Il 6 torna la Marcia della Pace: 10 chilometri da Olginate a Lecco
Una camminata di 10 chilometri per ribadire la necessità del "cessate il fuoco" in Ucraina e in tutti gli altri contesti di guerra, da quelli attuali come il Sudan ai conflitti dimenticati, come lo Yemen, la Libia, la Somalia e molti altri. Dopo il grande successo dello scorso anno, sabato 6 maggio la Tavola Lecchese per la Pace organizza nuovamente la Marcia della Pace, con ritrovo fissato alle 14.30 al ponte della ferrovia di Olginate, partenza alle 15.00 e arrivo in Piazza Cermenati a Lecco. A partire dalle 17.30 è previsto un momento musicale, che accompagnerà l’intervento di Nello Scavo, giornalista d’inchiesta di Avvenire, seguiti da altri, tra cui quello di Giulio Meazza, operatore umanitario da poco rientrato dall’Ucraina.
"Presentando la Marcia del 2022 avevamo auspicato che non si trattasse di un evento conclusivo, ma fosse l’inizio di un percorso di sensibilizzazione sull’importanza di investire nella cultura della pace" sottolineano gli organizzatori. "Così è stato: nel mese di marzo la Tavola Lecchese per la Pace ha organizzato due iniziative, una al Circolo ARCI Spazio Condiviso di Calolzio alla presenza di Giorgio Beretta di OPAL Brescia (Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere) e l’altra alla Casa sul Pozzo di Lecco con Francesco Vignarca della Rete Italiana Pace e Disarmo; giovedì 4 maggio sarà la volta del giornalista Gianni Borsa, che al Centro Fatebenefratelli di Valmadrera presenterà il suo nuovo libro su David Sassoli. Al momento sono circa 60 le associazioni aderenti alla Tavola (per l'elenco completo CLICCA QUI), ed è significativo che la quasi totalità delle realtà coinvolte non sia impegnata direttamente in attività di promozione della pace, ma lavori in ambito sociale e nell’aiuto al prossimo: questo dimostra come la pace non sia considerata un valore astratto, bensì una condizione preliminare e necessaria alle attività quotidiane, da perseguire con il massimo dell’impegno".
Seguendo la sponda occidentale dell’Adda, i partecipanti raggiungeranno Piazza Cermenati attraversando il ponte Azzone Visconti. Il passaggio da una sponda all’altra è stato appositamente scelto perché i ponti rappresentano da sempre un simbolo di tolleranza e incontro delle diversità, valori fondamentali per la convivenza civile. L’iniziativa vuole rappresentare un appello ai cittadini a non restare inerti e indifferenti di fronte a ciò che sta avvenendo, perchè la guerra può essere fermata solamente con il dialogo, non fornendo armi ai belligeranti.