Cortenova: fine settimana di festa a Bindo per San Biagio

Dopo due anni di fermo causa pandemia, a Bindo – frazione di Cortenova – si è tornati a festeggiare San Biagio. Nella struttura polifunzionale gli abitanti del luogo e “I amis de San Bias” nella serata di giovedì 2 febbraio hanno dato inizia alla festa con l’apertura della cucina, che ha offerto come piatto principale i ravioli – per la ricorrenza ne sono stati preparati oltre i 2 quintali e mezzo, che sono stati serviti, anche al pranzo di venerdì 3, alla cena e sabato 4 – abbinati ad altre specialità locali, come il brasato d’asino e i salumi.





Nella mattinata di venerdì 3 febbraio è stata celebrata la santa messa solenne, con la memoria liturgica del santo patronovescovo in Turchia, protettore molto amato da tutti, nonostante abbia dovuto nascondersi poiché – come spiegato da don Marco Mauri durante l’omelia – il suo modo di annunciare il Vangelo non era gradito da tutti e perciò è stato esiliato e per conservare la propria vita si è dovuto nascondere. Le persone, venute a sapere dove si trovava, hanno iniziato ad andare da lui per chiedere consiglio, fino all’episodio da tutti conosciuto in cui una madre gli si presenta con il bambino con la lisca di pesce: una scena raffigurata anche in un dipinto presente nella chiesa di Bindo.






Il bambino venne guarito da San Biagio, ma ciò comportò che tutti vennero a sapere del suo nascondiglio e di conseguenza venne ucciso. “È la vita di un vescovo che per rimanere fedele al Vangelo ha dovuto nascondersi, senza scendere a compromessi per conservare la propria vita ma è rimasto fedele a Gesù” ha proseguito il sacerdote, che accennando alla seconda lettera ai Corinzi ha spiegato come “noi non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore. Lui ha messo sopra un piedistallo Gesù, non la propria vita, ha rinunciato a stare in mezzo alla propria gente, che poi è andata da lui. La cosa più bella per i vescovi e i preti è che il loro compito è annunziare Gesù in modo che tutti lo possano incontrare nella verità”.




Il ricordo del martire Biagio è stato il secondo punto di cui si è soffermato don Marco: “Siamo vestiti di rosso oggi per ricordare il dono della vita di Biagio. Attraverso il vangelo ci ricordiamo come un uomo muore martire, con la frase «Chi avrà tenuto per sé la propria vita la perderà e chi avrà perduto la propria vita per causa mia la troverà»”. Sottolineando come tutti abbiano paura della morte, anche i martiri, il prete anche spiegato che “quello che li ha aiutati a superare questa paura è stata la fiducia nel padre che ha fatto risorgere Gesù. Il padre che ci ama in maniera infinita e profonda”. Dunque don Marco ha invitato tutti a ricordare di affrontare questa paura della morte avendo fiducia nel padre che conserva la nostra vita, che ci vuole bene e che ci ama. “Dobbiamo ricordarcelo gli uni gli altri” ha concluso.
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