Seguiva i baby calciatori dell'Inter Alessandro Dallatorre, il 26enne morto nello schianto sulla Lecco-Ballabio. Minuto di silenzio sui campi

Alessandro Dellatorre, il 26enne milanese morto questa notte nello schianto tra la sua vettura e quella di una 24enne di Ballabio, lungo la ss36racc che, da Lecco conduce alle porte della Valsassina, era un Dirigente Accompagnatore del Settore Giovanile e della preagonistica maschile dell'FC Internazionale. Sì, proprio l'Inter di Martínez e Lukaku, di cui seguiva però il così detto vivaio e dunque i possibili Barella del domani, ancora piccoli e piccolissimi, dopo aver maturato esperienza anche tra le fila di altre società come la Pro Lissone, le Aquile della Brianza Taccona e la Lombardina. “Da anni nel mondo del calcio con passione e amore per questo sport” del resto scriveva di sé sui social.

Classe 1996, una laurea in Scienze Politiche e relazioni internazionali alla Cattolica, è spirato all'interno della Galleria Giulia, quella "murata", nel dicembre scorso, da una scarica di massi staccatasi dal costone di roccia che sovrasta la strada proprio al passaggio di un furgone i cui occupanti si possono dire "miracolati". Non così Alessandro, estratto senza vita dalle lamiere accartocciate della sua utilitaria dopo un violentissimo impatto con l'altro mezzo coinvolto, non lontano dalla volta occlusa dalla frana, in un tratto della Lecco-Ballabio dunque ancora a strisce gialle e con limite di velocità abbassato ai minimi termini trattandosi formalmente di area di cantiere.

Erano le 2.30 quando è scattata la chiamata al numero unico per le emergenze. Due le ambulanze – della Croce di San Nicolò e della Croce Rossa di Ballabio – inviate sul luogo dell'incidente con il supporto dell'automedica. Vani per il 26enne si sono rivelati i soccorsi, con una sola (giovane) paziente poi trasferita all'Ospedale Manzoni per le cure del caso. La ballabiese se l'è cavata con un trauma toraco-addominale. Le è stato attribuito un codice giallo.