Agenzia TPL: il bene del territorio viene prima dell’appartenenza politica
La Presidente Hofmann, in replica al comunicato delle forze politiche del centro-sinistra, offre una sua ricostruzione delle serrate e complesse trattative intercorse per la nomina della presidenza dell’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale.
Completo tale ricostruzione aggiungendo un passaggio fondamentale: stante il percorso politico delle altre realtà capoluogo, in particolare le prossime elezioni provinciali a Varese, ho infatti offerto la completa disponibilità della Città di Lecco a sostegno di un presidente lecchese, di espressione centro-destra, nominato dalla stessa Hofmann. Una scelta consapevole che ciò avrebbe comportato la rinuncia a un incarico per il centro-sinistra ma facendo prevalere proprio l’intento di dare un messaggio di maggior peso e unità territoriale.
Perché questo è il mio modo di intendere il servizio amministrativo: il bene del territorio viene prima dell’appartenenza politica!
Viceversa, alla luce dei fatti accaduti nei giorni successivi alla mia disponibilità, il centro-destra lecchese non ha avuto la forza di portare avanti questa candidatura di fronte agli omologhi degli altri territori e ha, pertanto, subìto le consuete pressioni dalle segreterie politiche accettando l’imposizione di un outsider e di una lista di consiglieri bloccata.
Solo a quel punto i sindaci e le forze politiche che non si ritrovavano in quella soluzione che di fatto faceva scivolare il territorio lecchese in una posizione minoritaria, si sono opposti: è stata scelta una formula irrispettosa delle rappresentanze del territorio, con l’esclusione di tutti e tre i comuni capoluogo, una soluzione a quel punto non votabile!
Con i tempi giusti e la necessaria corresponsabilità occorre recuperare il senso di quel limite per cui il rispetto della pari dignità di ciascuna forza politica viene prima dell’opportunità di aggiudicarsi questa o quella poltrona in più.
Completo tale ricostruzione aggiungendo un passaggio fondamentale: stante il percorso politico delle altre realtà capoluogo, in particolare le prossime elezioni provinciali a Varese, ho infatti offerto la completa disponibilità della Città di Lecco a sostegno di un presidente lecchese, di espressione centro-destra, nominato dalla stessa Hofmann. Una scelta consapevole che ciò avrebbe comportato la rinuncia a un incarico per il centro-sinistra ma facendo prevalere proprio l’intento di dare un messaggio di maggior peso e unità territoriale.
Perché questo è il mio modo di intendere il servizio amministrativo: il bene del territorio viene prima dell’appartenenza politica!
Viceversa, alla luce dei fatti accaduti nei giorni successivi alla mia disponibilità, il centro-destra lecchese non ha avuto la forza di portare avanti questa candidatura di fronte agli omologhi degli altri territori e ha, pertanto, subìto le consuete pressioni dalle segreterie politiche accettando l’imposizione di un outsider e di una lista di consiglieri bloccata.
Solo a quel punto i sindaci e le forze politiche che non si ritrovavano in quella soluzione che di fatto faceva scivolare il territorio lecchese in una posizione minoritaria, si sono opposti: è stata scelta una formula irrispettosa delle rappresentanze del territorio, con l’esclusione di tutti e tre i comuni capoluogo, una soluzione a quel punto non votabile!
Con i tempi giusti e la necessaria corresponsabilità occorre recuperare il senso di quel limite per cui il rispetto della pari dignità di ciascuna forza politica viene prima dell’opportunità di aggiudicarsi questa o quella poltrona in più.
Mauro Gattinoni, Sindaco di Lecco