Giornata mondiale dell'obesità: i consigli di ATS Brianza
Il 4 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell’Obesità, problema prioritario di salute pubblica, anche in età infantile, in Italia come in altri Paesi europei.
La dottoressa Nicoletta Castelli, Direttore del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria di ATS Brianza, evidenzia la portata di questo grave problema: “Il sovrappeso e l’obesità in età infantile sono un fattore di rischio per lo sviluppo di patologie croniche non trasmissibili in età adulta. L’Italia si assesta al terzo posto a livello europeo dopo Cipro e Spagna per la prevalenza di sovrappeso e obesità nei ragazzi tra 7 e 9 anni con netta prevalenza per il sesso maschile (dati COSI 2021). I dati del sistema di sorveglianza OKKIO alla Salute 2019, ci mostrano che in Italia i bambini in sovrappeso erano il 20,4% e gli obesi il 9,4% (valori soglia dell'International Obesity Task Force, IOTF) con un trend geografico che vede le Regioni del Sud avere valori più elevati di eccesso ponderale in entrambi i generi. In Lombardia il 22,3% dei bambini tra gli 8 e 9 anni presenta un eccesso ponderale sebbene registra valori inferiori alla media delle restanti regioni sia per quanto riguarda il sovrappeso che per l’obesità”.
Le possibili cause di obesità e sovrappeso ed i possibili effetti che ne conseguono sono spiegati dalla dottoressa Claudia Chiarino, Responsabile della struttura Sorveglianza Nutrizionale dell’Agenzia di Tutela della Salute della Brianza: “La causa principale dell’obesità infantile è da ricercare nelle abitudini alimentari scorrette: consumo di cibi e bevande ipercalorici ricchi in grassi e zuccheri associato ad una ridotta attività fisica causano inevitabilmente uno squilibrio tra le calorie assunte e quelle spese. Ci sono poi fenomeni sociali allarmanti come il binge eating già in età infantile che incrementano comportamenti alimentari scorretti. Il sovrappeso e l’obesità hanno un impatto negativo sulla salute dei nostri ragazzi: dislipidemia, ipertensione, problemi ortopedici; patologie che, con l’avanzare dell’età, possono trasformarsi in patologie croniche come il diabete e malattie cardiovascolari. Inoltre non dimentichiamo che il sovrappeso e l’obesità hanno anche dei risvolti sulla sfera psicosociale dei bambini e ragazzi, possono infatti creare isolamento sociale, ansia e depressione”.
Come possono essere contrastati il sovrappeso e l’obesità in età infantile? “Molto importante è limitare l’assunzione di cibi ipercalorici – sottolinea la dottoressa Chiarino - in particolare quelli ricchi di grassi e zuccheri, incrementare il consumo di frutta e verdura, legumi, cereali integrali e frutta secca, fare una ricca colazione, ridurre le calorie durante la merenda di metà mattina e pomeridiana, tutto questo accompagnato da una buona e costante attività fisica”.
“Risulta fondamentale – conclude la direttrice del Dipartimento - creare interventi preventivi per setting orientati alla promozione della salute attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti: famiglia, scuola, sistema sanitario, comunità locali. ATS Brianza svolge un ruolo strategico nel creare queste alleanze attraverso il coinvolgimento dei servizi di ristorazione scolastica del territorio, per la diffusione di abitudini alimentari corrette, le strutture socioassistenziali per la prevenzione della malnutrizione, ma anche azioni trasversali come l’implementazione del Programma LifeSkills Training, che promuove salute nelle scuole, e la partecipazione al progetto nazionale Okkio alla salute, che monitora i fattori di rischio legati a sovrappeso e obesità nelle scuole primarie”.
La dottoressa Nicoletta Castelli, Direttore del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria di ATS Brianza, evidenzia la portata di questo grave problema: “Il sovrappeso e l’obesità in età infantile sono un fattore di rischio per lo sviluppo di patologie croniche non trasmissibili in età adulta. L’Italia si assesta al terzo posto a livello europeo dopo Cipro e Spagna per la prevalenza di sovrappeso e obesità nei ragazzi tra 7 e 9 anni con netta prevalenza per il sesso maschile (dati COSI 2021). I dati del sistema di sorveglianza OKKIO alla Salute 2019, ci mostrano che in Italia i bambini in sovrappeso erano il 20,4% e gli obesi il 9,4% (valori soglia dell'International Obesity Task Force, IOTF) con un trend geografico che vede le Regioni del Sud avere valori più elevati di eccesso ponderale in entrambi i generi. In Lombardia il 22,3% dei bambini tra gli 8 e 9 anni presenta un eccesso ponderale sebbene registra valori inferiori alla media delle restanti regioni sia per quanto riguarda il sovrappeso che per l’obesità”.
Le possibili cause di obesità e sovrappeso ed i possibili effetti che ne conseguono sono spiegati dalla dottoressa Claudia Chiarino, Responsabile della struttura Sorveglianza Nutrizionale dell’Agenzia di Tutela della Salute della Brianza: “La causa principale dell’obesità infantile è da ricercare nelle abitudini alimentari scorrette: consumo di cibi e bevande ipercalorici ricchi in grassi e zuccheri associato ad una ridotta attività fisica causano inevitabilmente uno squilibrio tra le calorie assunte e quelle spese. Ci sono poi fenomeni sociali allarmanti come il binge eating già in età infantile che incrementano comportamenti alimentari scorretti. Il sovrappeso e l’obesità hanno un impatto negativo sulla salute dei nostri ragazzi: dislipidemia, ipertensione, problemi ortopedici; patologie che, con l’avanzare dell’età, possono trasformarsi in patologie croniche come il diabete e malattie cardiovascolari. Inoltre non dimentichiamo che il sovrappeso e l’obesità hanno anche dei risvolti sulla sfera psicosociale dei bambini e ragazzi, possono infatti creare isolamento sociale, ansia e depressione”.
Come possono essere contrastati il sovrappeso e l’obesità in età infantile? “Molto importante è limitare l’assunzione di cibi ipercalorici – sottolinea la dottoressa Chiarino - in particolare quelli ricchi di grassi e zuccheri, incrementare il consumo di frutta e verdura, legumi, cereali integrali e frutta secca, fare una ricca colazione, ridurre le calorie durante la merenda di metà mattina e pomeridiana, tutto questo accompagnato da una buona e costante attività fisica”.
“Risulta fondamentale – conclude la direttrice del Dipartimento - creare interventi preventivi per setting orientati alla promozione della salute attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti: famiglia, scuola, sistema sanitario, comunità locali. ATS Brianza svolge un ruolo strategico nel creare queste alleanze attraverso il coinvolgimento dei servizi di ristorazione scolastica del territorio, per la diffusione di abitudini alimentari corrette, le strutture socioassistenziali per la prevenzione della malnutrizione, ma anche azioni trasversali come l’implementazione del Programma LifeSkills Training, che promuove salute nelle scuole, e la partecipazione al progetto nazionale Okkio alla salute, che monitora i fattori di rischio legati a sovrappeso e obesità nelle scuole primarie”.