Alcune riflessioni sul Terzo Polo
Enrico Baroncelli
Qualcuno potrebbe ancora pensare che il Terzo Polo nasca da una costola del CentroSinistra, ma a vedere volti e nomi dei partecipanti è ormai abbastanza chiaro che non è più così. E' vero, Renzi è stato Segretario del PD; lo stesso Calenda, nato politicamente con il Partito di breve durata fondato da Mario Monti dopo il suo Governo, si è avvicinato al PD giusto in tempo per farsi eleggere eurodeputato nel 2018, salvo uscirne pochi mesi dopo.
A livello locale, l'ex Senatore Antonio Rusconi dovrebbe ricordarsi che è stato eletto prima in Parlamento, poi come Sindaco di Valmadrera, grazie ai voti degli elettori del PD, di cui dovrebbe parlare con un po' più di rispetto, e francamente l'accusa che in quel Partito "i Cattolici sono poco considerati" suona molto ridicola. Non credo proprio che Rusconi sia uscito dal PD perchè i "valori Cattolici" non vi trovino spazio!
Ma sono altri i personaggi, sia a livello locale che nazionale, che dimostrano ormai la "mutazione genetica" del gruppo fondato da Renzi e Calenda. Da Letizia Moratti, emblema per venti anni del Berlusconismo, prima come Ministro dell'Istruzione, poi Sindaco di Milano, infine come vice Presidente della Regione Lombardia (delegata alla Sanità al posto dell'incredibile Gallera) ne è forse proprio la dimostrazione più lampante, dopo già il passaggio alle insegne calendiane di Maria Stella Gelmini e Mara Carfagna. Gente che con il Centro Sinistra non ha mai avuto niente a che fare: e anche a guardare le foto pubblicate da Leccoonline si vedono molti personaggi da sempre affini con il Centrodestra, per esempio Beppe Mambretti e Marco Cariboni, e forse anche Antonello Formenti se si aggiungerà.
Che cos'è allora oggi il Terzo Polo? Lo definirei piuttosto, e sono sicuro che molti di loro concorderebbero, "l'area critica" del Centrodestra, un gruppo che raccoglie più che altro i delusi dalla interminabile transizione berlusconiana (o post berlusconiana). E' il Centrodestra quindi che si presenta spaccato in due: da una parte una fazione maggioritaria più estremista, Salvini e Meloni, anche se il Governo Meloni sta per forza di cose facendo una spettacolare "inversione a U" (o "inversione a UE" come ha titolato Il Manifesto) su molte tematiche, dall'Europa a quelle economiche (per esempio le accise sulla benzina).
Dall'altra appunto un'area più moderata, che si richiama di più ai valori della liberal-democrazia, che è appunto il Terzo Polo. Di solito però questi movimenti che stanno in mezzo al guado, "nè da una parte nè dall'altra", non hanno molto successo nel tempo. Non mi riferisco tanto al Partito Liberale Italiano, che non ha mai avuto grandi percentuali nella storia politica della Repubblica, ma andrei ancora più indietro.
Noi che siamo di Lecco dovremmo ricordare di più la storia di Mario Cermenati, a cui è dedicata un'importante piazza sul lago della città. Tra i fondatori del Partito Radicale, alla fine dell'Ottocento, quindi dalla parte degli operai e del basso ceto, contrapposto al Senatore Conservatore Lodovico Gavazzi, industriale serico e pure lui di Valmadrera, che rappresentava la Destra e l'alta Borghesia, dopo vent'anni però Cermenati aderì al Fascismo.
Ecco, chi "non sta nè di qua nè di là", non solo finisce come gli Ignavi di Dante all'Inferno, ma spesso finisce per fare scelte di campo molto precise, e spesso non sempre lineari con quelle iniziali. Quindi in conclusione io mi auguro che gli elettori di Sinistra se ne ricordino, e non caschino in qualche tranello! Il CentroSinistra, con tutti i suoi difetti per carità, c'è e almeno in Lombardia è unito sotto un unico nome, quello cioè di Pierfrancesco Majorino!
Enrico Baroncelli, Segretario Circolo PD Valsassina