A Minuzzo e agli altri 2 consiglieri prima latitanti ora trasfughi: buon vento ma attenti agli scogli
Roberto Gagliardi
Forse se ne vergognava? Si prende atto che, a metà mandato, i tre consiglieri di "Lecco merita di più" hanno deciso di cambiar casacca lasciandosi alle spalle anche il simbolo di Forza Italia, sotto il cui vessillo e pur senza essere tesserati erano stati accolti e anche si erano "orgogliosamente" candidati per chiedere il voto agli elettori lecchesi, intruppati nell'alleanza a sostegno del Peppino Ciresa aspirante sindaco nella campagna elettorale del 2020. Fulgido esempio, da non seguire!
Ufficialmente questa sorta di transumanza fuori stagione accade per una intervenuta quanto sofferta e mutata sensibilità politica ma in realtà succede perché, ai tre, fa comodo così. In questa nuova e "illuminata" formazione civica (sic) andrà, infatti, a confluire anche "Lecco Ideale" e la porcata è servita. Non si comprende, infatti, quale sia l'Ideale di questa operazione che deve essere così ben nascosto che proprio non si vede. Spiace per i cittadini che, in buona fede, si sono fidati e li hanno votati visto che si presentavano come amici di Silvio Berlusconi ma che, grazie al loro passaggio , ora sono senza rappresentanza nel consiglio comunale di Lecco, la loro città. Lealtà e senso Civico, sotto Zero! Anche perché di quel 14% che prese la lista , il 7% era sicuramente merito di Forza Italia.
Adesso che abbiamo conosciuto meglio questi tre moschettieri senza macchia e senza paura diciamo ad alta voce che, nella fattispecie, lealtà e correttezza hanno infatti perso la strada di casa e che tale comportamento profuma di opportunistica contraddittorietà. Lungi dall'assomigliare alla figura così cara all'immaginario collettivo del moschettiere coraggioso ed impavido, Minuzzo & company passeranno alla storia di casa nostra, quella con la "s" minuscola, solo per aver frettolosamente fatto fagotto al calar del sole senza coerenza alcuna e in modo decisamente scorretto nei confronti dei rispettivi elettori ma anche del partito di Forza Italia sotto il cui simbolo erano stati comunque accolti. Gli va, infatti, ricordato che è soltanto grazie a questo loro poco limpido modo di fare che avevano potuto rimediare i voti necessari per essere eletti nell'assise comunale. Diversamente e se erano così sicuri del loro seguito politico personale, dovevano "correre" da soli. Ma non lo hanno fatto.
In più. Di fronte alla morte e al dolore della famiglia di Silvio Berlusconi e di molti suoi amici, solo un barlume di decenza pare che, all'ultimo, abbia suggerito ai nostri eroi di almeno rinviare così "epocali" annunci. In questa squallida vicenda di bassa pratica, che tale resta nonostante il differimento tattico, in Forza Italia resteranno invece quei sinceri sentimenti di rispetto e umana vicinanza che in momenti così tristi avvicinano e uniscono le persone in un unico e cristiano abbraccio.
In tal caso e viste le premesse sappiano i tre consiglieri, ieri latitanti e oggi transfughi, che in Forza Italia nessuno ne sentirà la mancanza e ciò in considerazione della conclamata inaffidabilità politica e della loro inattendibile condotta personale. Un consiglio disinteressato anche se non richiesto: Buon vento ma attenti agli scogli!
Quello che spiace ed è sicuramente un colpo basso a tutta la coalizione è il passaggio del candidato Sindaco Peppino Ciresa, passato dal rappresentare l’intera coalizione a membro aderente di un gruppo consiliare.
Roberto Gagliardi - Coordinatore Provinciale Forza Italia Lecco