Lecco: 'ragazzi' di 5^B del Badoni a pranzo dopo 50 anni dal diploma. Ospiti un loro prof. e l'attuale Preside, tanti i ricordi

Una "rimpatriata" davvero speciale quella in scena ieri al ristorante "Don Rodrigo" di Maggianico. Dopo mesi di fervidi preparativi, infatti, giovedì 25 maggio è finalmente arrivato il momento del tanto atteso pranzo dei "ragazzi" di 5^B dell'Istituto Badoni di Lecco diplomati nel 1973 in elettrotecnica, che hanno così festeggiato insieme i 50 anni dal loro traguardo scolastico cogliendo l'occasione per ritrovarsi insieme e "aggiornarsi" sui rispettivi percorsi umani e professionali dopo mezzo secolo in cui, di fatto, non avevano più avuto modo di rivedersi e trascorrere del tempo in compagnia.


La 5^B al completo

Tutto è nato lo scorso autunno durante le celebrazioni per il 75° di fondazione del prestigioso istituto di via Rivolta intitolato alla memoria di Antonio Badoni, che hanno avuto un primo momento più "intimo" all'interno della scuola stessa, seguito poi da un grande evento pubblico al Cenacolo Francescano all'insegna di ricordi, aneddoti e omaggi ai protagonisti della sua lunga storia.



Il prof. Battista Canali e la Preside Luisa Zuccoli



"Già partecipando al primo incontro ho subito pensato che sarebbe stato bello riunire tutta la mia classe per rivivere insieme gli anni trascorsi sui banchi, che si sono rivelati un periodo fondamentale per la nostra crescita" ci ha raccontato Giovanni Cattaneo, principale ideatore della "reunion", che dopo aver condiviso la sua idea con gli ex compagni Fausto Re e Chiara Dell'Oro si è messo in moto per cercare di risalire a tutti i componenti della "famosa" 5^B. "Pensavo che sarebbe stata un'impresa titanica, invece nel giro di tre settimane, grazie a Internet, ai social e al buon vecchio passaparola, sono riuscito a contattarne 19 su 20".





All'elenco, però, escludendo i due amici purtroppo scomparsi prematuramente, mancava ancora un ex alunno, per raggiungere il quale è stato decisivo il contributo del nostro giornale che nel dicembre scorso ha pubblicato l'appello lanciato da Giovanni Cattaneo e soci per cercarlo: si trattava dell'acquatese Lorenzo Anghileri, che una volta letto il messaggio si è messo in contatto con loro, chiudendo il cerchio per poi collaborare, insieme agli altri, alla fase propriamente organizzativa della "rimpatriata", che comunque si era già stabilito di programmare in primavera (e sicuramente a Lecco, punto a metà strada tra quasi tutti gli interessati).


Chiara Dell'Oro e Luigia Rusconi



Grande, ieri, l'emozione di tutti gli intervenuti al "Don Rodrigo", che tra abbracci commossi e sorrisi entusiasti hanno dato vita a una vera e propria festa all'insegna dei ricordi dei bei tempi passati, con qualche capello grigio in più ma con la stessa genuinità di una volta.


A rendere ancora più speciale il delizioso banchetto la presenza, tra gli invitati, dell'attuale Dirigente dell'Istituto Badoni Luisa Zuccoli e soprattutto del professor Battista Canali, indimenticato docente che - come è stato scritto su un poster regalatogli per l'occasione dai suoi "ragazzi" ormai grandi, con tanto di fototessera di ciascuno - "con immensa dedizione si è prodigato per tre lunghi anni nella non facile impresa di trasmetterci le nozioni di elettrotecnica e di misure elettriche, utilizzando una quantità incalcolabile di gessetti bianchi sulle lavagne delle nostre aule". "Caro prof - hanno proseguito gli ex badoniani, strappandogli un sorriso - è stata dura per noi e anche per lei, ma insieme ce l'abbiamo fatta. Grazie per averci accompagnato nella crescita durante gli anni più belli e spensierati della nostra vita".




Tanta riconoscenza mista a un pizzico di nostalgia, insomma, come emerso anche da un altro poster consegnato alla stessa Preside per ribadire che "i professori del Badoni sono stati ponti verso la conoscenza", con la sottolineatura del fatto che il loro insegnamento, andando ben oltre le nozioni trasmesse attraverso i libri e le attività di laboratorio, ha contribuito alla loro formazione come uomini e donne, nonostante (o forse anche "attraverso") le difficoltà di un percorso di studi non certo facile e decisamente selettivo, che però, "grazie a una preparazione di alto livello", ha aperto a tutti i ragazzi le porte di brillanti carriere lavorative in vari ambiti, in alcuni casi precedute dall'esperienza universitaria.




"Lì non si scherzava" hanno commentato con un sorriso alcuni ex alunni, ormai pensionati, alludendo proprio alla nota severità dei docenti che però, senza dubbio, sono stati per loro anche dei veri e propri maestri di vita. Tra i presenti, come accennato, anche Chiara Dell'Oro, che oltre cinquant'anni fa ha avuto l'onore di "inaugurare" la presenza femminile all'interno di un istituto che fino ad allora aveva accolto uno studentato esclusivamente maschile, secondo una tendenza che solo di recente sembra stia andando incontro a un vero cambiamento; insieme a lei anche l'ex compagna Luigia Rusconi, unitasi alla 5^B al secondo anno e a sua volta tra le primissime esponenti interne del "gentil sesso". 



"Da questo punto di vista per noi è sempre stata una scuola come un'altra, ci siamo sempre trovate perfettamente a nostro agio senza percepire particolari differenze" hanno commentato le due sole donne della classe, con Luigia Rusconi che - con un certo orgoglio - ha raccontato come, al primo anno di Biologia in università, abbia potuto superare grazie alla preparazione del quinquennio precedente un esame di matematica con la votazione di 30 e Lode, "un traguardo che non era riuscito nemmeno ai miei coetanei del Liceo Grassi".


Anche dopo mezzo secolo, insomma, l'Istituto Badoni continua a rievocare dolci ricordi a coloro che hanno "sudato" sui suoi banchi, lavorando duro per costruirsi un futuro all'altezza dei loro sogni. Immancabile, al termine del pranzo al "Don Rodrigo" vissuto tra chiacchiere e risate, il taglio della torta in onore dell'anniversario del diploma, celebrato anche attraverso una serie di foto condivise con tutti i presenti su un maxi schermo. "Badoniani una volta, badoniani per sempre". E la 5^B del 1973 lo dimostra.
B.P.
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