Lecco: verso una città più inclusiva, progetto con il Politecnico
Promosso dal Comune di Lecco e Politecnico di Milano, in collaborazione con diverse associazioni locali e con il coinvolgimento di studenti e cittadini, Lecco VIVInclusi rappresenta un ambizioso progetto che mira alla creazione di una città inclusiva, accogliente e in costante evoluzione, in cui ciascun individuo possa partecipare attivamente e contribuire a un futuro più sostenibile. L’iniziativa coinvolge attivamente la comunità lecchese e gli studenti del quinto anno del Corso di Progettazione Urbanistica della laurea quinquennale in Ingegneria Edile-Architettura del Polo di Lecco, sotto la guida della professoressa Angela Colucci e dell’architetto Anna Schellino, in un processo di co-design che mira a individuare strategie e strumenti per favorire l'innovazione urbana in un'ottica di inclusione. Il cuore di questa proposta è la valorizzazione della diversità come risorsa fondamentale, riconoscendo che una città inclusiva deve promuovere il benessere di tutti. Questo approccio non si limita all'accessibilità fisica ma si concentra anche su come stimolare e abilitare le persone a contribuire al miglioramento della qualità della vita urbana. Gli obiettivi principali della proposta comprendono l’individuazione delle sfide e delle risorse legate alla città inclusiva, la condivisione di priorità strategiche per rendere Lecco un luogo di alta qualità, garantendo a tutti i suoi abitanti di essere proattivi e di partecipare ai processi di transizione verso la sostenibilità. In questa prospettiva è stato attivato un percorso di co-produzione che coinvolge attivamente molteplici attori della comunità nell’individuare le criticità, immaginare possibili futuri assetti della città, elaborare strategie di azione e studiare soluzioni di intervento. Il Progetto Pilota, che prende in esame le aree di via Ghislanzoni, via Cairoli, via Bovara, la biblioteca Pozzoli, la stazione ferroviaria, via Grassi e via Turati, è stato definito con l’obiettivo di avviare laboratori di co-progettazione, coinvolgendo gli studenti del Politecnico di Milano e gli studenti delle scuole locali, in stretta collaborazione con le associazioni che operano lungo il percorso per esplorare i luoghi ed elaborare proposte per riattivare le relazioni di comunità e portare un avanzamento culturale verso una città resiliente. Un elemento chiave di questa sinergia è la promozione di un dialogo costruttivo, che supporta il processo di ricerca e progettazione nelle tre principali sfere della città pubblica: la sfera fisico-morfologica, che riguarda i luoghi, gli spazi e le infrastrutture; la sfera funzionale, che si concentra sull'accessibilità ai servizi urbani; la sfera relazionale e culturale, che mira a riattivare le relazioni comunitarie e a promuovere la conoscenza. Tra le numerose attività realizzate ci sono le “passeggiate collettive”, che vedono esplorare e dialogare assieme studenti e docenti del Politecnico, alunni e insegnanti degli istituti scolastici, persone e educatori di servizi e centri per l’inclusione e cittadini, per costruire un’osservazione ricca e plurima degli spazi circostanti, e per immaginare possibili soluzioni per migliorare la città. In questo viaggio verso una città inclusiva, anche i più giovani sono coinvolti, gli studenti delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie, infatti, partecipano a laboratori finalizzati a coinvolgere i bambini nell'ideazione di una "strada dei bambini" per rendere il loro ambiente più adatto alle loro esigenze. Anche gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado esplorano le sfere fisiche, funzionali, relazionali e culturali della città pubblica e si impegnano in progetti innovativi per promuovere un ambiente aperto. A fine lavori, i risultati dell'indagine, frutto di attività di rilievo dei percorsi e delle funzioni, diventeranno oggetto di un workshop di co-progettazione per gli studenti del Corso di Progettazione Urbanistica mirato a sviluppare proposte per uno spazio pubblico inclusivo lungo via Ghislanzoni, nell'area tra la "Piccola" e il Campus del Politecnico di Milano, dove il Comune di Lecco ha avviato un importante progetto di rigenerazione degli edifici storici.
Angela Colucci, promotrice del progetto sulla Città Pubblica Inclusiva, sottolinea: “il percorso di co-produzione ha permesso di raggiungere diversi obiettivi su vari fronti sin dalle prime iniziative realizzate. Il corso di Progettazione Urbanistica è stato eletto come progetto Ambassador del Politecnico di Milano per l'Inclusive Design, consentendo agli studenti di acquisire conoscenze e competenze nell'ambito dell'urbanistica inclusiva. Infatti il coinvolgimento attivo degli studenti nel dialogo e nel lavoro con gli attori che vivono e utilizzano la città permette loro di acquisire una comprensione plurale delle diverse prospettive, superando l'approccio tecnico tradizionale del corso di progettazione urbana. Questa esperienza li arricchisce sia come studenti che come futuri professionisti e individui. Il processo di progettazione stesso viene innovato, includendo la raccolta di istanze e idee per una città che sia accessibile e inclusiva per tutti. Ed infine, l’attivazione di iniziative nello spazio pubblico, come ad esempio le "camminate esplorative" che coinvolgono scuole e associazioni locali di Lecco, oltre a promuovere la riflessione sull'Inclusive Design, contribuiscono ad un avanzamento culturale verso una città pubblica più inclusiva”.
Angela Colucci, promotrice del progetto sulla Città Pubblica Inclusiva, sottolinea: “il percorso di co-produzione ha permesso di raggiungere diversi obiettivi su vari fronti sin dalle prime iniziative realizzate. Il corso di Progettazione Urbanistica è stato eletto come progetto Ambassador del Politecnico di Milano per l'Inclusive Design, consentendo agli studenti di acquisire conoscenze e competenze nell'ambito dell'urbanistica inclusiva. Infatti il coinvolgimento attivo degli studenti nel dialogo e nel lavoro con gli attori che vivono e utilizzano la città permette loro di acquisire una comprensione plurale delle diverse prospettive, superando l'approccio tecnico tradizionale del corso di progettazione urbana. Questa esperienza li arricchisce sia come studenti che come futuri professionisti e individui. Il processo di progettazione stesso viene innovato, includendo la raccolta di istanze e idee per una città che sia accessibile e inclusiva per tutti. Ed infine, l’attivazione di iniziative nello spazio pubblico, come ad esempio le "camminate esplorative" che coinvolgono scuole e associazioni locali di Lecco, oltre a promuovere la riflessione sull'Inclusive Design, contribuiscono ad un avanzamento culturale verso una città pubblica più inclusiva”.