Lecco: Intersezioni manzoniane, il 3
Una delle caratteristiche della rassegna programmata dal Comune di Lecco /Assessorato alla Cultura, attraverso il Sistema Museale Urbano Lecchese, per celebrare i 150 anni dalla scomparsa di Alessandro Manzoni, è quella di avere accolto anche proposte provenienti da realtà del tessuto associativo culturale, imprenditoriale e sociale della città.
I progetti sono stati poi rielaborati, allo scopo di programmare un insieme di appuntamenti organici e di alto profilo culturale, capaci di coinvolgere tutta la comunità nella condivisione della sempre attuale ricchezza del pensiero e delle opere di Don Lisander.
Dopo l’incontro con Michael Moore, autore della nuova traduzione statunitense de I promessi sposi, e il convegno Storia della Colonna infame, entrambi a Villa Manzoni, che sono stati emblematici nel sottolineare, attraverso la dimensione dell’approfondimento e in una prospettiva internazionale di ampio respiro, il valore universale e l’attualità di queste opere, in queste prossime due settimane saranno i linguaggi del teatro e della musica a fare risaltare l’efficacia della prosodia e del verso nelle produzioni del Sommo Lombardo, in
particolare nel suo unico e popolare romanzo storico. Del resto, è noto che Manzoni sia debitore di molte soluzioni narrative e dialogiche al teatro italiano, in particolare a quello toscano e veneto, come anche alla tradizione shakespeariana.
Sabato 3 giugno alle ore 21 a Villa Manzoni, sarà proposto lo spettacolo realizzato dall’Associazione I Venticinque Lettori, Gruppo di Cultura Manzoniana, nata a Lecco 5 anni fa con l’intento di divulgare,
attraverso pubbliche letture, pubblicazioni ed incontri l’opera e la vita di Alessandro Manzoni. Nel repertorio del Gruppo sono compresi anche altri autori lombardi del XIX e del XX secolo. Gli aderenti, circa una ventina, si riuniscono regolarmente una volta la settimana impegnandosi nella lettura dei testi prescelti, sotto la supervisione di Gianfranco Scotti.
Lo spettacolo proposto, curato da Gian Luigi Daccò, già Direttore del Sistema Museale Lecchese e profondo studioso di Alessandro Manzoni, metterà in risalto attraverso la recitazione di brani di autori differenti, oltre alla molteplicità di fonti, rimandi e suggestioni accolti da Alessandro Manzoni nella redazione finale del suo capolavoro, avrà l’accompagnamento musicale di Margherita Santomassimo e la regia di Filippo Soldi
La lettura teatralizzata “Intersezioni manzoniane - Diverse fonti per un romanzo solo” si focalizzerà sulle molte suggestioni letterarie e sulla varietà di registri che confluiscono nella celeberrima opera di Don Lisander: passaggi solenni e drammatici, che richiamano Macbeth e Amleto di Shakespeare e risuonano nella “Notte dell’Innominato”; ma anche atmosfere e personaggi buffi, come gli strampalati medici del Malato Immaginario di Molière che ricordano tanto il manzoniano Don Ferrante, la “Notte degli Imbrogli” in casa di don Abbondio con le cadenze della Commedia dell’Arte, o, ancora, la Mirandolina di Goldoni che ha tanti spasimanti quanti dice di averne Perpetua, e le altere signore-bene milanesi di Carlo Porta, così simili alla Donna Prassede manzoniana.
Numerose anche le fonti letterarie e storiche che risuonano nei Promessi Sposi: dal De Peste del lecchese Giuseppe Ripamonti (1573 1643) ai processi dell’Inquisizione a Virginia de Leyva (la monaca di Monza), da Caterina Medici condannata come strega e arsa viva alle carte del processo intentato come stregone ed untore nel 1630 nei confronti di Giacomo Maria Manzoni, antenato dello scrittore e primo della famiglia ad abitare al Caleotto.
Molti sono infine i romanzi diversi che il libro contiene: il romanzo della Peste, il romanzo della Monaca di Monza, il romanzo dell’Innominato. Tra questi anche il romanzo di formazione di Renzo: le avventure dell’ingenuo ragazzotto lecchese che nella Milano della peste va alla ricerca della sua Lucia assomigliano molto a quelle dello sprovveduto burattino Pinocchio alla ricerca di suo papà, Geppetto.
Insomma, i Venticinque lettori proporranno un viaggio tra i principali elementi e brani del romanzo e della letteratura che ha preceduto la sua creazione, con un accompagnamento ispirato e coeso.
Nel repertorio dell’Associazione ci sono anche altre letture teatralizzate come “Sopraffazione e Misericordia” a cura di Filippo Soldi e “Sotto il Cielo di Lombardia. Dal Duomo al Resegone”, a cura di Gian Luigi Daccò.
L’ingresso è libero, fino all’esaurimento dei posti disponibili.
Dopo questo evento la kermesse proseguirà con due appuntamenti: domenica 4 giugno, sempre a Villa Manzoni, ma alle 18, si svolgerà il Concerto della Manzoni Junior Band – Banda Manzoni Lecco; sabato 10 giugno alle 10 spazio a “I personaggi dei Promessi sposi raccontano Alessandro Manzoni”, visita guidata del Museo Manzoniano e dell’itinerario con le nuove istallazioni creative “Ieri come oggi. I Promessi sposi son qui”, con interventi di lettura di brani dal capolavoro di Alessandro Manzoni. Evento a cura di Fedora Olivadese e Ina Cara (Si.M.U.L. – Servizi educativi). Partecipazione libera, ma prenotazione obbligatoria prenotazioni@manzonilecco150anni.it
I progetti sono stati poi rielaborati, allo scopo di programmare un insieme di appuntamenti organici e di alto profilo culturale, capaci di coinvolgere tutta la comunità nella condivisione della sempre attuale ricchezza del pensiero e delle opere di Don Lisander.
Dopo l’incontro con Michael Moore, autore della nuova traduzione statunitense de I promessi sposi, e il convegno Storia della Colonna infame, entrambi a Villa Manzoni, che sono stati emblematici nel sottolineare, attraverso la dimensione dell’approfondimento e in una prospettiva internazionale di ampio respiro, il valore universale e l’attualità di queste opere, in queste prossime due settimane saranno i linguaggi del teatro e della musica a fare risaltare l’efficacia della prosodia e del verso nelle produzioni del Sommo Lombardo, in
particolare nel suo unico e popolare romanzo storico. Del resto, è noto che Manzoni sia debitore di molte soluzioni narrative e dialogiche al teatro italiano, in particolare a quello toscano e veneto, come anche alla tradizione shakespeariana.
Sabato 3 giugno alle ore 21 a Villa Manzoni, sarà proposto lo spettacolo realizzato dall’Associazione I Venticinque Lettori, Gruppo di Cultura Manzoniana, nata a Lecco 5 anni fa con l’intento di divulgare,
attraverso pubbliche letture, pubblicazioni ed incontri l’opera e la vita di Alessandro Manzoni. Nel repertorio del Gruppo sono compresi anche altri autori lombardi del XIX e del XX secolo. Gli aderenti, circa una ventina, si riuniscono regolarmente una volta la settimana impegnandosi nella lettura dei testi prescelti, sotto la supervisione di Gianfranco Scotti.
Lo spettacolo proposto, curato da Gian Luigi Daccò, già Direttore del Sistema Museale Lecchese e profondo studioso di Alessandro Manzoni, metterà in risalto attraverso la recitazione di brani di autori differenti, oltre alla molteplicità di fonti, rimandi e suggestioni accolti da Alessandro Manzoni nella redazione finale del suo capolavoro, avrà l’accompagnamento musicale di Margherita Santomassimo e la regia di Filippo Soldi
La lettura teatralizzata “Intersezioni manzoniane - Diverse fonti per un romanzo solo” si focalizzerà sulle molte suggestioni letterarie e sulla varietà di registri che confluiscono nella celeberrima opera di Don Lisander: passaggi solenni e drammatici, che richiamano Macbeth e Amleto di Shakespeare e risuonano nella “Notte dell’Innominato”; ma anche atmosfere e personaggi buffi, come gli strampalati medici del Malato Immaginario di Molière che ricordano tanto il manzoniano Don Ferrante, la “Notte degli Imbrogli” in casa di don Abbondio con le cadenze della Commedia dell’Arte, o, ancora, la Mirandolina di Goldoni che ha tanti spasimanti quanti dice di averne Perpetua, e le altere signore-bene milanesi di Carlo Porta, così simili alla Donna Prassede manzoniana.
Numerose anche le fonti letterarie e storiche che risuonano nei Promessi Sposi: dal De Peste del lecchese Giuseppe Ripamonti (1573 1643) ai processi dell’Inquisizione a Virginia de Leyva (la monaca di Monza), da Caterina Medici condannata come strega e arsa viva alle carte del processo intentato come stregone ed untore nel 1630 nei confronti di Giacomo Maria Manzoni, antenato dello scrittore e primo della famiglia ad abitare al Caleotto.
Molti sono infine i romanzi diversi che il libro contiene: il romanzo della Peste, il romanzo della Monaca di Monza, il romanzo dell’Innominato. Tra questi anche il romanzo di formazione di Renzo: le avventure dell’ingenuo ragazzotto lecchese che nella Milano della peste va alla ricerca della sua Lucia assomigliano molto a quelle dello sprovveduto burattino Pinocchio alla ricerca di suo papà, Geppetto.
Insomma, i Venticinque lettori proporranno un viaggio tra i principali elementi e brani del romanzo e della letteratura che ha preceduto la sua creazione, con un accompagnamento ispirato e coeso.
Nel repertorio dell’Associazione ci sono anche altre letture teatralizzate come “Sopraffazione e Misericordia” a cura di Filippo Soldi e “Sotto il Cielo di Lombardia. Dal Duomo al Resegone”, a cura di Gian Luigi Daccò.
L’ingresso è libero, fino all’esaurimento dei posti disponibili.
Dopo questo evento la kermesse proseguirà con due appuntamenti: domenica 4 giugno, sempre a Villa Manzoni, ma alle 18, si svolgerà il Concerto della Manzoni Junior Band – Banda Manzoni Lecco; sabato 10 giugno alle 10 spazio a “I personaggi dei Promessi sposi raccontano Alessandro Manzoni”, visita guidata del Museo Manzoniano e dell’itinerario con le nuove istallazioni creative “Ieri come oggi. I Promessi sposi son qui”, con interventi di lettura di brani dal capolavoro di Alessandro Manzoni. Evento a cura di Fedora Olivadese e Ina Cara (Si.M.U.L. – Servizi educativi). Partecipazione libera, ma prenotazione obbligatoria prenotazioni@manzonilecco150anni.it