12 giugno. Giornata nazionale dell'Agiografia
Paolo Trezzi
Come il 10 febbraio è la giornata del Ricordo e il 6 aprile della Carbonara da ieri, il 12 giugno, è da istituire come Giornata nazionale dell’agiografia e piaggeria.
La morte di Berlusconi ha dato il via su tutte le tv, giornali nazionali e vedo pure qui su Leccoonline, a una unanime slavina di ipocrisia, retorica, mancanza della misura e della realtà, nonché della verità tratteggiando un’agiografia che nemmeno nelle peggiori ipotesi potevano essere così imbarazzanti, pozzo buio di decoro ed evidentemente, cartina di tornasole del livello della politica e della società italiana.
L’ennesima condanna e conferma che Berlusconi ha fatto così tanti danni evidenti - forse geneticamente modificanti per la nostra società - che proseguiranno per almeno una generazione.
Da ieri, infatti, si susseguono, dichiarazioni, lettere, racconti, ricordi, analisi e ubriacature che, immancabilmente lo santificano come modello e grande politico.
Che sia stato un protagonista, assoluto, della politica è evidente, che “ha fatto la storia di questo Paese” è indubbio, ma lo è stato e l’ha fatta anche Mussolini, per dire.
E poi, un grande Presidente e non si ricorda, perché non c’è, una sua grande riforma.
L’Agiografia è un momentaneo bel tributo per chi muore ma un’indelebile brutta medaglia per chi resta.
Nel caso di Berlusconi è evidente che ci si dimentica un po’ troppo. E lo si può fare, legittimamente solo se si è stati intimi o a libro paga.
Altrimenti non si può sorvolare che è stato uno che ha frodato il fisco, nemmeno con la scusa di mettere insieme pranzo e cena, che il suo braccio destro, Dell’Utri, è stato condannato per mafia e non è l'unico, che ha corrotto giudici per comprare aziende, che si è fatto decine di Leggi ad personam; che ha quasi fatto andare in default l’Italia buttandoci nelle mani della Troika, che ha legittimato Renzi, Veltroni e pure Fini.
Ma è la società che ha plasmato e ridotto all’agiografia che oggi si legge ovunque, ben più delle sue condanne, la sua condanna.
E la nostra.
Berlusconi ha fatto così tanti danni evidenti e forse geneticamente modificanti per la nostra società che proseguiranno per almeno una generazione.
Anche se non è stato il peggiore vedendo questi politici, oggi.
Berlusconi è (stato) migliore dei suoi fans
Che la terra gli sia comunque lieve come è giusto e deve essere
Paolo Trezzi