We believe in sport: lanciata una petizione a sostegno della Calcio Lecco in serie B
Comune, Panathlon e società sportive del territorio a sostegno della Calcio Lecco, la cui iscrizione alla serie B è in bilico per una paradossale vicenda. Non è un caso che l'iniziativa, andata in scena al “Bione”, abbia avuto come filo conduttore il merito sportivo. Già, proprio quel merito sportivo, acquisito sul terreno di gioco, che il Lecco vuole vedere riconosciuto.Nel corso della serata, condotta dal giornalista Marco Corti, è stata lanciata una petizione sottoscrivibile anche online sulla piattaforma specializzata change.org/LeccoinserieB. Il tutto nel nome dello sport, del merito e del talento. Già numerose le adesioni.
Andrea Mauri, presidente del Panathlon Lecco, ha spiegato: “Il Panathlon club ha un motto “ludis iungit” che significa uniti dallo sport. Oggi siamo qui in tanti perché di sport parliamo, dimostrando che la partecipazione di tutti può fare massa critica e portare un messaggio. E' il contributo che offriamo attraverso la campagna “We believe in sport Lecco in B”. Sosteniamo, insieme alle associazioni sportive del territorio, la partecipazione del Lecco alla serie B, affinché il merito sportivo sia un valore sempre più presente. Attraverso la petizione chiediamo che venga rispettata la promozione e chiediamo al Coni e al Ministro dello Sport di unirsi alla FIGC e alla Lega di B nel riconoscere il valore prioritario del merito sportivo”.
Il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni ha aggiunto: “Come città sentiamo il dovere di difendere in tutte le sedi e in tutte le forme il risultato sul campo. Di fronte analoga ingiustizia ci saremmo spesi anche per altre società. Il fatto che oggi siano qui con noi tante associazioni sportive del lecchese, dimostra che una cosa del genere non possiamo farla cadere. Con l'impegno, con l'allenamento e il talento si raggiungono i risultati e non con carte bollate, scorciatoie, ricorsi. Come Comune ci stiamo impegnando attraverso interlocuzioni a tutti i livelli, dal Ministro Abodi, al presidente FIGC Gravina, fino al presidente della Lega di Serie B Balata, il quale si sta battendo per i principi in cui crediamo. Il campionato di C è finito in maniera arruffata, con date che si affastellavano tra di loro. Forse tale momento organizzativo andava gestito meglio. E forse ammettere che ciò ha creato una disparità di trattamento è atto di verità. Il nostro Alessandro Manzoni affermava che non esiste cosa più iniqua che fare parti uguali tra disuguali. Trattare in maniera ottusa una perentorietà di un termine quando sono state disuguali le condizioni di partenza non è giusto. Va bene la perentorietà dei termini ma esistono criteri di proporzionalità e di equità. Temi che la Calcio Lecco, i suoi legali, la Figc, la Lega di B stanno portando avanti nelle sedi opportune: il Tar e, se dovesse servire, il Consiglio di Stato. Ringrazio assessori, consiglieri comunali e la famiglia Di Nunno che sta investendo sullo stadio. Ci stiamo preparando per partire il 18 agosto in città”.
Il testo della petizione
La parola è passata poi a Luciano Foschi, allenatore del Lecco, in collegamento da Saint Vincent: “Stiamo lavorando sodo per partecipare al campionato di serie B. Abbiamo organizzato un allenamento congiunto con la Primavera della Roma per venerdì 28 , alle 16. Il nostro stato di salute è buono e siamo convinti che ci verrà reso ciò che ci hanno tolto nel frattempo. Il Lecco sta rappresentando la meritocrazia calcistica. Quello che ha compiuto la nostra squadra quest'anno è uno spot per il calcio. Non hanno vinto i soldi, la politica, ma ha vinto soltanto lo sport. In buona sostanza hanno prevalso il gruppo, lo spirito di sacrificio, la voglia di lottare su ogni pallone. Non abbiamo ottenuto il risultato attraverso tribunali e avvocati. Siamo riusciti nell'impresa grazie all'impegno. Il Lecco quest'anno ha regalato sogni, non soltanto ai tifosi del Lecco. L'Italia “politica” che deciderà il nostro futuro attraverso i tribunali ha una grande occasione: fare valere il merito sportivo, lanciando un messaggio importante a chi si avvicina al calcio. Mercato? Non è fermo, siamo attivi e stiamo lavorando insieme con Gino e Paolo Di Nunno e tutto lo staff. Però non abbiamo la possibilità di definire operazioni dal punto di vista contrattuale. Dovremo aspettare le decisioni che ci riguardano”.
Non è mancato nemmeno il sostegno di Antonio Rossi, campione olimpico: “La Calcio Lecco ha meritato la promozione. Sarebbe una farsa se la squadra non venisse ammessa, rischiando addirittura la retrocessione. Giusto farsi sentire. Intanto gli studi legali devono compiere il loro lavoro. Sono stati fatti degli errori ma ci vorrebbe del buon senso. Spero veramente che ricorrendo al Tar ci siano delle buone possibilità. Leggendo le motivazioni del Perugia però non è così semplice ma, come ripeto, è giusto farsi sentire. Ringrazio per l'appoggio tutte le associazioni sportive. Teniamo le dita incrociate per il prossimo 2 agosto. So che ci vogliono buoni avvocati perché le regole sono regole”.
R.F.