Lecco: muore durante il parto, disposta l'autopsia sul bimbo
Un secondo caso di morte di un neonato scuote l’Azienda ospedaliera di Lecco. Il riserbo è totale ma da alcune indiscrezioni sembra che al presidio Manzoni sia deceduto un neonato portato alla luce con taglio cesareo. Il fatto sarebbe accaduto qualche giorno fa ma dall’azienda nessuna conferma. In prima istanza il decesso sembra fosse stato imputato a una cardiopatia ma, sempre secondo fonti ufficiose e non confermate, il successivo esame autoptico giudiziale avrebbe escluso questa patologia.
La vicenda segue quella del maggio scorso. Una donna di origine senegalese si era recata al San Leopoldo Mandic per un controllo. Durante l’ecografia era risultato un anomalo ingrandimento del fegato. La cardiografia fetale aveva evidenziato un tracciato non rassicurante. I medici decidevano allora di procedere con il taglio cesareo urgente. Veniva così alla luce una bimba di basso peso, 1.800 grammi con difficoltà respiratorie e gravemente anemica. Prima del parto si era pensato di trasferire la gestante al Manzoni di Lecco o al papa Giovanni XXIII di Bergamo. Ma per ragioni tecniche si era poi ritenuto di procedere con il cesareo.
Sulla vicenda di Lecco si attendono chiarimenti da parte della direzione generale, sollecita, peraltro, in casi di assai minore gravità a intervenire.
La vicenda segue quella del maggio scorso. Una donna di origine senegalese si era recata al San Leopoldo Mandic per un controllo. Durante l’ecografia era risultato un anomalo ingrandimento del fegato. La cardiografia fetale aveva evidenziato un tracciato non rassicurante. I medici decidevano allora di procedere con il taglio cesareo urgente. Veniva così alla luce una bimba di basso peso, 1.800 grammi con difficoltà respiratorie e gravemente anemica. Prima del parto si era pensato di trasferire la gestante al Manzoni di Lecco o al papa Giovanni XXIII di Bergamo. Ma per ragioni tecniche si era poi ritenuto di procedere con il cesareo.
Sulla vicenda di Lecco si attendono chiarimenti da parte della direzione generale, sollecita, peraltro, in casi di assai minore gravità a intervenire.