Urla, bastonate e sassi contro le case: il folle weekend di un 27enne
Parrebbe essere sempre lui. Un soggetto evidentemente con problemi ma, come confermato direttamente dal CAS, non un richiedente asilo ospite della struttura di Cremeno. Un senza fissa dimora, dunque, in qualche modo abbandonato a se stesso. Un cittadino pakistano, 27 anni appena, si sarebbe reso, nel fine settimana, protagonista di una serie di gesti "non consoni", tra Lecco e la Valsassina. Nulla sappiamo del suo vissuto ma tra sabato e domenica sembrerebbe proprio averne combinate di tutti i colori, arrivando a scagliare sassi contro le finestre di alcune abitazioni, tra urla e schiamazzi nel cuore della notte, dopo aver già arrecato disturbo qualche ora prima, inveendo per strada, in evidente stato di alterazione.
Come sia arrivato a Cremeno e perché non é dato sapersi, anche perché in mattinata era stato trasferito al pronto soccorso dell'Ospedale Manzoni di Lecco dopo un fermo operato in stazione, dove era giunto fuori di sè. La segnalazione risale alle 6 del mattino. L'ultima di una serie iniziata quasi 24 ore, alle 8 del sabato quando si sarebbe fatto notare dapprima in stazione, poi sulla pubblica via poco distante, fino a riapparire all'interno della Casa della Solidarietà recentemente aperta in via San Nicolò, sempre "dando di matto". In nottata, poi, armato di bastone avrebbe minacciato un avventore del fast food su lungolago, colpendolo prima di dileguarsi di nuovo e riapparire appunto sulla banchina della stazione, venendo trasferito al PS.
Della vicenda è stata investita anche la Prefettura, sollecitata dal sindaco di Cremeno Pier Luigi Invernizzi che ha preso la balla al balzo per chiedere la chiusura del CAS di Maggio, dove però il 27enne non risulta ospite.