Mandello: a segno l'ennesima truffa del finto incidente, anziana consegna soldi e gioielli
Continua a mietere vittime la truffa del finito incidente stradale. Il modus operandi è noto: squilla il telefono di casa e il soggetto dall'altro lato, dopo essersi presentato, arriva a chiedere denaro (ma vanno bene anche preziosi) per “tirare fuori dai guai” un famigliare finito in prigione o in ospedale dopo aver provocato un sinistro. E così è stato anche questa mattina, attorno alle 9.30, a Mandello. Ad essere stata raggirata, in modo vile, facendo leva sull'ansia ingenerata da una chiamata inaspettata, è stata un'anziana, sorpresa in casa da sola da malviventi evidentemente ben informati sul suo nucleo famigliare e in grado di fornire alcuni dettagli tali da carpire la fiducia della poveretta.
La persona che chiamava, ha comunicato alla mandellese che il figlio – biker per davvero - aveva avuto un incidente con la moto, più precisamente aveva investito una persona e, per questo motivo, si trovava agli arresti ed era necessario versare una somma di denaro per pagare la cauzione. L'anziana, comprensibilmente agitata - come racconta ora il figlio stesso, mettendo in guardia i concittadini - ha subito radunato i contanti e i gioielli che ha trovato in casa, consegnandoli poi al soggetto che si è presentato sotto casa per il ritiro, dopo un'ora di telefonata.
Solo più tardi, sentita l'altra figlia, l'anziana ha realizzato di essere stata truffata. Accertato che al figlio nulla fosse successo, è stata accompagnata dai Carabinieri per la denuncia.
La donna stessa ha raccontato di essere stata tratta in inganno dai truffatori perché hanno descritto perfettamente, chiamando i “ragazzi” per nome, la sua situazione familiare. Dettagli, così come l'essere a conoscenza dell'uso della moto, che hanno lasciato ipotizzare una buona preparazione da parte di chi ha poi agito, forse anche con appostamenti nei giorni precedenti il colpo, andato purtroppo a segno, nonostante le tante raccomandazioni: le forze dell'ordine – è bene ricordarlo – non chiedono contanti e non rilasciano nessuno “su cauzione”.
La persona che chiamava, ha comunicato alla mandellese che il figlio – biker per davvero - aveva avuto un incidente con la moto, più precisamente aveva investito una persona e, per questo motivo, si trovava agli arresti ed era necessario versare una somma di denaro per pagare la cauzione. L'anziana, comprensibilmente agitata - come racconta ora il figlio stesso, mettendo in guardia i concittadini - ha subito radunato i contanti e i gioielli che ha trovato in casa, consegnandoli poi al soggetto che si è presentato sotto casa per il ritiro, dopo un'ora di telefonata.
Solo più tardi, sentita l'altra figlia, l'anziana ha realizzato di essere stata truffata. Accertato che al figlio nulla fosse successo, è stata accompagnata dai Carabinieri per la denuncia.
La donna stessa ha raccontato di essere stata tratta in inganno dai truffatori perché hanno descritto perfettamente, chiamando i “ragazzi” per nome, la sua situazione familiare. Dettagli, così come l'essere a conoscenza dell'uso della moto, che hanno lasciato ipotizzare una buona preparazione da parte di chi ha poi agito, forse anche con appostamenti nei giorni precedenti il colpo, andato purtroppo a segno, nonostante le tante raccomandazioni: le forze dell'ordine – è bene ricordarlo – non chiedono contanti e non rilasciano nessuno “su cauzione”.