200 chili di droga custodita a Milano, pronta a essere smerciata: lecchese in manette
Prezzo d'acquisto mezzo milione di euro, raddoppiato una volta piazzata la merce sul mercato al dettaglio.
Colpo grosso al fiorente mercato dello spaccio a chilometro quasi zero quello assestato dalla Squadra Mobile della Questura di Lecco nei giorni scorsi.
Gli uomini del Commissario Capo Gianluca Gentiluomo, nell'ambito della costante attività di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, d’iniziativa ed in flagranza di reato, hanno tratto in arresto un cittadino italiano, residente in provincia, già gravato da precedenti specifici, a cui hanno ricondotto la bellezza di 200 chili di droga, tra hashish (176,9 kg), marijuana (7,6kg), cocaina (1,868 kg) e eroina (1,661 kg). Dal fumo alla polvere bianca, insomma, non si faceva mancare nulla, con il “carico” stivato in un box in provincia di Milano, intestato – probabilmente per non attirare l'attenzione – ad altro soggetto.
I fari sul lecchese si erano accesi già da tempo, anche attraverso mirati servizi di appostamento. Il blitz, all'esito della costante attività investigativa - è scattato poi il 22 aprile, dopo aver avuto la certezza dell'utilizzo dei locali meneghini quali magazzino per la custodia della droga destinata poi al mercato locale. Un pò come faceva la batteria di spacciatori in attività su viale Turati, con il "giro" eradicato sempre dalla Mobile di Lecco nell'agosto dello scorso anno.
Scattata la perquisizione, alla presenza dell'indagato, si è dunque proceduto al suo arresto con l'accusa di detenzione e traffico di sostanze stupefacenti, con un salto di qualità - in termini di quantità - dunque rispetto ai pusher a più riprese individuati quali mercanti al dettaglio di dosi, in città come nei boschetti a margine della ss36, divenuti ormai noti per ospitare veri e propri bazar dove acquistare palline e panetti.
“Si ritiene con tale azione repressiva della Squadra Mobile - fanno sapere in una nota dalla Questura di Lecco - di avere interrotto un importante canale di traffico di sostanze stupefacenti in questo ed altri territori confinanti, sottraendo pertanto alla rete degli spacciatori importanti fonti di approvvigionamento”.