Lecco: alla Torre Viscontea la mostra di Carlo Maria Giudici
Promossa da Comune e Sistema museale lecchese, è stata inaugurata quest'oggi alla Torre Viscontea la mostra antologica di Carlo Maria Giudici, pittore lecchese che in questa occasione celebra i cinquant'anni di attività, essendo del 1973 la prima mostra personale, mentre è del 1975 l'esposizione alla Torre Viscontea dedicata agli "Angoli caratteristici della nostra Lecco". E alla Viscontea ora torna presentando il riassunto di una vita nella rassegna che resterà aperta fino al 1° ottobre.
All'incontro di inaugurazione, svoltosi a Palazzo delle paure, sono intervenuti Roseli Crepaldi della Galleria Milanese, da anni punto di riferimento per Giudici, Chiara D'Anna per i Musei e Simona Piazza, assessore comunale alla cultura.
«Tutti hanno un talento - ha detto Giudici nel suo intervento - e la possibilità di svilupparlo ci consente di avere un mondo per sé e la possibilità di rapportarci con gli altri. Sono stato una persona fortunata, perché ho potuto sviluppare qualcosa in cui credo molto e che mi ha dato molto».E presentandosi, in un pannello introduttivo all'ingresso della Torre Viscontea, il pittore lecchese ricorda come fin da bambino abbia avuto la passione per il disegno della pittura, cominciando in tenerissima età a riprodurre i disegni alla lavagna del celebre maestro Alberto Manzi, nella storica trasmissione televisiva "Non è mai troppo tardi". Per poi continuare nel tempo, coltivando una passione che non ha mai abbandonato.
A proposito del proprio lavoro, per il quale D'Anna ha parlato di «un uso straordinario del colore e della luce», Giudici lo ha spiegato come uno stato emotivo che accomuna nello stesso modo il pittore che getta il colore e chi guarda l'opera finita.
L'esposizione, curata da Barbara Cattaneo con la collaborazione di Elena Negri e la stessa Chiara D'Anna- come si legge nella nota di presentazione - si sviluppa in un itinerario con molteplici opere e piccoli manufatti che abbracciano varie tecniche e trattano i temi prediletti del maestro.
L'utilizzo della composizione nella sua gestualità espressiva, della luce e del colore sono gli elementi emblematici che caratterizzano i lavori presenti; in particolare l'artista studia e sperimenta nel processo pittorico il valore del colore che, trasformato dal rapporto con la luce, diventa fonte di vitalità. Da oltre venticinque anni, nel periodo estivo, il maestro si trasferisce in Valvarrone a Subiale di Introzzo dove la natura montana incontaminata è fonte inesauribile di ispirazione artistica.
«Torna dopo tantissimi anni una mostra antologica di Carlo Maria Giudici - le parole dell'assessore Piazza -. L'esposizione racconta sia il suo percorso artistico, sia, attraverso le sue opere, il nostro territorio, i suoi luoghi più caratteristici e le tradizioni delle nostre comunità». Con uno stile tra il figurativo e l'astratto.
Orari di visita: giovedì dalle 10 alle 13; venerdì e sabato dalle 14 alle 18; domenica dalle 10 alle 18.