Serve credibilità più che uno Stadio nuovo
Non sono molto d'accordo con gli argomenti, gli auspici e le possibili soluzioni che il consigliere comunale e storico tifoso bluceleste Filippo Boscagli scrive nella sua lettera. Innanzitutto non credo sia priorità della Città e priorità in generale costruire uno stadio nuovo.
Non per avanzare il malaugurio che, come nessuno fino al mese scorso si aspettava la promozione, ora nessuno può sapere se la B sarà una posizione stabile o meno per Lecco. Inoltre mi pare poco fattibile anche logisticamente uno Stadio da almeno 10.000 posti. Non ne vedo gli spazi. A Lecco
Trovo però soprattutto assurdo sventolare così con facilità e faciloneria gli utili delle aziende pubbliche locali come soluzione dove attingere sempre e per sempre risorse per ogni cosa. E quindi anche questa dello Stadio.
Innanzitutto questi utili, come sa Boscagli e ormai sappiamo tutti sono servizi pagati più del dovuto dai cittadini, e sarebbe ora di abbassare le bollette più che distribuire utili iniquamente.
Non è mai bello fare priorità che poi le più sono soggettive.
Ma abbiamo davvero un Bione che serve decine e decine di migliaia di atleti, sportivi, di tutte le età, della città e del territorio per ritenere il suo avanzamento, che non avanza nemmeno di un centimetro, malgrado le chiacchiere del Comune, così secondario?
Trovo, infine, un po' facinoroso rispolverare il "Sistema Lecco" come strumento e soluzione, innanzitutto perché credo non sia mai funzionato realmente e stabilmente a beneficio comunitario ma solo politico. O quasi.
Credo che, con evidenza, sia morto davanti ai tempi della ricostruzione del cavalcavia di Annone, dove han impiegato per 40 metri 3 anni. In Lombardia, non in Burundi.
I treni sono l'olio santo della reale efficacia sul Sistema Lecco e la Lecco Bergamo è la tomba monumentale.
Certo trovo imbarazzanti le prime affermazioni del Sindaco su infrastrutture e logistica che lo propendono per un non si può fare ect
Soprattutto dopo l'intervista del presidente Di Nunno che ieri sera, nel Cortile del Comune ha detto che lo stadio lo sistema lui "perché il Comune ha detto che non ne vuole sapere". E di colpo si è risolto tutto.
Era una questione di soldi, ma forse di credibilità e amministrativamente mi pare che il Comune e il Sindaco l'abbiano già persa questa partita.
Non per avanzare il malaugurio che, come nessuno fino al mese scorso si aspettava la promozione, ora nessuno può sapere se la B sarà una posizione stabile o meno per Lecco. Inoltre mi pare poco fattibile anche logisticamente uno Stadio da almeno 10.000 posti. Non ne vedo gli spazi. A Lecco
Trovo però soprattutto assurdo sventolare così con facilità e faciloneria gli utili delle aziende pubbliche locali come soluzione dove attingere sempre e per sempre risorse per ogni cosa. E quindi anche questa dello Stadio.
Innanzitutto questi utili, come sa Boscagli e ormai sappiamo tutti sono servizi pagati più del dovuto dai cittadini, e sarebbe ora di abbassare le bollette più che distribuire utili iniquamente.
Non è mai bello fare priorità che poi le più sono soggettive.
Ma abbiamo davvero un Bione che serve decine e decine di migliaia di atleti, sportivi, di tutte le età, della città e del territorio per ritenere il suo avanzamento, che non avanza nemmeno di un centimetro, malgrado le chiacchiere del Comune, così secondario?
Trovo, infine, un po' facinoroso rispolverare il "Sistema Lecco" come strumento e soluzione, innanzitutto perché credo non sia mai funzionato realmente e stabilmente a beneficio comunitario ma solo politico. O quasi.
Credo che, con evidenza, sia morto davanti ai tempi della ricostruzione del cavalcavia di Annone, dove han impiegato per 40 metri 3 anni. In Lombardia, non in Burundi.
I treni sono l'olio santo della reale efficacia sul Sistema Lecco e la Lecco Bergamo è la tomba monumentale.
Certo trovo imbarazzanti le prime affermazioni del Sindaco su infrastrutture e logistica che lo propendono per un non si può fare ect
Soprattutto dopo l'intervista del presidente Di Nunno che ieri sera, nel Cortile del Comune ha detto che lo stadio lo sistema lui "perché il Comune ha detto che non ne vuole sapere". E di colpo si è risolto tutto.
Era una questione di soldi, ma forse di credibilità e amministrativamente mi pare che il Comune e il Sindaco l'abbiano già persa questa partita.
Lettera firmata