L'opuscolo: la Lecco che cresce all'amo
Paolo Trezzi
La politica moderna ce l'ha insegnato prima con Craxi e la sua enorme piramide scenografica al congresso PSI della Milano da bere, poi con Berlusconi e i suoi mega manifesti Meno tasse per tutti: È un teatro diventato teatrino.
Su questa linea da spot di fustini di detersivo è andata in scena, al Parco di Addio Monti, la presentazione teatrale di tre anni di Giunta Gattinoni.
Con cartelloni, discorsi scritti, sorrisi per le foto e abbigliamento casual per dire cosa si è fatto, si sta facendo e si farà. Fino al 2030.
Molto teatralmente hanno iniziato esaltando come luogo simbolico la scelta del Parco davanti al Dehors come segno di successo dell'Amministrazione
Che invece è il segno del fallimento.
- L'averci impiegato anni per aprire uno spazio di 150mq non proprio un ipermercato
- Il volerlo affittare a 285.000€ per 20 anni e averlo dovuto fare invece per meno di 123.000
- PER LO STESSO MOTIVO esaltarsi poi per aver aperto la passerella di via Porta dopo che si è dovuto attendere ben un anno e mezzo e continui rinvii, per una passerella di 5 metri, non proprio il Ponte sullo Stretto, per oltre 450.000€ di costi, è un po' come chiedere al pescatore quanto era grande il pesce.
- PER LO STESSO MOTIVO esaltare l'apertura dell'Ostello dopo averne dato molteplici farlocchi annunci di apertura, puntualmente smentiti, disattesi, rinviati non è proprio un segno di rispetto verso i cittadini
- PER LO STESSO MOTIVO esaltare l'introduzione del sacco rosso come fattore di successo ecologico quando il sacco viola da reciclare finisce anche questo comunque per ben più della metà nel forno inceneritore e se ne importano pure da fuori provincia, o nondimeno spendere 25.000 € a singolo cestino, ora in brutta mostra sul lungolago, e averne comprati ben 50 spendendo un milione di euro.... dovrebbe bastare come prove del fallimento
- E si potrebbe continuare a lungo col caos viabilità, zero ecologia, il tribunale fermo, il Bione, gli uffici sparsi con tanto di affitti, le 150 case popolari inagibili, i loghi e le inutili care consulenze, gli stipendi indecorosi ai lavoratori delle coop, lo specchietto dei Cantonieri di comunità, i soldi regalati a un pugno di negozi del solo centro, i servizi tagliati, le strade nei boschi e le tasse aumentate
Tutte cose che nell'opuscolo berluscogattoniano che stiamo ricevendo nella cassetta della posta si sono guardati bene dallo scrivere
Ma quello da evidenziare qui è appunto più la forma da teatranti che la sostanza.
Quest'ultima ci dice che ci sono 45 progetti che la Giunta rivendica e evidenza - pure pittare le ringhiere - ma mai una parola una in questa gara di spot e parole, per dire invece la verità che è anche la cosa più banale, la ragione inequivocabile che avrebbe dovuto fargli capire che sarebbe stato più serio e rispettoso un profilo basso.
Ovvero che questi Progetti, si può dire tutti o quasi, si realizzeranno solo grazie ai fondi del Pnrr. Fondi dati a diluvio a una marea infinita di Comuni.
Non è un male, è una fortuna unica di cui approfittare, ma va anche ricordato che questi soldi, milioni, non erano però né previsti né pensabili durante la campagna elettorale dove e quando Gattinoni prometteva ogni cosa che senza questi soldi, che non sapeva ancora di poter avere a disposizione, non avrebbe potuto fare.
Prometteva addirittura i treni LC-MI in 30'
UN PO' DI FONDOTINTA insomma, un sorriso a favore dei flash e un sacco di farloccate, di amo per pesci in cabina elettorale.. "Lecco è il paese che amo"
E intanto aumenta pure le tasse a partire dalle famiglie più fragili a cui le triplica.
Ma perché si fanno sti opuscoli per convincere gente che non le convinci nella realtà?
Paolo Trezzi