Maggianico: il 3 la pizzoccherata di Sant'Agata e San Biagio
C’è una partecipazione superiore a ogni più ottimistica previsione alla pizzoccherata di Sant’Agata e San Biagio in programma venerdì 3 febbraio alle 12.30 presso la sala bar dell’oratorio di Maggianico, in via Zelioli a Lecco. Tutti i posti disponibili sono stati prenotati.
Come è noto i primi giorni del mese sono ricchi di tradizioni popolari per il panettone, avanzato a Natale, da consumare in memoria di San Biagio, e per la benedizione della gola a candele incrociate. C’è poi Sant’Agata, patrona delle donne nei lavori domestici e, soprattutto, in cucina, tanto che viene celebrata con un ricco menù servito da uomini nel ruolo di cuochi e camerieri a disposizione del gentil sesso.
L'iniziativa di Maggianico, promossa dalla Comunità pastorale Beato Serafino Morazzone, prevede un pranzo a base di pizzoccheri e, a seguire, di un tagliere di bresaola della Valtellina; il tutto sarà accompagnato da vino, acqua, dolce e caffè, oltre che da tanta voglia di ritrovarsi per un momento in compagnia dopo le preoccupazioni degli anni più recenti. Non mancheranno, nella cornice di festa, i canti cari e belli di una tradizione popolare, stornelli e ballate del fuoco intorno al camino. Una riscoperta che richiama la gente semplice e onesta intorno ai tavoli per gli incontri di amicizia.
Gli organizzatori della pizzoccherata fanno riferimento al centro La Fonte, in particolare a Barbara Secomandi, Giancarlo Perego e Silvano Comi: è l’avvio di una nuova e rilanciata attività per le generazioni più adulte, che prevede anche interessanti novità di animazione e aggregazione nel tempo libero. Insomma, valga per tutti l’appello “In alto i cuori, il grande inverno è stato lasciato alle spalle, il mese più freddo e lungo è scomparso dal calendario e, con la pizzoccherata di Sant’Agata e San Biagio, vi sono segni di un timido riapparire del sole per una non lontana primavera”.
Il ricavato della pizzoccherata verrà interamente devoluto per il restauro della chiesa parrocchiale di Sant’Andrea a Maggianico.
Come è noto i primi giorni del mese sono ricchi di tradizioni popolari per il panettone, avanzato a Natale, da consumare in memoria di San Biagio, e per la benedizione della gola a candele incrociate. C’è poi Sant’Agata, patrona delle donne nei lavori domestici e, soprattutto, in cucina, tanto che viene celebrata con un ricco menù servito da uomini nel ruolo di cuochi e camerieri a disposizione del gentil sesso.
L'iniziativa di Maggianico, promossa dalla Comunità pastorale Beato Serafino Morazzone, prevede un pranzo a base di pizzoccheri e, a seguire, di un tagliere di bresaola della Valtellina; il tutto sarà accompagnato da vino, acqua, dolce e caffè, oltre che da tanta voglia di ritrovarsi per un momento in compagnia dopo le preoccupazioni degli anni più recenti. Non mancheranno, nella cornice di festa, i canti cari e belli di una tradizione popolare, stornelli e ballate del fuoco intorno al camino. Una riscoperta che richiama la gente semplice e onesta intorno ai tavoli per gli incontri di amicizia.
Gli organizzatori della pizzoccherata fanno riferimento al centro La Fonte, in particolare a Barbara Secomandi, Giancarlo Perego e Silvano Comi: è l’avvio di una nuova e rilanciata attività per le generazioni più adulte, che prevede anche interessanti novità di animazione e aggregazione nel tempo libero. Insomma, valga per tutti l’appello “In alto i cuori, il grande inverno è stato lasciato alle spalle, il mese più freddo e lungo è scomparso dal calendario e, con la pizzoccherata di Sant’Agata e San Biagio, vi sono segni di un timido riapparire del sole per una non lontana primavera”.
Il ricavato della pizzoccherata verrà interamente devoluto per il restauro della chiesa parrocchiale di Sant’Andrea a Maggianico.