PD, il commento dei segretari: una grande mobilitazione, ora dobbiamo restare uniti

Cambiamento. È questa la parola più usata negli editoriali e nei commenti relativi agli esiti delle primarie del Partito Democratico. L’elezione di Elly Schlein come nuovo segretario del principale partito di centrosinistra è considerata uno spartiacque nella storia politica del nostro paese. Innanzitutto per come è maturata, ovvero attraverso il voto di più un milione e duecentomila persone in una fredda domenica di metà febbraio. In seguito per l’ambizione dell’ex eurodeputata: dare al PD un’identità ambientalista, femminista ed ecologista. Una proposta politica forte che, però, potrebbe rischiare di spaccare il partito, allontanando le personalità più moderate. Riuscirà Schlein a impedire nuove scissioni e a rendere il PD di nuovo competitivo in vista delle prossime elezioni politiche? Vedremo. Per ora abbiamo raccolto i commenti di alcuni segretari dei circoli PD della nostra provincia su quanto accaduto ieri. Anche nel lecchese Elly Schlein ha stravinto contro Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia Romagna, ex renziano, dato per favorito in tutti i sondaggi. Ecco in una rapida carrellata il commento di alcuni segretari del Partito Democratico, molti dei quali, a partire dal segretario provinciale Manuel Tropenscovino si erano schierati con Bonaccini assieme a nomi di peso come l’ex sindaco di Lecco Virginio Brivio e il consigliere regionale e ex parlamentare Gian Mario Fragomeli.



Alfredo Marelli – segretario circolo PD Lecco
Innanzitutto, sono molto soddisfatto per l’alta partecipazione. Gli elettori del PD hanno manifestato una chiara volontà di cambiare passo e una capacità di innovare. Elly Schlein è una figura nuova, fuori dagli equilibri che finora hanno caratterizzato la vita del partito. Sono sicuro che il partito rimarrà unito. Nel passato dopo le primarie si sono verificate delle scissioni determinate da ambizioni personali. Questa volta il clima era diverso: i quattro candidati hanno sempre garantito che non avrebbero rotto se avessero perso. Il partito rimarrà unito e anche gli elettori moderati non se ne andranno.

 

Andrea Pirovano – segretario circolo PD Casatenovo
Quello di ieri è stato un grande momento di democrazia e partecipazione. Al seggio sono arrivate persone animate da un forte bisogno di bella politica e fiduciose che un grande partito popolare come il PD possa essere determinate per questo obiettivo. Siamo stati in grado di portare a votare ai gazebo più di un milione di persone in “carne e ossa” in una fredda domenica di febbraio e ora non li possiamo deludere. Il partito deve riuscire a trovare un’unità tra anime che, pur essendo senza dubbio diverse, perseguono tutte lo stesso obiettivo. In questa fase ci servono rispetto reciproco e unità. Ringrazio di cuore gli attivisti che hanno tenuto aperto il seggio per tutto il giorno e i duecento ottantasei elettori ed elettrici casatesi e monticellesi che sono venuti a votare.



Andrea Nogara – segretario circolo PD Bellano - Dervio

Ha vinto il partito. Nonostante fosse dato per morto, fosse descritto come lontano dalla gente e venisse da sconfitte elettorali pesanti, il Partito Democratico si è dimostrato ancora capace di mobilitare più di un milione di persone per andare a votare ai gazebo. Io credo che il percorso congressuale non sia una battaglia tra due schieramenti bensì un confronto tra i militanti del medesimo partito. Persone che condividono gli stessi valori e le stesse idee e si differenziano su piccoli dettagli. Io ho sostenuto Bonaccini perché ritenevo che fosse la persona più capace di guidare il partito in un momento storico come questo. Ora però, totale supporto alla nuova segreteria. È ora di rimboccarsi le maniche, non di fare scissioni come accaduto in passato. Dovremo fare delle discussioni, per esempio sul fatto che il voto dei gazebo per la prima volta ha ribaltato il parere della maggioranza degli iscritti, che si era espressa a favore di Bonaccini. Ne parleremo nelle sedi opportune, ovvero in assemblea. Si tratta di dinamiche che non pregiudicano il supporto alla nuova segreteria.


 
Ferdinando De Capitani – segretario circolo PD Calolziocorte
Giornate come questa segnano la storia del nostro partito. È stata una giornata di festa. C’è stata tanta partecipazione, a Calolziocorte hanno votato 214 persone. Ringrazio Sonia Mazzoleni che si è occupata di sistemare i locali della sede per l’occasione. Come tanti altri, pensavo che Bonaccini fosse la persona più adatta per riportare il Partito a competere alle elezioni. Tuttavia, devo dire che, se avessi avuto 25 anni anche io avrei votato Elly Schlein. Capisco questo voto, Schlein ha portato una ventata di novità. Certo, la nuova segretaria dovrà confrontarsi con il fatto che la maggioranza degli iscritti aveva votato Bonaccini. Credo però che nessuno pensi di uscire dal partito. Basta scissioni. Tutti insieme vogliamo salvare il PD. Poi lasciami dire una cosa sulle amministrative. Io penso che da questa giornata il centrosinistra calolziese debba partire per prepararsi alle comunali di maggio. Se rimane unito il centrosinistra può non solo competere ma anche vincere a Calolziocorte. Ieri al seggio ho visto tante persone appartenenti al mondo a sinistra del PD. Ecco, spero che tutti sappiano che solo uniti possiamo vincere e siano pronti a dare una mano.
 


Giampietro Tentori – segretario circolo PD Valmadrera
Come membro del comitato promotore di Elly Schlein sono chiaramente soddisfatto. Ieri è stato lanciato un forte segnale di cambiamento. La gente ha voglia di persone che, per citare Nanni Moretti, “dicano qualcosa di sinistra”. Ha voglia di tornare a fare politiche di sinistra. Ho apprezzato molto il messaggio di Bonaccini, il quale ha riconosciuto la vittoria di Schlein e si è messo a disposizione del partito senza manifestare alcun desiderio di scissione. A Valmadrera c’è stata un’ottima partecipazione, quasi ai livelli delle primarie che elessero Zingaretti. Ho visto tanti giovani al seggio e questo è stato un bel segnale.


Davide d’Occhio – segretario circolo PD Olginate
Siamo molto soddisfatti per l’alta partecipazione. L’appuntamento ha richiamato tanti nostri elettori ma anche persone che spesso hanno guardato al PD da fuori senza neanche troppo entusiasmo. Il risultato ci restituisce un partito diverso da quello che era. Tanti militanti di lungo corso pensavano che avrebbe vinto Bonaccini. L’elezione di Schlein rappresenta invece una svolta significativa rispetto alle dinamiche tradizionali del partito. Il PD di oggi può attrarre l’interesse di tutte quelle persone che magari guardavano a noi senza troppo entusiasmo. Poi l’impatto concreto di questo cambiamento andrà valutato nel tempo. Certamente il rapporto con la componente più centrista dovrà essere analizzato ma per gli equilibri e le geometrie è ancora troppo presto. Bisogna anche capire quali saranno i contenuti che comporranno l’agenda della nuova segreteria.
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