Lecco: è scomparso il geometra Giovanni Bonfanti, storico esponente della SEL
Si celebra venerdì 3 febbraio alle 14.30, nella basilica di San Nicolò a Lecco, il funerale del geometra Giovanni Bonfanti, storico esponente della Società Escursionisti Lecchesi, dove, nel maggio 2001, subentrò all’eccezionale presidenza di Stefano Giudici per ben 23 anni in tale incarico.
Giovanni arrivò alla presidenza della SEL dopo essere stato vice e, per molti anni, componente nel direttivo. Per la sua professione di geometra si era sempre adoperato per la conservazione e il miglioramento del patrimonio immobiliare SEL costituito dai quattro rifugi alpini, dai Resinelli alla vetta del Resegone, dal Camisolo ai Piani di Artavaggio. Era proprio sulla cima del Resegone con una delegazione della SEL, nella prima domenica di settembre 1981, quando giunse, sfidando una giornata di forte maltempo, l’allora arcivescovo di Milano Carlo Maria Marini, che presso la croce giubilare ricordò la prima salita nel 1925 del cardinale Eugenio Tosi.
Giovanni lascia il fratello Antonio, le cognate e i nipoti. La camera ardente è stata allestita nella sua abitazione di via Bovara, 50.
Bonfanti era entrato giovanissimo nel sodalizio, trascinato dal fratello maggiore Ambrogio, esperto delle montagne lariane, responsabile del notiziario sociale SEL. Entrambi provenivano dall’ESA, Escursionisti Stella Alpina, altro gruppo di appassionati che era stato fondato nel 1946 presso l’oratorio San Luigi della basilica di San Nicolò: qui Giovanni Bonfanti era divenuto cooperatore nel 1952 consolidando una radicata tradizione di famiglia che ha visto in tale ruolo papà Francesco, per anni assessore al Comune di Lecco e presidente della banda Manzoni, nonché i fratelli Ambrogio e Antonio. Quattro cooperatori, dunque, in un solo nucleo familiare, un record da primato nella storia più che centenaria dell’istituzione presso il glorioso San Luigi.
Giovanni Bonfanti, presidente SEL, premia uno storico socio: il maestro Giuseppe Colombo
Giovanni lascia il fratello Antonio, le cognate e i nipoti. La camera ardente è stata allestita nella sua abitazione di via Bovara, 50.
A.B.