di un tecnico abilitato e con l’asseverazione dell’ARPA e dei VVFF circa ogni adempimento utile e necessario a prevenire il ripetersi di quanto accaduto”.
A.R.P.A. e Vigili del Fuoco sono enti specializzati, che hanno il compito, ancora prima di intervenire nelle emergenze, di attuare misure di prevenzione a tutela dell’incolumità, della sicurezza e della salute. Enti dello Stato che godono della piena fiducia delle Istituzioni, dell’Amministrazione e dei cittadini.
La tutela della salute dei cittadini è prerogativa e responsabilità unicamente del Sindaco, non demandabile a enti terzi di altro livello amministrativo. In questo contesto di attribuzioni è stata emanata l’ordinanza di cui sopra, che non ha subito variazioni, non è stata revocata e non è soggetta ad avvallo da parte di enti amministrativi o cariche politiche superiori.
L’ordinanza è un atto dovuto dopo accadimenti come quelli accorsi a Colico, è un provvedimento amministrativo legittimo, chiaro e univoco, non genera alcuna confusione, al contrario di talune dichiarazioni non sempre opportune e inosservanti a delle altrui competenze.
L’Amministrazione Comunale non ha alcun intento vessatorio o ostativo nei confronti di una specifica attività produttiva, ha semplicemente, tempestivamente e doverosamente richiamato un requisito basilare di sicurezza, sottoponendone la verifica “all’asseverazione dell’ARPA e dei VVFF”, nell’interesse primario della salute della cittadinanza di Colico e dei territori interessati dagli eventi. Requisito di sicurezza, inoltre, fortemente preteso, a buona ragione, dalla cittadinanza.
Il Sindaco ha la volontà e il dovere primario di ascoltare i propri cittadini tutelarne salute e sicurezza sul lavoro, non può e non vuole anteporre qualsiasi diverso interesse.
Monica Gilardi