Lecco, ospedale Manzoni: dopo la 'denuncia' del dott. Piatti, Fragomeli interroga la Regione
Gianmario Fragomeli e il dottor Luigi Piatti
L’ex primario di emodinamica, in pensione dal novembre scorso dopo 35 anni di servizio, aveva scritto una lettera - "Non fatevi male ed evitate che si facciano male i vostri cari anziani!", il titolo emblematico - per denunciare una situazione vissuta personalmente: il ricovero dell’anziana suocera per la rottura di femore e omero e il rinvio dell’operazione d’urgenza per ben tre giorni. Una situazione dovuta esclusivamente a gravi problemi organizzativi - chiariva il dottore - e non alla mancanza di professionalità del personale sanitario a cui ribadiva la propria stima e riconoscenza.
“Va fatta chiarezza, quell’allarme non può passare sotto silenzio, soprattutto perché arriva da una persona qualificata che al Manzoni ha lavorato per decenni – dichiara Fragomeli -. La disorganizzazione di un ospedale ha ricadute molto importanti sulla salute delle persone e ringrazio il dottor Piatti per avere avuto il coraggio di denunciare la situazione. Prima di fare una valutazione complessiva, però, occorrono i dati, e sono quelli che chiedo nell’interrogazione all’assessore regionale Bertolaso”.In particolare, Fragomeli chiede una statistica dei tempi di attesa in ospedale per operazioni di urgenza, dalla diagnosi all’intervento, tra gennaio e agosto 2023; il numero di accessi al Pronto Soccorso del Manzoni nei mesi di luglio e agosto 2023, suddivisi per codice di urgenza e tempi medi di attesa, e quello dei pazienti dirottati ad altre strutture del territorio.
“A Bertolaso chiederò anche se sia a conoscenza dei problemi denunciati dall’ex primario e se abbia già assunto un’iniziativa, o intenda farlo a breve, per restituire al Manzoni un’organizzazione degna di un ospedale di quel livello” conclude il consigliere regionale.