È tornato il Minculpop
Enrico Baroncelli
Quel Ministero cioè che aveva come compito principale quello di controllare giornali, radio, organi di stampa, articoli, Direttori, inviando le famose "veline", cioè le notizie che il Fascismo voleva propagandare, alla faccia della verità, come ad esempio le grandi vittorie italiane all'inizio della II Guerra Mondiale (?!), e censurare quelle spiacevoli, come ad esempio fotografie poco consone del "Duce" o reati che avrebbero dato un'immagine negativa dell'Italia (furti, stupri, assassini e naturalmente tangenti, che durante il Ventennio furono copiosissime).
Quindi una tale deputata di Fratelli di Ricino (come li chiama un mio amico dell'Anpi), una certa Chiara la Porta, ha deciso che il film recentemente premiato a Venezia sulla marcia su Roma, non va fatto vedere nelle Scuole, perchè osa paragonare la Destra di allora a quella di oggi.
Ora, dopo aver ricevuto le ferale notizia che Dante era di Destra, anzi il fondatore della Destra, e altre amenità del genere, noi insegnanti siamo in attesa di sapere se possiamo ad esempio spiegare la Storia Greca, da Milziade a Pericle (molto invisa ai tempi del Regime perchè si parlava di Democrazia!) oppure se dobbiamo far vedere ai nostri alunni quel fantastico colossal del 1937 su "Scipione l'Africano" (dove Annibale era raffigurato come un Nero Selvaggio) e insomma siamo in attesa di ulteriori disposizioni su quali film possiamo far vedere e quali no anche dal Ministero del Merito!
Alla onorevole La Porta (un nome un programma, siamo quindi in attesa di essere sbattuti fuori dalla Porta!) ricorderei però che l'ultimo Ministro del Minculpop, il non molto intelligente ma tutto sommato ormai inoffensivo Ferdinando Mezzasoma, fu fucilato dai Partigiani a Dongo il 28 Aprile del 1945, insieme a Pavolini e ad altri gerarchi della Repubblica Sociale. Certi precedenti portano male!
In attesa di sapere quali film potremo far vedere ai nostri sempre incolpevoli alunni, colgo l'occasione per inviare a Voi i miei più cordiali saluti!
Eja Eja Alalà!
Professor Enrico Baroncelli