Lecco: 5.5 milioni dal PNRR per le 'infrastrutture sociali', per ridurre le disuguaglianze
Dai percorsi per l’autonomia delle persone disabili alle stazioni di posta per i senza fissa dimora, dai servizi per i bambini a quelli rivolti agli anziani. Coprono un’ampia gamma di bisogni i progetti presentati dall’Ambito distrettuale di Lecco (oggi Distretto di Lecco) sulla missione 5 del Pnrr che sono stati finanziati con 5.5 milioni di euro, in parte destinati al potenziamento di infrastrutture e servizi e in parte alla riqualificazione di opere pubbliche.
“Abbiamo partecipato a una serie di bandi su temi specifici individuati dall’Assemblea dei Comuni del Distretto di Lecco con l’obiettivo di ridurre il divario e le diseguaglianze attraverso infrastrutture sociali, ovvero edifici e servizi che fossero in rete con tutti quelli già esistenti e gli stakeholder” ha spiegato l’assessore al Welfare Emanuele Manzoni durante la riunione della Commissione terza di mercoledì sera, sottolineando come “la candidatura ha stimolato un dialogo tra il mondo dei servizi e quello delle opere pubbliche che si è rivelato molto significativo e propedeutico su temi centrali come ad esempio quello dell’abitare”.
Ad illustrare l'iter che ha portato alla scelta dei progetti da proporre al governo è stata Sabina Panzeri, presidente del Distretto di Lecco: “Abbiamo condiviso un percorso con tutti i sindaci e gli assessori delegati della nostra Assemblea dei sindaci, siamo partiti da un sondaggio sugli immobili candidabili a cui è seguito un confronto diretto Comune per Comune per verificare tutte le ipotesi e infine abbiamo scelto insieme tenendo conto della rete del territorio, con la piena consapevolezza che tutti gli immobili che hanno avuto un finanziamento saranno a disposizione di ogni cittadino dell’Ambito e non solo dei paesi dove insistono”.
A spiegare che cosa succederà adesso è stata Michela Maggi, coordinatrice dell’Ufficio di piano: “Il finanziamento di 5.5 milioni di euro va a sostenere la realizzazione di infrastrutture e opere pubbliche su tre linee di investimenti: il supporto alle persone vulnerabili e la prevenzione della istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti; i percorsi di autonomia per i soggetti con disabilità e l’housing temporaneo e le Stazioni di posta per i senza fissa dimora. Per realizzare gli interventi è stata costituita una Unità di progetto che si occuperà della loro gestione e della rendicontazione che dovrà concludersi nel marzo 2026”.
Scendendo più nello specifico, i fondi per il mantenimento dell’autonomia delle persone anziane (2,4 milioni di euro) serviranno a potenziare i servizi domiciliari e sostenere interventi infrastrutturali importanti a Valmadrera e Oggiono per la realizzazione di alloggi ponte; un altro progetto riguarderà le dimissioni protette per cui si sta immaginando una sinergia con gli enti del terzo settore. Al centro dei percorsi di autonomia delle persone con disabilità stanno i temi del progetto individualizzato, del lavoro e dell'abitazione: l’attenzione è puntata in questo caso sulla Casetta di santo Stefano - nell’omonimo rione lecchese - che sarà adattata per favorire i percorsi di soggetti che si stanno già sperimentando; è previsto poi l’adattamento domotico di Casa L’orizzonte e il potenziamento dei servizi sociali d’Ambito. Sul tema dell’housing temporaneo e delle stazioni di posta c’è un budget di 710mila euro che servirà per implementare alcuni immobili di Civate e di Lecco e i servizi abitativi dell’Agenzia della casa. È stato poi destinato un milione di euro al Comune di Lecco per dare una risposta alle persone senza fissa dimora: servirà a ripensare il centro di via dell’Isola per realizzare un polo che vada oltre l’emergenza e che si caratterizzi come intervento a bassa soglia.
Un po’ di preoccupazione è emersa per l’impatto di questi investimenti sul bilancio del Comune di Lecco, in particolare per il fatto che queste entrate generano una spesa corrente a cui poi Palazzo Bovara deve essere in grado di far fronte autonomamente una volta terminati i fondi. Stefano Parolari (Lega) ha anche sottolineato il tema dell’inflazione e del margine che il Comune ha per mettere eventuali “toppe". Matteo Ripamonti (Fattore Lecco) ha invece riflettuto sul fatto sul fatto che “si tratta di progetti in continuità con il passato che vanno a potenziare il lavoro che già stiamo facendo. Al netto delle criticità c’era questa occasione e siamo stati bravi ad andare a prenderla”. Giacomo Zamperini (Fratelli d’Italia) ha ricordato che si tratta di “sfide interessanti e di progetti ambiziosi per affrontare alcuni temi del futuro come il diritto di non sentirsi soli e di avere una casa di proprietà”. In chiusura l’assessore Manzoni ha voluto rassicurare i commissari sulla sostenibilità nel tempo di questi interventi: “La sfida è quella di investire su una struttura per generare economie rispetto alla spesa corrente in termini di risparmio sulle utenze. Gli investimenti del capitolo secondo, in ogni caso, sono più consistenti di quelli in parte corrente: lo scopo dello stanziamento sulle strutture è quello di garantire economie che riducano la spesa corrente”.
M.V.