Lecco: una 'riflessione' in piazza sul ruolo degli architetti, nel centenario dell'Ordine
“In che modo pensa che, con la sua attività professionale, l’architetto contribuisca alla crescita della comunità?”.
Con questa domanda gli architetti lecchesi hanno voluto proporre una riflessione ‘estesa’ sul ruolo e il valore del proprio lavoro in occasione del cente- nario dell’Ordine Professionale degli Architetti. Un evento celebrato anche dall’Ordine di Lecco che sabato mattina ha proposto un momento pubblico in Piazza XX Settembre dov’è stato installato un totem con uno schermo sul quale è stato proiettato un video con inter- viste a diverse personalità del territorio lecchese e agli architetti stessi, tutte chiamate a rispondere alla stessa domanda: in che modo l’architetto contribuisce alla crescita della comunità?
“Siamo contenti dell’iniziativa – ha spiegato il presidente dell’Ordine degli Architetti di Lecco Anselmo Gallucci – l’obiettivo era avvicinare i cittadini al nostro lavoro e allo stesso tempo trarre da questo confronto spunti per migliorarlo. La nostra attività ha sempre bisogno di un rapporto con la co- munità e con le persone a cui si rivolge e, di conseguenza, con la città e le diverse articolazioni in cui è composta – ha continuato - Questo ci dà una maggiore responsabilità per poter indirizzare il nostro lavoro verso le solu- zioni non solo esteticamente belle ma anche più appropriate per favorire vivibilità e convivenza civile”.
Il video, propone l’intervento del Card. Matteo Zuppi, rivolto agli Architetti in occasione della Conferenza Nazionale degli Ordini del 2022, e i contributi del Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, la Presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann, il Prevosto Mons. Davide Milani, a Prorettrice del Politecnico di Lecco Manuela Grecchi, il Presidente Ance Lecco-Sondrio Luca Fabi, la Presidente FAI Maddalena Medici, l’Architetto Matteo Sintini della Soprintendenza e la Presidente della Fondazione Comunitaria Lecchese Mariagrazia Nasazzi.
Gli Architetti intervistati sono invece Giuditta Melesi e Alberto Marchi.Otre alle interviste, sono stati proiettati anche stralci di conversazione con l’Architetto Aldo Baborsky, veterano dell’Ordine di Lecco, e dell’Architetto Giovanni Michelucci, uno dei mas- simi esponenti dell’architettura del ‘900.
“Penso che l’intervento del cardinale Zuppi sintetizzi perfettamente la riflessione che volevamo portare in piazza – ha aggiunto Gallucci – il tema dell’archi- tettura e della rigenerazione. Un progetto ha un valore estetico ma anche e soprattutto etico, da valutare cioè in termini di funzione sociale e di utilità per le persone. Quando progettiamo dobbiamo necessariamente preoccuparci di creare luoghi dove la gente si può incontrare e vivere bene”.
“Un architetto – ha dichiarato nell’intervista la presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann – ha la grossa responsabilità, insieme agli amministratori, di rendere fruibile alla collettività il nostro territorio. Non si pensi dunque solo al bello ma a progettazioni che mirano a far vivere bene e anche a recuperare quella che è la storia dei nostri luoghi”.
“Credo che l’architetto – ha aggiunto il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni – debba partire da una lettura dei bisogni, solo così potrà progettare gli spazi migliori. I due grandi temi che caratterizzano la funzionalità credo siano la fruibilità dei grandi spazi pubblici e il tema dell’abitare. Per quanto riguarda la rigenerazione, penso debba essere guidata da una maggiore attenzione alle persone che in quegli spazi vivranno”.