Lecco, i gestori dell'Ostello: 'tre mesi di lavori per aprire, anticipiamo la spesa ma non è colpa nostra'


Bisognerà attendere ancora tre mesi. La sospirata inaugurazione dell'Ostello di Lecco è stata ulteriormente posticipata ma la situazione di stallo venutasi a creare sembrerebbe ora destinata ad essere superata.
La conferma arriva questa volta non dal Comune bensì dal gestore. RISTOGEST, precisa, infatti, di aver provveduto da tempo a "allestire e arredare la nuova struttura raccogliendo il plauso trasversale delle autorità comunali, che hanno avuto modo di vedere, nel corso di diversi sopralluoghi (svolti anche alla presenza del Sindaco, dell’Assessore, della Commissione e degli Uffici competenti), la qualità del lavoro svolto dalla società. Nella fase di acquisizione dei pareri da parte dei Vigili del Fuoco, è emersa la necessità di adeguare alcune parti dell’edificio alle più recenti normative sulla sicurezza, lavori che come è già stato affermato anche nelle sedi istituzionali, non sono imputabili al gestore. Gli interventi di adeguamento, il cui finanziamento sarà anticipato da RISTOGEST, partiranno nei prossimi giorni, dopo un confronto sulle proposte raccolte dalla società: la stima approssimativa della durata degli interventi – non invasivi ma comunque numerosi e puntuali - è di circa 3 mesi. RISTOGEST - è ulteriormente scritto nella nota diffusa  - nonostante i ritardi a lei non imputabili, ha proseguito in parallelo l’attività per rendere pronta e operativa la struttura dal punto di vista gestionale, di posizionamento dell’offerta nel settore hospitality, di allestimento degli strumenti di comunicazione e delle funzioni che saranno svolte nell’Ostello".
“E’ nostro interesse aprire la struttura al più presto – afferma Luca Locatelli, amministratore di RISTOGEST – ma purtroppo dobbiamo far fronte ad imprevisti indipendenti dal nostro operato che ne rinvieranno l’apertura. Siamo disponibili a lavorare con il territorio per creare opportunità e valore. La struttura sarà innovativa e sostenibile, capace di aumentare l’attrattività turistica del capoluogo lecchese e aperta trasversalmente alla comunità, con funzioni non solo di ospitalità ma anche di promozione culturale e di aggregazione”.
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