Lecco: attivisti in piazza per incentivare l'uso della bicicletta

Il maltempo non ha fermato questa mattina gli attivisti di Fiab Lecco, Federazione italiana ambiente e bicicletta, che hanno deciso di scendere in piazza con un flash mob per far comprendere il valore delle due ruote all'interno delle città italiane. L'evento è stato organizzato su scala nazionale. 
Nel concreto i manifestanti si sono trovati in Largo Montenero, di fronte all'istituto Grassi, dove hanno presenziato con le proprie biciclette e un banchetto per sensibilizzare la cittadinanza a dire basta alle troppe morti in strada e per avere una città "a 30 km orari".
Il gruppo ha inoltre aiutato i cittadini ad attraversare nelle zone limitrofe della stazione, constatando la pericolosità di alcuni incroci dove spesso pedoni o ciclisti si trovano in difficoltà a causa delle autovetture.

Con la campagna #città30subito - che prevede un ricco calendario di iniziative in tutta Italia nel corso dei prossimi mesi - le associazioni promotrici intendono sensibilizzare, ancora una volta, le istituzioni e l'opinione pubblica in merito alla necessità di dire #bastamortinstrada, avviando concretamente un percorso sociale, politico e culturale di trasformazione del tessuto urbano.

Gli eventi sul territorio sono accompagnati dalla pubblicazione di "Città 30 - Il vademecum", un testo scientifico redatto dagli esperti delle associazioni promotrici e messo a disposizione delle Amministrazioni pubbliche.
"Città 30 - Il vademecum" indica, anche attraverso dati e best practice, come la città 30 permetta di ridurre notevolmente - o in alcuni casi di azzerare - la mortalità sulle strade e di riequilibrare lo spazio urbano allocato alle diverse modalità di spostamento delle persone.

"Oggi è importante essere qui e cercare di sensibilizzare quante più persone possibile, questo è solo uno dei tanti eventi che faremo con l'obiettivo di rendere Lecco sempre più sicura e a misura di bicicletta. Questa iniziativa è nata a Milano qualche mese fa, da lì si è deciso di replicarla in tutta Italia, cerchiamo vivamente una collaborazione con l'amministrazione comunale a riguardo e nei prossimi mesi incontreremo anche i ragazzi nelle scuole" hanno spiegato gli organizzatori.
Insieme a loro, anche alcuni membri di Legambiente Lecco, Ambientalmente e Con la sinistra Cambia Lecco.
"Aderiamo a questa mobilitazione nella consapevolezza che bisogna trasformare la sensibilità dei cittadini e che la strada è fatta sia per i pedoni che per le bici, per i bus e per le auto, però bisogna progettare le arterie in modo diverso e più attento, capire quando prevale il diritto del pedone piuttosto che del ciclista o dell'auto. Se vogliamo spingere sulla mobilità alternativa, dobbiamo garantire che chi si muove in questo modo possa farlo in maniera sicura. Occorre educarsi tutti a scegliere il mezzo giusto nel momento giusto in base a quello che ognuno deve fare" ha detto Silvia Negri di Legambiente Lecco.

"AmbientalMente questa mattina ha aderito al flash mob #bastamortinstrada e #città30subito sostenuto da #Fiab-LeccoCiclabile. Muoversi in città in modo sicuro è premessa di una città moderna, sostenibile e a misura delle persone che la abitano" ha spiegato Anna Niccolai "Sosteniamo sicuramente tutte le iniziative promosse per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della mobilità sostenibile. Il nostro assessorato ha prodotto inoltre anche azioni importanti a livello amministrativo nella direzione di una città più a misura di persone. Ricordiamo per esempio che l'assessora all'Ambiente e alla Mobilità Renata Zuffi (AmbM) ha presentato recentemente la filosofia del PUMS che porterà alla stesura dal primo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile di Lecco".

Alberto Anghileri

"Io vado a piedi o in bicicletta in città perchè fa bene alla salute e riduco il traffico e non impazzisco a cercare parcheggio. Lecco purtroppo come molti altri capoluoghi non è a misura di bicicletta, c'è molto da fare, gli automobilisti sono una categoria complicata. Oggi in città piccole come Lecco si gira meglio con altri mezzi piuttosto che con l'auto" ha concluso il consigliere comunale Alberto Anghileri "c'è un problema culturale di convinzione che richiede molto tempo per essere sradicato. Cominciamo però ad esempio dalle scuole, facendo capire ai ragazzi che fare due passi a piedi o una pedalata in bici fa solo bene".

A.G.
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