Corrado Valsecchi
Sbagliare è umano, perseverare diabolico! Nessun aforisma meglio di questo può riassumere la testardaggine dell'assessore Giovanni Cattaneo sulla questione dei tavolini in piazza. Sta giocando con la pazienza di tutti, la mia di sicuro. Pur di non ammettere che con il regolamento fatto in quel modo ha compiuto una imprudenza continua ad esercitarsi in una attività deliberatamente coercitiva per gli esercizi pubblici, bar e ristoranti del centro città. Chiude e apre le porte dell'estensione prevista dal milleproroghe come se fossimo al luna Park sull'autoscontro, non conscio che così facendo per gli esercenti è come fare un giro sulla giostra dei " calci in culo". Perde il ricorso al tar Lombardia con un ristorante del centro, per l'amor del cielo ci sta di perdere una partita, ma annuncia già l'avvio di una procedura presso il Consiglio di Stato. Dovesse perderla la cosa comincia a diventare pesante anche per le casse del Comune che deve pagare gli avvocati propri e quelli della controparte come è avvenuto al tar regionale. Ma torniamo ai tavolini. Bastava dire dopo la sentenza "congeliamo per questa stagione il regolamento, lasciamo la possibilità di mantenere lo status di posizionamento previsto dalla legge e dal milleproroghe in modo da consentire agli imprenditori commerciali di avere certezze, fare le assunzioni del personale che serve per la stagione , sistemare le aree di competenza in maniera dignitosa e non precaria, nel frattempo rivisitare e sistemare nel regolamento con l'ausilio di Confcommercio e Confesercenti quelle zone d'ombra che hanno determinato la sentenza del tribunale amministrativo. Invece no! Lascia questa possibilità fino al 1 maggio, cioè per 20 giorni. Ma l'assessore Cattaneo ha una vaga idea di cosa vuol dire fare impresa? A questo punto mi sorge più di un dubbio. Lunedì in consiglio comunale chiederò nuovamente all'assessore se non ritiene di essere andato oltre in questa guerra insensata, mi avesse ascoltato fin dall'inizio avrebbe evitato di fare brutte figure e sicuramente avrebbe portato a casa un migliore risultato, anche sul regolamento, nei tempi giusti e mantenendo una armonia con la "piazza", senza il bisogno di aver speso diecimila euro Iva inclusa per mettere antiestetiche borchie d'acciaio di limitazione perimetrale in tutte le principali piazze di Lecco. Mi aspetto domani in consiglio comunale di ricevere risposte saggie e convincenti auspicando che l'assessore riponga le armi sulla proroga perché non c'è nessuna guerra che valga la pena per queste cose di essere combattuta.
Corrado Valsecchi - capogruppo consiliare di Appello per Lecco