In partenza Favole della Buonanotte, nuovo progetto di AVS che coinvolgerà il Manzoni
È in partenza a marzo “Favole della buonanotte” il nuovo progetto dell’associazione Veronica Sacchi che coinvolgerà anche l’ospedale Manzoni di Lecco. Tale iniziativa vedrà i clown volontari impegnati nell’accompagnare i piccoli pazienti in un viaggio nel magico mondo della fantasia la sera, prima di andare a dormire. Si tratta di un momento molto delicato: da un lato i genitori sono spesso stanchi e provati emotivamente e dall’altro i piccoli pazienti non sempre riescono ad addormentarsi in un ambiente che non è quello della loro camera.
Per poter portare a termine un’iniziativa così importante, però, servono fondi. È possibile donare a questo QUI. In alternativa, si può inviare un bonifico bancario con i seguenti dati: intestatario Associazione Veronica Sacchi ODV; IBAN: IT53W0623009494000030726153; CAUSALE: Donazione liberale per Favole della Buonanotte. Il denaro sarà utilizzato per un corso di formazione ad hoc per i volontari, per i costi organizzativi, assicurativi e per acquistare libri da lasciare nelle pediatrie.
A proposito del progetto Favole della buonanotte e del corso, tenuto dal cantastorie professionista Luca Chieregato, abbiamo intervistato Davide Goretti e Silvia De Bari, storici volontari lecchesi di AVS. Perché avete deciso di diventare volontari e avete mantenuto questo impegno anche dopo la nascita dei vostri figli?
D: Sono diventato volontario AVS un po’ per caso. Nel 2011 ho visto un annuncio sul giornale, mi sono iscritto al corso di formazione e mi è subito piaciuto. Mi è sembrato un mondo nuovo, divertente e bellissimo. Ho continuato dopo la nascita dei bambini perché questa esperienza ha unito ancora di più me e Silvia e ci ha permesso di conoscere tante persone. Certo, il tempo libero che abbiamo a disposizione è un po’ meno di prima ma ogni volta che possiamo andiamo in ospedale. Quelle ore con i piccoli pazienti ti fanno capire quali sono i veri problemi. Quando esci da lì, le questioni della tua quotidianità assumono il giusto peso. L’associazione Veronica Sacchi ormai è come una seconda famiglia. Quelle volte che siamo andati nella loro sede a Milano i nostri figli si sono sempre divertiti.
Quali sono gli istanti più belli e i momenti più difficili di quest’attività?
D: La cosa più bella di questo volontariato è l’empatia che si viene a creare nella camera di ospedale con perfetti sconosciuti. Persone che tra l’altro non vorresti rivedere più la volta successiva perché speri che guariscano, escano dall’ospedale e tornino a casa. Noi arriviamo all’improvviso nelle camere dove ci sono bambini che magari hanno appena terminato le cure. Spezziamo la loro routine ospedaliera per 5/10 minuti. Si crea un’atmosfera magica, delle relazioni giocose buffissime che non si trovano in altre situazioni. Di brutto c’è il fatto che spesso ci sono persone che sfruttano l’immagine dei clown volontari per ricavare dei soldi. L’ho sentito dire tante volte, queste truffe capitano molto spesso a Milano e sono qualcosa di vergognoso.
Ora il progetto Favole della buonanotte, preceduto dal corso di formazione con Luca Chieregato. Perché sono importanti?
D: Il corso di formazione ci servirà per imparare a improvvisare, sarà fondamentale in previsione delle successive uscite in ospedale. È solo uno dei tanti corsi di formazione che l’associazione Veronica Sacchi mette a disposizione di noi volontari gratuitamente. Si tratta di esperienze intense, belle emotivamente. Sono occasioni di crescita personale in cui si imparano i diversi modi in cui si può fare il clown. Dalla giocoleria fino appunto all’improvvisazione. Nulla è lasciato al caso, dietro ogni uscita c’è un grande lavoro di preparazione.