L'aurora boreale si specchia... nel Laghetto del Pertus. Immagini incredibili
C'è chi va apposta fino in Islanda o alle isole Lofoten, nei mesi più rigidi dell'anno, per vederla, mangiando freddo per quattro, cinque o più notti di fila senza riuscire a soddisfare il desiderio. Del resto, come puntualizzano tutti i tour operator che organizzano viaggi del genere, si tratta pur sempre di un fenomeno naturale, non "accendibile" a comando.
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E poi c'è chi, "armato" di macchina fotografica, sale al Laghetto del Pertus - sopra Carenno - e l'aurora boreale se la gode da lì, con i nostri monti spolverati della prima neve invernale a far da sfondo. E' successo ieri, 5 novembre, a Stefano Belloli, autore dei due scatti a cui queste poche righe fanno da corollario. Immagini incredibili. Soprattutto se si considera che, solitamente, le aurore boreali sono appannaggio delle latitudini polari. Ma, come spiegano gli esperti, quando l'attività solare che le genera è di intensità straordinaria, possono "materializzarsi" anche in fasce intermedie, come la nostra.
Quest'anno era già successo a settembre: le northern lights avevano danzato nei cieli di Lombardia e Veneto. Il fenomeno si è ripetuto il 4 e il 5 novembre, per effetto di una forte tempesta geomagnetica, con avvistamenti anche in altre località. Forcella Alta inclusa, dove l'aurora, dalla sfumature rosa, si è specchiata nel laghetto del Pertus.
Ad attenderla c'era per l'appunto Stefano Belloli, 28enne di Calolziocorte, impiegato tecnico in un'azienda metalmeccanica nella vita di tutti i giorni, appassionato di fotografia da diversi anni. Sapeva - grazie alla consultazione di siti dedicati - che ieri sera poteva essere la sera giusta per vederla "a casa nostra".
"I dati riportati dalle app erano molto simili a quelli di fine settembre, quindi ho deciso di salire in montagna e attendere che il fenomeno si manifestasse" spiega, strappando un sorriso nell'aggiungere che due mesi fa, quando la "dama" si mostrava per la prima volta in Italia lui si trovava in Norvegia, alle Lofoten, senza riuscire però a incrociarla per via del brutto tempo. "Sono diversi anni che vado in vacanza al nord partendo sempre con la mia macchina da Calolziocorte. E ogni volta le aspettative sono molto alte!".
Nel 2021, addirittura è arrivato, guidando, fino a Caponord: più di 10000 chilometri tra andare e tornare. Ieri di strada ne ha fatta decisamente meno, ma la soddisfazione - immaginiamo - è stata comunque quella delle grandi avventure, da raccontare!