Storie da ricordare della vecchia Lecco-Ballabio: quando sotto la neve nacque il comitato SOS

E’ iniziato il conto alla rovescia circa la tanto attesa riapertura della Lecco-Ballabio bloccata dalla frana caduta presso la galleria Giulia il 9 dicembre scorso. Nell’attesa del ripristinato, importantissimo collegamento stradale fra Lecco e la Valsassina, tornano nei ricordi gli anni verso la fine del Novecento, che portarono alla mobilitazione dei residenti nella vallata del Gerenzone per completare una nuova arteria da tempo promessa e da altrettanto in fase di realizzazione.
Il progetto di un Comitato SOS permanente scaturì nel pomeriggio del 30 dicembre 1996 con l’avvio di un’intensa precipitazione nevosa. L’asfalto sempre più insidioso e sdrucciolevole lungo la vecchia arteria da Lecco a Ballabio bloccò un pesante automezzo privo di catene (anche a bordo) lungo il “muro” del corso Monte San Gabriele, nel tratto più ripido presso la casa parrocchiale di Laorca.

Un'assemblea sulla nuova Lecco-Ballabio nel salone dell'oratorio di Laorca

Il traffico andò il tilt, in quanto il passaggio era consentito in senso unico alternato, solo alle auto, mentre era impossibile qualsiasi passaggio di autotreni e di bus. Tutta la vita del quartiere venne sconvolta, mentre la canonica di Laorca, con il parroco don Angelo Galbusera, diveniva centro di emergenza per passeggeri infreddoliti, scesi dai bus bloccati e posto di contatto per chiamate ed interventi di soccorso.

Traffico bloccato nel tratto da corso Monte Sa Gabriele al piazzale di Ponte Gallina

Fra i giovani e gli uomini del quartiere, intervenuti ad affrontare, per quanto possibile, la sempre più preoccupante situazione, nacque la sera stessa l’idea di costituire il Comitato SOS Laorca per sollecitare ulteriormente la realizzazione di un nuovo collegamento stradale con la Valsassina, già del resto al centro di manifestazioni a Ballabio con tutti i sindaci valligiani.
Il comitato popolare appena costituito lanciò, nelle prime settimane del 1997, l’esposizione dei bianchi drappi a finestre e balconi, dal cavalcavia di Ca’ Francoscio, in quartiere San Giovanni, a Pomedo Alta. E’ stata la prima di una serie di  manifestazioni sempre pacifiche, per attirare l’attenzione degli amministratori e dell’opinione pubblica sull’inderogabile, urgente, necessità di un nuovo collegamento con la Valsassina, nella zona già indicata del Passo del Lupo e lungo il pendio del Monte Due Mani.

Volantinaggio dei "fantasmi" da parte del comitato SOS

All’inizio dell’anno 2001, quindi poco più di vent’anni or sono, il Comitato SOS dichiarò alla stampa: “C’è soddisfazione per aver lavorato nell’interesse di tutti, per segnalare i grandi e pesanti disagi di un’arteria che taglia il quartiere e lo sottopone ad un’asfissiante e martellante assedio di inquinamento e di rumore soprattutto per le abitazioni che si trovano nel budello, dal ponte di Malavedo al piazzale della Gallina. Il bilancio della nostra attività – aggiungevano i componenti – ci impegna a rimanere mobilitati e vigili sugli appalti e sui lavori ancora da eseguire, senza altri ritardi e rinvii”.

E’ stato il comitato ad organizzare nel pomeriggio della prima domenica di aprile del 2001 l’imponente “passeggiata” partita da Ponte Gallina, sopra Laorca, e conclusasi presso il Circolo Luigi Bonfanti in quartiere San Giovanni. All’avvio il corteo venne salutato ed accompagnato dal suono a distesa delle campane della parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, in Laorca, dove, c’era don Basilio Mascetti.

L'automezzo con rimorchio rovesciatosi alla curva di Pomedo sopra Laorca

Il comitato, come è noto, rimase attivo sino all’inaugurazione della nuova Lecco-Ballabio, avvenuta nel 2006. Nel tempo trascorso vi era stata una collezione di altri incidenti, blocchi stradali, automezzi pesanti in difficoltà, il più spettacolare dei quali è stato quello dell’autotreno con rimorchio rovesciato in discesa presso la curva di Pomedo, con l’autista rimasto fortunatamente quasi illeso.
A.B.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.