Antonio Rossi: 'Lascio il Consiglio, ma il gruppo si allarga. Lecco ideale e Lecco merita di più si fondono'
Antonio Rossi
Tempo di cambiamenti tra le fila dell'opposizione in consiglio comunale a Lecco. Dopo il passaggio di Filippo Boscagli da Lecco Ideale a Fratelli d'Italia, a fianco di Marco Caterisano e di Alessandra Rota entrata in sostituzione di Giacomo Zamperini nel frattempo eletto in Regione, ora nuovi movimenti interessano le minoranze.
Il primo è un'uscita di scena, nota ormai da tempo. Quella di Antonio Rossi, attuale unico portabandiera di Lecco Ideale. “Lunedì mattina ho preannunciato con rammarico al Presidente del Consiglio comunale e agli altri capigruppo la volontà di dimettermi per gli impegni connessi al nuovo incarico in Fondazione Milano Cortina 2026. Lascio il posto nell’assise comunale all’amica Lorella Cesana, che sono certo farà bene e renderà ancora più incisiva l’opposizione alla disastrosa giunta Gattinoni” spiega l'ex sottosegretario in Regione, annunciando una seconda novità.
“In questi anni abbiamo fatto asse con i Consiglieri civici del centrodestra e per questo con loro abbiamo deciso di costituire un unico gruppo, il più grande dell’opposizione, che potrà contare su un sano mix di esperienza e forze fresche. Il nuovo raggruppamento si chiamerà Lecco Merita di più – Lecco Ideale e ne fanno parte Peppino Ciresa, Lorella Cesana, Emilio Minuzzo, Simone Brigatti e Gianni Caravia. La nascita del nuovo gruppo verrà ufficializzata lunedì durante il consiglio comunale . Dall’esterno continuerò a dare il mio contributo agli amici del gruppo come loro Portavoce: sono contento che l’esperienza di lavoro comune abbia permesso di creare le condizioni per la formazione di questo gruppo civico da cui sono convinto, usciranno le idee migliori per preparare l’alternativa a Gattinoni”.
“In questi anni abbiamo fatto asse con i Consiglieri civici del centrodestra e per questo con loro abbiamo deciso di costituire un unico gruppo, il più grande dell’opposizione, che potrà contare su un sano mix di esperienza e forze fresche. Il nuovo raggruppamento si chiamerà Lecco Merita di più – Lecco Ideale e ne fanno parte Peppino Ciresa, Lorella Cesana, Emilio Minuzzo, Simone Brigatti e Gianni Caravia. La nascita del nuovo gruppo verrà ufficializzata lunedì durante il consiglio comunale . Dall’esterno continuerò a dare il mio contributo agli amici del gruppo come loro Portavoce: sono contento che l’esperienza di lavoro comune abbia permesso di creare le condizioni per la formazione di questo gruppo civico da cui sono convinto, usciranno le idee migliori per preparare l’alternativa a Gattinoni”.
“Ringrazio Antonio per il contributo che ha portato in questi anni alla lista” - dichiara Peppino Ciresa – “gli sarò sempre grato per l’appoggio che mi ha dato in campagna elettorale. Sono convinto che bisogna partire in fretta nella ricerca di quelle basi di programma per essere competitivi alla Giunta Gattinoni. Ho deciso di fare un passo indietro da Capogruppo e lasciare il compito a Emilio Minuzzo, un giovane d’esperienza che sono certo saprà essere un buon allenatore della nostra nuova squadra”.
“Ringrazio Antonio e Peppino per la fiducia, raccogliere il loro testimone non sarà facile, ma ce la metterò tutta per guidare il più grande gruppo dell’opposizione. Lecco merita di più riparte dal civismo, aggiungendo il valore aggiunto dell’esperienza di Lecco ideale: liste che avevano raccolto rispettivamente 14.1% e il 12.7% dei voti nella tornata elettorale del 2020. Uno più uno, a volte, in politica non fa due, ma siamo convinti che con questa fusione il centrodestra lecchese, ripartendo dal civismo, si stia creando la base concreta da cui gemmerà la migliore risposta possibile per mandare a casa Gattinoni. Saremo la gamba civica del centrodestra rappresenteremo chi si sente parte di questa coalizione, ma che non si riconosce nei partiti tradizionali, con i quali naturalmente collaboreremo per risollevare una città che ogni giorno affonda sotto i colpi ferali e le malsane idee di Gattinoni e compagni” conclude il neocapogruppo, Emilio Minuzzo.