Amarcord, 1960: la Valsassina bluceleste in omaggio al Lecco

Nel giugno 1960 la Calcio Lecco, neo promossa nella massima serie nazionale, veniva festeggiata a Introbio, grazie a un’iniziativa del sindaco Nino Cugnasca. Le cronache riferiscono: “Ospiti dell’ing. Cugnasca sono convenuti nel ridente centro turistico valsassinese dirigenti e atleti del Lecco, autorità varie e un gruppo di giornalisti”. Erano presenti, tra gli altri, il presidente della Calcio Lecco Mario Ceppi, il comm. Lino Cademartori, il sindaco di Ballabio Salvatore Bonalumi, i consiglieri della società bluceleste Bruno Brumana, Carluccio Vaccani e Sergio Invernizzi, con il medico sociale Domenico Mazzoleni. C’erano anche personalità locali, come il dott. Piero Magni, il comm. Danilo Dolci, il comm. Marco Minoretti, il rag. Gianni Fioretta e il segretario del Comune di Introbio dr. Angelo Consonni. Sono intervenuti anche quasi tutti i giocatori blucelesti della rosa, con il capitano Francesco Duzioni. Il gruppo dei giornalisti vedeva il decano Arnaldo Ruggiero.


Festa bluceleste nel 1960 a Introbio per il Lecco in A. Parla il sindaco Nino Cugnasca
Da sinistra il presidente Mario Ceppi, il comm. Lino Cademartiri e il capitano del Lecco Francesco Duzioni

Nel corso della serata venne anche consegnata una coppa al giocatore del Lecco risultato in testa alla classifica a cura dei giornalisti sportivi che, nel corso del campionato, davano voti di rendimento per ciascun atleta a ogni incontro. La ricevette Remo Bicchierai, toscano di 22 anni, difensore centromediano chiamato dai tifosi Lupo. Durante l'evento, svoltasi presso il ristorante delle Terme di Introbio, dette anche Acqua della Giovinezza, presero la parola il presidente del Lecco Mario Ceppi, il sindaco Nino Cugnasca, il medico sociale Domenico Mazzoleni e il prof. Carlo Colombo. Intervenne brevemente anche il premiato Remo Bicchierai, che era giunto a Lecco dall’Empoli nel 1957 e disputò con i blucelesti 91 partite in serie B; è passato poi all’Inter dove ha giocato in prima squadra tre partite in A. Dai nerazzurri, nel 1962, è andato a Catania dove è sceso in campo per 114 incontri in A. Ha concluso la carriera nella Pistoiese, dal 1967 al 1971, con 65 partite, ed è deceduto a Firenze il 9 marzo 2018.
Il Lecco tornò a Introbio nel mese di agosto 1960, dal 2 al 16, per il ritiro precampionato svoltosi proprio presso le strutture delle locali terme, con palestra e piscina. Rientrati in città i giocatori blucelesti completarono la preparazione sul campo di Calolzio (al Lavello), essendo inagibile per gli indispensabili lavori di ampliamento il Cantarelli-Rigamonti.


Remo Bicchierai davanti alla coppa circondato da alcuni giornalisti lecchesi

Il centro termale Acqua della Giovinezza era un’iniziativa di intensa valorizzazione turistica di Introbio e della Valsassina, voluta dal sindaco Nino Cugnasca. Si era progettata anche una funivia fino a Biandino della quale avvenne anche la cerimonia di posa della prima pietra, alla presenza dell’autorevole ministro Mario Martinelli di Como.
Nino Cugnasca è stato sindaco di Introbio dal 1956 al 1964; è deceduto all’età di 85 anni, nel settembre 1996. Era divenuto primo cittadino dopo Lino Cademartori e aveva passato la fascia tricolore a Giacomo Dolci. Era un uomo dalle mille idee, geniale e vulcanico, animato da tanti progetti. Il funerale di Nino Cugnasca si celebrò a Milano, nella chiesa parrocchiale di San Gregorio, non lontano dalla stazione centrale. Ora è sepolto nella tomba di famiglia, presso il Monumentale di via Parini, a Lecco.
A.B.
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