Ponte Kennedy chiuso il 2 per il Triathlon, De Capitani non ci sta: 'Pescate non è una discarica viabilistica'
Dante De Capitani
"L'unico modo per entrare a Lecco dalla sponda occidentale del lago sarà passare per Pescate sul Terzo Ponte, e lo stesso per uscire dalla città, quindi per noi sarà il caos viabilistico" commenta in una nota il sindaco, che poi rincara la dose: "Già siamo sommersi dalle auto durante tutta la settimana e in colonna perenne, e per colpa di una competizione sportiva a Lecco di cui francamente non mi importa nulla dobbiamo chiuderci in casa pure di domenica. Senza contare i disagi per i conducenti quando si troveranno di fronte il ponte chiuso senza sapere dove andare, oltre che per il turismo e per le attività commerciali di tutti i Comuni della cintura lecchese".
La competizione sportiva è stata organizzata dalla SSD Spartacus Triathlon Lecco con il patrocinio del Comune capoluogo. Il tracciato di gara, come reso noto nei giorni scorsi, si svilupperà lungo un percorso cittadino che comprende, per la frazione ciclismo, lungo Lario IV novembre, lungo Lario Cadorna, lungo Lario Cesare Battisti, lungo Lario Isonzo, via Leonardo da Vinci, via Adda, viale della Costituzione, piazza Manzoni e corso Martiri, mentre per la parte podistica lungo Lario Isonzo, via Nullo, via Raffaello, via Adda, ponte Kennedy (solo corsia in direzione sud) e via Nullo. Diverse le modifiche alla viabilità e altrettanti i divieti istituiti per consentirne lo svolgimento in tutta sicurezza, in vigore dalle prime ore del mattino fino al pomeriggio inoltrato (CLICCA QUI).
"Il Comune di Lecco in casa sua può fare quello che vuole, ma se con le sue decisioni intacca la viabilità del circondario senza la condivisione dei sindaci allora non va più bene" prosegue Dante De Capitani. "Pescate non è una discarica viabilistica ed è bene che il capoluogo, la Prefettura, la Provincia e tutti coloro che hanno autorizzato il provvedimento di chiusura se lo mettano bene in testa. Io non mi sognerei mai di chiudere il Terzo Ponte per far passare una manifestazione sportiva, pure se fosse una tappa del Giro d'Italia. L'ho chiuso in passato per motivi molto più seri e avvertendo tutti con mesi di anticipo, mentre io ho saputo della notizia per vie traverse solo giovedì sera. Va bene che ho la nomea di essere un sindaco risoluto con cui non è facile confrontarsi, ma non ho mai mangiato nè trattato male nessuno, per cui una telefonata di spiegazioni avrebbero anche potuto farmela".
"Ormai è troppo tardi per intervenire, perché i provvedimenti di tutela viabilistica necessitano di tempistiche che non ho, ma se il prossimo anno il caso dovesse ripresentarsi, ancora senza essere condiviso, dico già da adesso che metterò in campo tutti gli strumenti che la legge consente, anche straordinari, per tutelare la sicurezza e la vivibilità del mio paese come già fatto in passato" conclude lo "sceriffo".