Ciao Umberto, lasci un ricordo indelebile
Ciao Umberto.
A tante, molte, tantissime persone lasci qualcosa del tuo essere stato una persona buona. Riguardo la tua fotografia e con quella mi si ricollegano tutti quei momenti oggi purtroppo solo dei ricordi. Ti conoscevo da tempo, da anni quando leggevo i tuoi articoli. Poi, in seguito, ci siamo ritrovati legati da motivi famigliari. Con te, parlavo di tutto. Politica, cronaca locale, e delle piccole grandi cose che la vita ci poneva davanti. Un discorrere con te piacevole, pacato, distensivo che da oggi mi mancherà.
Le persone passano, ma con te rimangono i ricordi, per me indelebili, sempre presenti in quel tuo sorriso bonario intriso di quella disponibilità che faceva di te una grande persona amata e stimata da tutti. Non ci sono momenti particolari che voglio tenere nel mio bagaglio a custodia dell'averti conosciuto e apprezzato. I nostri incontri sono sempre stati un “pieno” di tutto ciò che mi riempiva di crescita conoscitiva, culturale, e del passato a livello locale di cui da giornalista quale sei stato hai condiviso scritto e vissuto.
Abbraccio tuo figlio Matteo, tua moglie Giuliana, con te entrati nella mia vita con quel grande tesoro di umanità che tu hai saputo trasmettere.
A tante, molte, tantissime persone lasci qualcosa del tuo essere stato una persona buona. Riguardo la tua fotografia e con quella mi si ricollegano tutti quei momenti oggi purtroppo solo dei ricordi. Ti conoscevo da tempo, da anni quando leggevo i tuoi articoli. Poi, in seguito, ci siamo ritrovati legati da motivi famigliari. Con te, parlavo di tutto. Politica, cronaca locale, e delle piccole grandi cose che la vita ci poneva davanti. Un discorrere con te piacevole, pacato, distensivo che da oggi mi mancherà.
Le persone passano, ma con te rimangono i ricordi, per me indelebili, sempre presenti in quel tuo sorriso bonario intriso di quella disponibilità che faceva di te una grande persona amata e stimata da tutti. Non ci sono momenti particolari che voglio tenere nel mio bagaglio a custodia dell'averti conosciuto e apprezzato. I nostri incontri sono sempre stati un “pieno” di tutto ciò che mi riempiva di crescita conoscitiva, culturale, e del passato a livello locale di cui da giornalista quale sei stato hai condiviso scritto e vissuto.
Abbraccio tuo figlio Matteo, tua moglie Giuliana, con te entrati nella mia vita con quel grande tesoro di umanità che tu hai saputo trasmettere.
Alberto Bottani