Amarcord, 1960: la Valsassina bluceleste in omaggio al Lecco
Nel giugno 1960 la Calcio Lecco, neo promossa nella massima serie nazionale, veniva festeggiata a Introbio, grazie a un’iniziativa del sindaco Nino Cugnasca. Le cronache riferiscono: “Ospiti dell’ing. Cugnasca sono convenuti nel ridente centro turistico valsassinese dirigenti e atleti del Lecco, autorità varie e un gruppo di giornalisti”. Erano presenti, tra gli altri, il presidente della Calcio Lecco Mario Ceppi, il comm. Lino Cademartori, il sindaco di Ballabio Salvatore Bonalumi, i consiglieri della società bluceleste Bruno Brumana, Carluccio Vaccani e Sergio Invernizzi, con il medico sociale Domenico Mazzoleni. C’erano anche personalità locali, come il dott. Piero Magni, il comm. Danilo Dolci, il comm. Marco Minoretti, il rag. Gianni Fioretta e il segretario del Comune di Introbio dr. Angelo Consonni. Sono intervenuti anche quasi tutti i giocatori blucelesti della rosa, con il capitano Francesco Duzioni. Il gruppo dei giornalisti vedeva il decano Arnaldo Ruggiero.
Festa bluceleste nel 1960 a Introbio per il Lecco in A. Parla il sindaco Nino Cugnasca
Da sinistra il presidente Mario Ceppi, il comm. Lino Cademartiri e il capitano del Lecco Francesco Duzioni
Il Lecco tornò a Introbio nel mese di agosto 1960, dal 2 al 16, per il ritiro precampionato svoltosi proprio presso le strutture delle locali terme, con palestra e piscina. Rientrati in città i giocatori blucelesti completarono la preparazione sul campo di Calolzio (al Lavello), essendo inagibile per gli indispensabili lavori di ampliamento il Cantarelli-Rigamonti.
Remo Bicchierai davanti alla coppa circondato da alcuni giornalisti lecchesi
Nino Cugnasca è stato sindaco di Introbio dal 1956 al 1964; è deceduto all’età di 85 anni, nel settembre 1996. Era divenuto primo cittadino dopo Lino Cademartori e aveva passato la fascia tricolore a Giacomo Dolci. Era un uomo dalle mille idee, geniale e vulcanico, animato da tanti progetti. Il funerale di Nino Cugnasca si celebrò a Milano, nella chiesa parrocchiale di San Gregorio, non lontano dalla stazione centrale. Ora è sepolto nella tomba di famiglia, presso il Monumentale di via Parini, a Lecco.
A.B.