L'Ambrosianeum ricorda a Milano Enrico Falck, senatore di Laorca
Nelle celebrazioni iniziate in questi giorni per i 75 anni della Fondazione Ambrosianeum di Milano verrà ricordato Enrico Falck, il senatore di Laorca a Palazzo Madama dal 1948 al 1953, nella prima legislatura della nuova Repubblica Italiana. Il programma delle manifestazioni prevede la collocazione sul muro della Rotonda dei Pellegrini a Milano, sede della Fondazione fin dal 1948, di una lapide commemorativa di due "pionieri" di Ambrosianeum, il cardinale Ildefonso Schuster, che la Chiesa ha già proclamato Beato, e il lecchese Enrico Falck, che con altri illustri come Giuseppe Lazzati vollero un centro culturale aperto al dialogo con tutti coloro che avevano a cuore il futuro della metropoli.
La città di Lecco ha dedicato alla memoria di Enrico Falck il palazzo della centralissima Piazza Garibaldi (già sede della filiale della Banca d’Italia, chiusa nel 1963), che venne inaugurato nel 1966 e destinato dall’Amministrazione Comunale del tempo, con il sindaco Alessandro Rusconi, nonchè a sede di associazioni e attività culturali. La cerimonia vide la partecipazione di due ministri del Governo della Repubblica, Bertinelli e Scaglia. Lo storico edificio è ora di proprietà di Confcommercio.
Nel 1948 la famiglia Falck, come “dinastia” imprenditoriale, aveva lasciato già da quarant’anni il laminatoio di Malavedo per la nuova sede milanese di Rogoredo. Enrico era nato a Laorca di Lecco (allora autonomo Comune) il 21 gennaio 1899. Giovanissimo, aderì all’Azione Cattolica e si laureò in Scienze Agrarie. Nel 1928 Piero Malvestiti fonda il Movimento Guelfo di Azione ed Enrico Falck aderisce, mettendo a disposizione la sua casa per riunioni clandestine e intervenendo con aiuti economici per i perseguitati. Nel 1942 l’attività per la libertà e la democrazia da parte di Enrico Falck diventa ancora più intensa, con amici del vecchio Partito Popolare a iniziare da Alcide De Gasperi, lo storico vincitore con lo Scudo Crociato delle elezioni politiche del 18 aprile 1948. Nella casa Falck viene costituito un gruppo di studio per l’elaborazione di un programma democratico in dodici punti, denominato “Milano per la DC”. All’inizio del ’45 Falck è arrestato e incarcerato a Como, dove verrà liberato alla vigilia del 25 aprile. Il 18 aprile 1948 viene eletto senatore della Repubblica per la DC nel Collegio di Lecco, con un suffragio del 63%.
Il settimanale cattolico “Il Resegone” commentava: “Ci congratuliamo vivamente con il dottor Enrico Falck, eletto al Senato, che ha avuto una così importante attestazione da parte degli elettori e da lui ci attendiamo, sicuri di non andare errati, un vivo e costante interessamento per tutti i pubblici problemi che interessano il nostro Collegio”. Per il senatore Falck furono cinque anni di vita politica intensissima sino al giugno 1953, in collaborazione con parlamentari comaschi e lecchesi, in particolare con Celestino Ferrario, deputato a Montecitorio e residente in quartiere Olate, che era stato fra i fondatori del Partito Popolare nel 1919, nel territorio di Lecco.
Enrico Falck morì il 15 giugno 1953, a 54 anni, a seguito di un infarto, stroncato da lavoro intenso ed eccessivo. Dal 7 giugno precedente era subentrato, con le elezioni politiche nazionali, a palazzo Madama il lecchese Piero Amigoni, imprenditore impegnato in particolare nel settore dei marmi. Una parte degli scritti di Enrico Falck è raccolta in un volume dal titolo “Saggi politici e sociali – Milano Ambrosianeum 1955”.
Nel primo pianoro del cimitero alle grotte di Laorca c’è una sepoltura di Enrico Falck, deceduto a soli 49 anni il 4 settembre 1878 nella sua abitazione di Malavedo, in via Provinciale 101, oggi corso Monte San Gabriele 18. Si tratta di un avo del senatore, subito riconoscibile al camposanto per il maestoso crocefisso collocato sulla tomba. La cappella di famiglia Falck si trova presso il cimitero Monumentale di Milano, dove è stata realizzata con il contributo dell’architetto Mino Fiocchi e degli scultori Giannino Castiglioni e Arrigo Minerbo.
Ora il nome di Enrico Falck entra nella storia con l’imminente collocazione sulla Rotonda dei Pellegrini a Milano, giusto riconoscimento per il senatore di Laorca. Il cognome rievoca una delle pagine più intense della storia industriale nella vallata del Gerenzone, quel laminatoio di Malavedo che continua ancora oggi con la famiglia Gianola.
La città di Lecco ha dedicato alla memoria di Enrico Falck il palazzo della centralissima Piazza Garibaldi (già sede della filiale della Banca d’Italia, chiusa nel 1963), che venne inaugurato nel 1966 e destinato dall’Amministrazione Comunale del tempo, con il sindaco Alessandro Rusconi, nonchè a sede di associazioni e attività culturali. La cerimonia vide la partecipazione di due ministri del Governo della Repubblica, Bertinelli e Scaglia. Lo storico edificio è ora di proprietà di Confcommercio.
Nel 1948 la famiglia Falck, come “dinastia” imprenditoriale, aveva lasciato già da quarant’anni il laminatoio di Malavedo per la nuova sede milanese di Rogoredo. Enrico era nato a Laorca di Lecco (allora autonomo Comune) il 21 gennaio 1899. Giovanissimo, aderì all’Azione Cattolica e si laureò in Scienze Agrarie. Nel 1928 Piero Malvestiti fonda il Movimento Guelfo di Azione ed Enrico Falck aderisce, mettendo a disposizione la sua casa per riunioni clandestine e intervenendo con aiuti economici per i perseguitati. Nel 1942 l’attività per la libertà e la democrazia da parte di Enrico Falck diventa ancora più intensa, con amici del vecchio Partito Popolare a iniziare da Alcide De Gasperi, lo storico vincitore con lo Scudo Crociato delle elezioni politiche del 18 aprile 1948. Nella casa Falck viene costituito un gruppo di studio per l’elaborazione di un programma democratico in dodici punti, denominato “Milano per la DC”. All’inizio del ’45 Falck è arrestato e incarcerato a Como, dove verrà liberato alla vigilia del 25 aprile. Il 18 aprile 1948 viene eletto senatore della Repubblica per la DC nel Collegio di Lecco, con un suffragio del 63%.
Il settimanale cattolico “Il Resegone” commentava: “Ci congratuliamo vivamente con il dottor Enrico Falck, eletto al Senato, che ha avuto una così importante attestazione da parte degli elettori e da lui ci attendiamo, sicuri di non andare errati, un vivo e costante interessamento per tutti i pubblici problemi che interessano il nostro Collegio”. Per il senatore Falck furono cinque anni di vita politica intensissima sino al giugno 1953, in collaborazione con parlamentari comaschi e lecchesi, in particolare con Celestino Ferrario, deputato a Montecitorio e residente in quartiere Olate, che era stato fra i fondatori del Partito Popolare nel 1919, nel territorio di Lecco.
Enrico Falck morì il 15 giugno 1953, a 54 anni, a seguito di un infarto, stroncato da lavoro intenso ed eccessivo. Dal 7 giugno precedente era subentrato, con le elezioni politiche nazionali, a palazzo Madama il lecchese Piero Amigoni, imprenditore impegnato in particolare nel settore dei marmi. Una parte degli scritti di Enrico Falck è raccolta in un volume dal titolo “Saggi politici e sociali – Milano Ambrosianeum 1955”.
Nel primo pianoro del cimitero alle grotte di Laorca c’è una sepoltura di Enrico Falck, deceduto a soli 49 anni il 4 settembre 1878 nella sua abitazione di Malavedo, in via Provinciale 101, oggi corso Monte San Gabriele 18. Si tratta di un avo del senatore, subito riconoscibile al camposanto per il maestoso crocefisso collocato sulla tomba. La cappella di famiglia Falck si trova presso il cimitero Monumentale di Milano, dove è stata realizzata con il contributo dell’architetto Mino Fiocchi e degli scultori Giannino Castiglioni e Arrigo Minerbo.
Ora il nome di Enrico Falck entra nella storia con l’imminente collocazione sulla Rotonda dei Pellegrini a Milano, giusto riconoscimento per il senatore di Laorca. Il cognome rievoca una delle pagine più intense della storia industriale nella vallata del Gerenzone, quel laminatoio di Malavedo che continua ancora oggi con la famiglia Gianola.
Aloisio Bonfanti